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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

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Piste&Pedane / Scelte tecniche nell'anno dei Mondiali

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Mercoledì 22 Marzo 2017

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di Daniele Perboni

Dice il ragazzo: «Gran bella gara, ci sono andato volentieri e ho rivisto tanti amici. Come sempre accade», riferendosi alla Stramilano. Ragazzo si fa per dire, ha già spento le settanta candeline da qualche mese e in questi giorni è in luna di miele con la santa donna che condivide la sua vita da una vita… Intanto, però, continua a girovagare per prati, piste e pedane. Così, lo scrivente, che se ne è stato a casa, ma non in panciolle, anzi… prende spunto da quella conversazione per uscire dall’impasse in cui era scivolato dopo aver acceso il computer. Blocco dello scrittore? Neanche per sogno, dato che scrittore non sono. Giornalista allora? Ecco già ci intendiamo meglio. Va da sé che comunque il “compitino” per il diretür (dialetto lomellino) di questo foglio elettronico lo dobbiamo pur consegnare. È passata una settimana e il tempo presenta il conto, …

Dalla conversazione con il giovane-vecchio veniamo a sapere che il signor Daniele Meucci, 31enne pisano, uomo di punta del fondo azzurro, non ha in programma di partecipare ai Mondiali di Londra il prossimo agosto (foto Colombo). Dice il ragazzo (il maratoneta, non il trentacinquenne bis) che non ha ancora sentito nessuno della Federazione e che è sua intenzione di correre un paio di 42 chilometri, ma non certamente quella iridata. E che cazz… sbottiamo!

Gareggia per l’Esercito, dunque si potrebbe definire (anche se ormai non si usa più) un “servitore dello Stato”. Porta a casa uno stipendio statale (e sin qui nulla da eccepire, ci mancherebbe), è supportato in ogni momento della carriera dalla Federazione e dalla società (Esercito, ribadiamo, quindi entità statale), ha appena terminato uno stage di allenamento in Eritrea (sicuramente non a spese proprie) e dice che se ne andrà a gareggiare in manifestazioni extra nazionale?

Così facendo si garantirà, se già non lo ha fatto, buoni e lauti ingaggi. Dovuti e meritati, mentre vestendo la maglia della nazionale percepirà solamente la “diaria” e, eventualmente, i premi se dovesse andare a medaglia o finire fra i primi otto. Poca cosa rispetto a quanto incasserebbe con l’altra scelta. Ma si tratta pur sempre di vestire la maglia azzurra! Non vi sembra un poco eccessiva l’impertinenza di questo signore e del suo entourage? E la Federazione che ne pensa e, soprattutto, che dice? Si è fatta sentire con l’atleta in questione e con il suo manager? E il Commissario tecnico Elio Locatelli? Restiamo in trepida attesa di una contromossa federale. Se mai verrà.

Una cartolina dalla Florida ...

Altro punto all’ordine del giorno. Argomento che già abbiamo toccato e che mai ci è stato spiegato: Gloria Hooper e Libania Grenot. Le due, fra le massime esponenti del movimento atletico italiano, come tutti ormai sanno, da anni si allenano negli Stati Uniti alla corte di Loren Seagrave. E sin qui nulla di male, anche se molti (noi compresi) potrebbero storcere il naso… Già perché anche in questo caso il soggiorno oltre oceano non è certamente gratuito. Il punto è un altro. Le due specialiste ogni tanto si fanno vedere anche sulle piste italiane. Non molto, statene certi, preferiscono starsene al caldo della Florida e gareggiare su piste… come dire più importanti?

Eppure anche Gloria e Libania vestono le maglie di due club militari (quindi statali, quindi denari pubblici). Forestale prima, Carabinieri ora la Hooper, Fiamme Gialle la Grenot. Così, per sfizio, abbiamo provato a dare un’occhiata alle graduatorie 2016 e 2015 per renderci conto di quante volte le ragazze si son fatte vedere dalle nostre parti. I risultati? Hooper: sette volte nel 2015 (4 nei 100 e 3 nei 200) e quattro nel 2016 (3 nei 100, 1 nei 200). Grenot: tre apparizioni nel 2015 e quattro nel 2016. Impegni piuttosto gravosi non c’è che dire. Piccola appendice: Gloria Hooper ha appena preso parte al raduno di Formia, terminato il 18 marzo. Libania Grenot sembra scomparsa, nessuna traccia. Anche in questo caso attendiamo notizie.

Proviamo a fare qualche pronostico? Siamo pronti a scommettere che non arriverà nessuna risposta ufficiale. Tutto tace e tutto resterà muto, come è sempre avvenuto. È la politica migliore: non rispondere, far finta di nulla, lasciare che la patina del tempo cancelli e che la memoria si affievolisca.

Per questa settimana basta, stop. È primavera, svegliatevi …

 

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