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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

Direttore: Gianfranco Colasante  -  @ Scrivi al direttore

Tokyo 2020+1 / (14) Ma e' proprio tutto vero?

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Venerdì 6 Agosto 2021

 

palmisano-tokyo


Alzi la mano chi aveva previsto che il bilancio italiano a Tokyo finisse con lo sfiorare le 40 medaglie e che gli ori salissero a dieci, per di più con la metà portate a casa dall’Atletica (sette sono state quelle del nuoto, ma senza ori).

MEDAGLIE ITALIA - 38 (10 ORO - 10 ARG - 18 BRO)
CLASSIFICA A PUNTI (10-8-6-5-4-3-2-1) - 292 GARE SU 339 (86%)

1. Stati Uniti 1144,5
2. R.P. Cina 848,7
3. C.O. Russo 654,5
4. Gran Bretagna 649,5
5. Giappone 606,5
6. Australia 496
7. Italia 458,5
8. Germania 456
9. Francia 401
10. Olanda 382,5

RED.

I podi di Tokyo e i risultati degli azzurri

Sogno o son desto? Verrebbe proprio da chiederselo dopo le emozioni e gli sconquassi della quattordicesima giornata dei Giochi, quando ormai allo spegnimento del braciere mancano meno di due giorni. Poi tutti a casa a fare i conti e a meditare. Chi c’era e chi non c’era, ma ha vissuto il tutto tra emittenti televisive, giornali e social. La frenesia con la quale si accavallano le gare e i loro risultati – troppo riduttivo limitarli al conteggio delle medaglie – lascia poco spazio per valutazioni accurate, e poi a guardare bene non sarebbe neppure giusto. Specie ora che la spedizione azzurra marcia spedita verso le 40 medaglie, un livello neppure lontanamente ipotizzabile solo un paio di mesi addietro.

Oggi è stata la volta di tre medaglie d’oro, una – in assoluto – tra le più prestigiosa per la storia dello sport, non solo italiano: nella staffetta 4x100, come dire installandosi sul trono dell’aristocrazia dello sprint, il quartello composto da Lorenza Patta, Marcell Jacobs, Eseosa Desalu e Filippo Tortu, ha domato tutta la concorrenza chiudendo in 37”50, un centesimo meglio dei britannici e secondo record italiano in ventiquattro ore. Corollario alla vittoria di Jacobs nei 100, ma che serve anche a spegnere accenni incauti di sospetti e malignità spuntati qua e là sui media anglosassoni.

Aveva aperto la giornata nell’afa di Sapporo, Antonella Palmisano, doppiando sulla 20 chilometri la vittoria del suo conterraneo Massimo Stano in maniera, se possibile, ancora più autorevole. Aveva poi tenuto botta il trentaquattrenne carabiniere siciliano Luigi Busà – per gli addetti il “gorilla di Avola”, nel siracusano – vincendo il torneo di Kumite al limite dei 75 chili. Il Karate, in Italia gestito dalla federazione Judo e Lotta, era una delle novità dei Giochi di Tokyo, ma non sarà presente a Parigi nel 2024 (potrebbe rientrare nel 2028 in California, tutto da decidere).

Intanto il pallottoliere italiano è salito a 38 medaglie: 10 d’oro, 10 d’argento, 18 di bronzo. Sono numeri che non hanno precedenti e che cancellano – almeno dalle statistiche storiche – le 36 medaglie riportate a Los Angeles 1932 e a Roma 1960. Certo, con l’osservazione che a quei tempi le gare da medaglie erano rispettivamente un terzo e la metà di quelle di Tokyo, ma è anche vero che da allora la concorrenza si è veramente dilatata a livello planetario e che oggi sono in gara atleti di almeno duecento entità politiche. Insomma, sono numeri da sballo che adesso saranno in molti a volersi intestare.

A cominciare dal premier Draghi che si è voluto complimentare tra i primi e che ha invitato tutti i “medagliati” a Palazzo Chigi. Non è questo il caso, ma il timore che la politica – ora con il Parlamento per fortuna in vacanza premio – voglia avanzare qualche merito, ci sta tutto. Non ci sarebbe proprio da sorprendersi; pensate se fosse accaduto il contrario. Toccherà invece al presidente del CONI Giovanni Malagò che, per quanto si è visto in TV, pare avere il dono dell’ubiquità visto che si trovava sempre dove un azzurro stava per salire o saliva sul podio (mancava solo che addentasse anche lui le medaglie …), tentare di “monetizzare” questa enorme messe di successi. Non sarà facile.

Intanto, aggiorniamo il bilancio-medaglie secondo le 14 Federazioni che le hanno conquistate: dettaglio non privo di significato che in testa a tutte figurino Nuoto ed Atletica. Un dato che può fornire più di una indicazione e da dove sarebbe opportuno ripartire, direzione Parigi '24.

• Nuoto 7 (0/2/5)
• Atletica 5 (5/0/0)
• Scherma 5 (0/3/2)
• Judo/Karate 4 (1/0/3)
• Canottaggio 3 (1/0/2)
• Ciclismo 3 (1/0/2)
• Pesistica 3 (0/1/2)
• Tiro con l’arco 2 (0/1/1)
• Taekwondo 1 (1/0/0)
• Vela 1 (1/0/0)
• Canoa 1 (0/1/0)
• Ginnastica 1 (0/1/0)
• Tiro a volo 1 (0/1/0)
• Pugilato 1 (0/0/1)
 



 

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