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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

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Gianfranco Colasante
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Giochi Olimpici Estivi - 1956

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Giochi Olimpici Estivi

1956 Melbourne (Stoccolma)


1956

(gfc) Nel 1956 i Giochi emigrarono nell’estremo meridione del mondo, in Australia. Per gli italiani la trasferta assumeva un significato del tutto particolare dopo che l’anno prima, a Parigi, il CIO aveva assegnato a Roma l’organizzazione dei Giochi del 1960. Si andava quindi agli antipodi per imparare, ma anche per dimostrare di essere degni della fiducia accordata. Sullo scenario internazionale si addensavano grosse nubi. Per la prima volta si affacciava lo spettro del boicottaggio e almeno sei paesi rinunciarono per protesta. Chi contro la nazionalizzazione del Canale di Suez, rivendicato dagli egiziani, crisi che aveva provocato l’intervento armato di Israele sostenuto da Gran Bretagna e Francia; chi contro l’invasione dell’Ungheria da parte delle truppe del patto di Varsavia, per spegnere nel sangue l’insurrezione anticomunista.

I Giochi di Melbourne presentarono anche insoliti problemi di adattamento alle caratteristiche climatiche dell’emisfero australe, col calendario delle gare fissato tra novembre e dicembre. Circostanza che creò non poche difficoltà a quei paesi, e tra loro l’Italia, abituati all’attività estiva. Per di più l’equitazione era stata spostata in Svezia, in ossequio alle restrittive leggi australiane sull’importazione dei cavalli, così che l’assegnazione di quelle medaglie era avvenuta … cinque mesi prima delle altre.

La distanza – oltre 20.000 chilometri – obbligò a ridurre di molto il contingente azzurro. Non per nulla il costo del viaggio alla fine inciderà per oltre la metà sul bilancio generale di 400 milioni di lire. A Melbourne vennero inviati 138 atleti – 121 uomini e 17 donne –, ma gareggiarono in 127 (sei erano stati i cavalieri impegnati a Stoccolma). La squadra viaggiò in aereo partendo da Ciampino, sia pure a scaglioni che, prima di raggiungere l’Australia, furono obbligati a ben sette scali! Una odissea di oltre 50 ore di volo.

Il materiale venne inviato a bordo di tre motonavi e sull’incrociatore “Montecuccoli”, in esercitazione nei mari del Sud (grazie anche a un contributo del CONI di 25 milioni): con l’occasione venne spedita anche la “Topolino” di servizio del CONI. Al villaggio, si scoprirà poi, gli alloggi di uomini e donne erano divisi da un alto reticolato, per di più guardato a vista dall’esercito. La spedizione fu funestata da una terribile tragedia, un incidente stradale nel quale perse la vita il canottiere Arrigo Menicocci, un ragazzo di ventitre anni capovoga dell’Otto, la cui salma venne rimpatriata a Giochi conclusi.

Complessivamente i risultati degli azzurri furono accettabili, considerate le condizioni quasi estreme. Venne mantenuta la sesta posizione con il bottino di 25 medaglie, comprese le tre vinte nell’equitazione dai fratelli Piero e Raimondo D’Inzeo. Ancora una volta fu la scherma il terreno di caccia più florido degli azzurri: otto le medaglie conquistate sulle pedane a fronte delle cinque vinte dai ciclisti, tra '+

èpi quali fece impressione il possente Ercole Baldini, da poco, e da dilettante, diventato primatista mondiale assoluto dell’Ora.


La scheda di Melbourne 1956


Date: 22 Novembre / 8 Dicembre 1956 (Stoccolma: 10/16 Giugno 1956).
Nazioni presenti: 72 (vincitrici di medaglie: 38).
Atleti partecipanti: 3342 (2958 uomini, 384 donne).
Apertura dei Giochi: Duca di Edinburgo.
Accensione del tripode: Ron Clarke (Atletica).
Giuramento degli atleti: John Landy (Atletica).
Programma tecnico: 20 sport, 151 gare.
Medaglie assegnate: 469 (153 Oro, 153 Argento, 163 Bronzo).

Membri italiani del CIO: conte Paolo Thaon di Revel (dal 1932), Giorgio de’ Stefani (dal 1951).
Presidente del CONI: Giulio Onesti.
Capo delegazione: Marcello Garroni.
Segretario della delegazione: Pasquale Stassano.
Sede della delegazione: Villaggio Olimpico.
Attaché: Claudio Alcorso.
Alfiere della squadra: Edoardo Mangiarotti (Scherma).

Atleti italiani in gara (compresa Stoccolma): 133 (118 uomini, 15 donne).
Riserve o non entrati: 12 (10 uomini, 2 donne).
Medaglie vinte: 25 (8 Oro, 8 Argento, 9 Bronzo).
Atleti italiani vincitori di medaglie: 37 (solo uomini).

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