- reset +

Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Giochi Olimpici Invernali - 1952

PDFPrintE-mail


1952 Oslo


V Giochi Olimpici Invernali


                  


(gfc)
Finalmente i Giochi Invernali salgono al nord Europa, dove lo sci è diventato competizione sin dal 1892, anno del primo concorso di fondo e salto tenuto a Holmenkollen, proprio in Norvegia. Una decina d’anni più tardi, nel 1903, erano stati istituiti i “Nordischa Spelen”, i Giochi Nordici della neve. Poi la nascita, avvenuta ad Oslo nel febbraio del 1910, del “Comitato Internazionale dello Sci”: l’organismo che proprio a Chamonix – il 2 febbraio del 1924 –, si trasformò nella “Federazione Internazionale dello Sci”. Un ritorno, quindi, più che dovuto. Forse anche per questi motivi, venne accesa proprio ad Oslo la prima fiamma olimpica dei Giochi Invernali.

I Giochi di Oslo – per l’Italia – restano i Giochi di Zeno Colò. In pochi dubitavano delle sue possibilità di vittoria dopo il trionfo del 1950 ai Mondiali di Aspen in discesa e slalom. Sarà proprio la gara olimpica a fare dell’abetonese il più grande sciatore del suo tempo. Quando la differenza non la facevano i materiali o i millesimi di secondo, ma la volontà e l’audacia. Il teatro dello sci alpino era a Norefjeld, una pista ghiacciata allestita in un’abetaia, a quasi 130 chilometri dalla capitale. Era il 16 febbraio.

Quella gara Zeno – un nome corto e rapido come una rasoiata – la preparò dormendo poco. Agli atleti erano state riservate delle baracche a poca distanza dal tracciato. Come d’abitudine si alzò presto, bevve un caffè, poi iniziò a sciolinare, come usavano gli atleti a quel tempo. Sciolina in barattoli, uguale per tutti. Quando lo chiamarono al cancello di partenza, si presentò con una sigaretta accesa, una “Nazionale Super”, le sue preferite. Quando gliela strapparono dalle labbra, non protestò: “che volete, mi carica!”. Era pronto. Aveva addosso la tuta aderente che lui stesso aveva disegnato per la Colmar, pantaloni allacciati con due stringhe sotto il ginocchio, in testa il solito caschetto a coste.

Il momento l’aveva atteso per dieci anni, da quando era sconfinato in Svizzera per scampare la guerra, gareggiando tra apolidi con uno pseudonimo azzeccato, “Blitz”. Scese con il n. 5. All’arrivo, con miracoli d’equilibrio, segnò 2’30”8, un abisso sui rivali francesi e austriaci. Era la prima medaglie olimpica dello sci azzurro. Finalmente Zeno poteva liberarsi dei fantasmi di St.Moritz, quando la malasorte gli s’era accanito contro. Poco al di sotto, ma sempre sul podio, terza sempre in discesa, finì Giuliana Minuzzo beffata dal quarto posto nello slalom.

Quella diretta in Norvegia fu la prima trasferta in aereo organizzata dal CONI per una sua squadra olimpica. Viaggio “senza scalo”, come si diceva, partito da Milano il 1° febbraio. In totale erano 56 persone, dalla presidenza al cuoco che – un’altra prima volta – accompagnò i 34 atleti e i sette tecnici. Tutti presero alloggiò in un unico edificio del villaggio dove la squadra azzurra fu la prima ad arrivare.

               
La scheda di Oslo 1952

Altitudine: 10 m s.l.m.
Date: 14/25 Febbraio 1952.
Nazioni presenti: 30 (vincitori di medaglie: 13).
Atleti partecipanti: 732 (623 uomini, 109 donne).
Apertura dei Giochi: SAR la principessa Ragnhild.
Accensione del tripode: Eigil Nausen.
Giuramento degli atleti: Torbjørn Falkanger (Salto dal trampolino).
Programma tecnico: 8 sport, 22 gare.
Medaglie assegnate: 67 (22 Oro, 22 Argento, 23 Bronzo).

Membri del CIO: conte Alberto Bonacossa (dal 1925), conte Paolo Thaon di Revel (dal 1932), Giorgio de Stefani (dal 1951).
Presidente del CONI: Giulio Onesti.
Capo della delegazione italiana: Bruno Giordano Fabjan.
Sede della delegazione: Villaggio Olimpico (a Sogn).

Alfiere della squadra: Fides Romanin (Sci di fondo).
Atleti italiani in gara: 33 (28 uomini, 5 donne).
Riserve o non entrati: 2 (Bob).
Medaglie vinte: 2 (2 Oro, 1 Bronzo).
Atleti italiani vincitori di medaglie: 2 (1 uomo, 1 donna).
 








 

Cerca