- reset +

Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

Direttore: Gianfranco Colasante  -  @ Scrivi al direttore

Giochi Olimpici Invernali - 1988

PDFPrintE-mail


1988 Calgary

XV Giochi Olimpici Invernali



(gfc) Se qualcuno nutriva dubbi sulle capacità organizzative dei canadesi, – memore di quanto visto a Montreal ’76 – dopo Calgary, Stato dell’Alberta, dovette ricredersi. Si trattò di una organizzazione eccellente, tra le migliori allestite fino a quel momento, in grado di reggere il confronto con le due edizioni di Innsbruck, e che per di più contava su impianti di grande livello, come il Saddledome, un stadio coperto da 20.000 spettatori che ospitò il torneo di hockey e il pattinaggio di velocità.

Un successo complessivo, malgrado qualche difficoltà nell’innevamento, cui si pose rimedio, per la prima volta, col ricorso alla neve artificiale. Una bella Olimpiade disputata ai piedi delle Montagne Rocciose, a due passi dai grattacieli della città, con i suoi 700.000 abitanti la più grande ad aver chiesto fino ad allora, ed ottenuto, i Giochi d’inverno.

Tra i motivi per cui si deve ricordare Calgary, figura la ricomposizione del Movimento Olimpico, uscito piuttosto malconcio da dodici anni di boicottaggi e dispetti reciproci tra i due blocchi che avevano diviso il mondo in zone di influenza (proprio alla vigilia dei Giochi era giunta la notizia del ritiro delle truppe sovietiche dall’Afghanistan). Ma anche per l’ingerenza della televisione nella stesura dei programmi gara. I diritti televisivi erano stati acquistati dalla ABC per 309 milioni di dollari, ma con la clausola che le gare di maggior richiamo venissero collocate negli orari di massimo ascolto. Un passo in avanti nei condizionamenti esterni sullo sport, olimpico o meno. Una tendenza destinata a crescere in maniera esponenziale in futuro e determinare molte scelte.

Per l’Italia i Giochi di Calgary si coniugano nel nome di Alberto Tomba che sulle piste di Nakjska – a un centinaio di chilometri da Calgary – coronò uno dei suoi periodi magici, vincendo prima il Gigante e poi lo Slalom. Una “doppietta” riuscita solo ai più grandi, come Toni Sailer e J.C. Killy, ma in ben diversi e lontani scenari agonistici. C’era molta attesa per Alberto “la bomba” e non andò delusa.

Per mandare in diretta la seconda manche dello slalom speciale – conclusa col soffio di 6/100 di vantaggio sul secondo – la RAI interruppe il Festival di San Remo, un evento mai accaduto prima: furono così non meno di 25 milioni gli italiani che lo videro vincere, di forza e di tecnica, il secondo titolo olimpico, con una esibizione ben oltre l’azzardo delle sue abituali acrobazie. Un trionfo per tutto lo sport italiano.

Se le due medaglie di Tomba restarono le sole del metallo più nobile, quell’anno si registrò un primo riscatto del fondo, rimasto all’asciutto sin dal ’68, dai tempi di Franco Nones. A riportarlo sul podio ci pensò uno stupefacente Maurilio De Zolt, secondo a quasi quarant’anni nella 50 chilometri, alle spalle del “grande cigno” Gunde Svan. Una gara solitaria per il “Grillo” che aprì proprio in Canada la sua seconda giovinezza. Le gare di Calgary decretarono anche il successo olimpico per il Biathlon italiano, salito per la prima volta sul podio con Johann Passler nella 20 chilometri e in staffetta assieme a Werner Kiem, Gottlieb Taschler e Andreas Zingerle.

 
La scheda di Calgary 1988

Altitudine: 1032 m s.l.m.
Date: 13/28 Febbraio 1988.
Nazioni presenti: 57 (vincitori di medaglie: 17).
Atleti partecipanti: 1423 (1110 uomini, 313 donne).
Apertura dei Giochi: Jeanne Sauvé, Governatore del Canada.
Accensione del tripode: Robyn Perry.
Giuramento degli atleti: Pierre Harvey (Sci di fondo).
Programma tecnico: 13 sport, 46 gare.
Medaglie assegnate: 138 (46 Oro, 46 Argento, 46 Bronzo).

Membri italiani del CIO: Giorgio de' Stefani (dal 1951), Franco Carraro (dal 1982).
Presidente del CONI: Arrigo Gattai.
Capo della delegazione italiana: Mario Pescante.
Sede della delegazione: Villaggio Olimpico (Calgary University).
Alfiere della squadra: Paul Hildgartner (Slittino).
Attaché: Andrea V.G. Borruso.

Atleti italiani in gara: 58 (42 uomini, 16 donne).
Riserve o non entrati: 6 (5 uomini, 1 donne).
Medaglie vinte: 5 (2 Oro, 1 Argento, 2 Bronzo).
Atleti italiani vincitori di medaglie: 7 (solo uomini).
Prove dimostrative: 10 (6 uomini, 4 donne).
Riserve sport dimostrativi: 2 (1 uomo, 1 donna).



 

Cerca