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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

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I sentieri di Cimbricus / Il sabato del (villaggio) Walnut

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Mercoledì 13 Aprile 2022


walnut 

Sabato sera, alle 22, Sky Sport offre le Mt Sac Relays da Walnut, con il commento (narrazione piana e piacevole, mai isterica) di Nicola Roggero e Stefano Baldini. Per valutarne l’importanza basta gettare uno sguardo all’indietro.

Giorgio Cimbrico

Mt Sac sta per Mount San Antonio College, l’edizione è la 62a e Walnut, sobborgo est di Los Angeles, nell’atlante storico dell’atletica è al fianco di Berkeley, Stanford, Palo Alto, College Park, Des Moines, Sacramento, Ann Arbor e molti altri etc, i luoghi da cui ci pervenivano risultati meravigliosi. E se non erano immediati, se avevano avuto bisogno di tempo per arrivare sino a noi, pazienza. Li gustavamo e ce li scambiavamo come il paginone centrale di Playboy. “Ma lei non si vergogna a scrivere queste cose?”. No.

Mi sono divertito a spulciare le cronologie dei record del mondo e ho (ri)scoperto cose interessanti sulle Relays e sullo Hilmer Stadium, inaugurato nel ’48 da Richard Nixon, sì, proprio quel Nixon.

Il giorno dei giorni è stato il 12 agosto 1960, test olimpico a meno di un mese dai Giochi di Roma: record del mondo di Ralph Boston, 8.21, record del mondo di Rink Babka, 59.91, record del mondo di Hal Connolly, 70.33, e record del mondo di Bill Nieder, 20.06, L’ho tenuto per ultimo perché è il primo lancio oltre la barriera dei 20 metri. Bill ci era andato dannatamente vicino al aprile, ad Austin, 19.99 (misure eccezionali, anche se tradotte da piedi e pollici). A Roma vinsero Boston e Nieder, non vinse Babka, battuto da Al Oerter alla sua seconda “mano” olimpica. Connolly, in cattive condizioni fisiche, non riuscì a difendere il titolo e finì solo ottavo, a sette metri dal suo massimo.

Il vecchio Al, quattro titoli in fila, dava il meglio nelle occasioni che contavano e infatti non ha lasciato in eredità una sterminata collana di record del mondo, solo quattro. Ma due dei quattro a Walnut, battendo Jay Silvester e Babka, gigante gentile. Sempre alle Mt Sac, dodici anni dopo, Mac Wilkins, in una gara interminabile e affollatissima, 26 in pedana, si spinse sino a 69.18.

Sul rettilineo californiano, sempre nel meeting primaverile, è stato registrato anche il primo 9”9. Autore, con 4,7 di vento di coda, Bob Hayes nel ’63.

Questo il quadro dei record mondiali stabiliti a Walnut:

• 20”5 Paul Drayton, AAU Champs 1962 (eguagliato Il record di Ray Norton, Peter Radford, Stone Johnson e Livio Berruti).
• 3’04”5y Arizona State University, Mt Sac Relays 1963 (nel quartetto, Henry Carr e Ron Freeman)
• 4.93 Dave Tork, Mt S Relays 1962
• 8.21 Ralph Boston, 1960 Olympic test
• 20.06 Bill Nieder, 1960 Olympic test
• 59.91 Rink Babka, 1960 Olympic test
• 62.62 Al Oerter, Mt Sac Relays 1963
• 62.94 Al Oerter, Mt Sac Relays 1964
• 69.18 Mac Wilkins, Mt Sac Relays 1976
• 70.33 Hal Connolly, 1960 Olympic test
• 71.26 Hal Connolly, South. Pacific AAU Champs 1965
• 9206 (vecchia tabella) Yang Chuan Kwang, Mt Sac Relays 1963
• 6166 (vecchia tabella) Jane Frederick, Mt Sac Relays 1981

I record del meeting sono un corpus piuttosto interessante. Per un esame completo rinvio al sito Mt Sac Relays e mi limito a citare, come si dice, fior da fiore: 9”86 di Ato Boldon, 19”95 di Ameer Webb, 43”45 di Michael Norman, 1’43”60 di Clayton Murphy, 8.66 di Carl Lewis, 22.52 di John Brenner; 10”87 di Merlene Ottey, 22”07 di Evelyn Ashford, 49”59 di Marion Jones. Che altro?

 

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