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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

Direttore: Gianfranco Colasante  -  @ Scrivi al direttore

Sette Giorni / Organizzate, organizzate, ... qualcosa restera'

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Mercoledì 9 Novembre 2016

minsk

MEDITERRANEI  Con un twitter il comitato organizzatore dei Giochi del Mediterraneo 2017 (sul sito ufficiale non ce n'è traccia) ha informato che la 18.ma edizione - prevista a Tarragona, sulla costa catalana - è stata rinviata al 2018, sempre dal 22 giugno al 1° luglio. Una procedura inusuale e sibillina che non lascia presagire nulla di buono per il futuro. A causa, si intende, della cronica mancanza di fondi per manifestazioni sempre più costose, ma soprattutto per il confuso quadro politico dell'intera zona, interessata da conflitti e instabilità, che coinvolgono molti paesi interessati. Per di più resta difficile credere che nel giro di un anno tutto possa comporsi e che le condizioni economiche della Spagna, pur con l'attesa formazione del nuovo governo, possano avere una rapida impennata.

Una situazione che ripropone la riflessione sull'opportunità di mantenere in vita o meno una manifestazione come questa che, allo scarso contenuto tecnico, assomma la difficoltà di tenere assieme anime e culture molto distanti tra loro. E, soprattutto, tenendo caparbiamente fuori gli atleti di Israele per non urtare le cosiddette sensibilità della componente musulmana. Dubbi che non paiono aver toccato i componenti del comitato promotore (tra cui figura l'ex ventennale segretario del CONI, Raffaele Pagnozzi, reduce dagli insuccessi con la ... Serie C) dal momento che ad emblema della manifestazione è stato scelto un legionario romano con tanto di elmo piumato dai colori giallo-rossi. Ma, come dire, se uno il senso dell'opportunità non ce l'ha, difficilmente se lo può dare.

DA BAKU A MINSK?  Per restare in tema, altra manifestazione che non se la passa proprio bene sono i Giochi Europei la cui prima edizione si è tenuta a Baku, la capitale del ricco Azerbaijan dell'oligarco Aliyev, nel giugno 2015. Una edizione sfarzosa per impianti e ambiente, con una cerimonia di sapore olimpico il cui clou è stata l'esibizione di Lady Gaga. Ma le cose si sono presto complicate in vista della seconda edizione. Si era parlato dell'Olanda, ipotesi sfumata quasi subito di fronte ad una semplice valutazione dei costi. Il comitato promotore, coincidente con l'EOC (i Comitati Olimpici Europei) presieduto dall'irlandese Patrick Hickey - coinvolto in un traffico milionario di biglietti a Rio de Janeiro e dall'epoca di Giochi trattenuto in Brasile agli arresti domiciliari - alla disperata ricerca di fondi continua a guardare ad Est.

In questa logica si inquadra il recente contatto a Minsk (nella foto) con le autorità sportive della Bielorussa con la speranza di convincere il discusso Alexander Lukashenko - nella doppia veste di presidente del Comitato Olimpico e di autoritario capo del paese - ad ospitare la rassegna europea aprendo i cordoni della borsa. Non è noto come siano andate le cose, ma secondo i bene informati ci sarebbero buone possibilità che nel 2019 i Giochi Europei - sia pure in una forma più ridotta e limitata alle categorie giovanili si svolga in qualche località della Bielorussia. Vedremo. Solo un dettaglio ricordare che segretario dell'organismo (e di Hickey) sia sempre Raffaele Pagnozzi e che la sede dell'EOC sia il cosiddetto "Villino Onesti" a ridosso dello stadio Olimpico.

Si può chiudere, per completare il quadro di queste organizzazioni un po' problematiche, ricordando che nella prima settimana dell'agosto 2018 si svolgeranno i primi Campionati Europei tra Glasgow e Berlino, una rassegna che interessa sette discipline olimpiche individuali, tra cui atletica e nuoto, ginnastica e ciclismo. A capo del progetto - come abbiamo rivelato lo scorso 22 febbraio - figura l'ex senatore Paolo Barelli, recentemente riconfermato alla guida del nuoto, la nostra federazione più produttiva tra quelle impegnate a Rio.

RYDER CUP  Aveva fatto un certo rumore, nei giorni scorsi, lo stanziamento governativo di 97 milioni a favore del comitato organizzatore della Ryder Cup 2022, per i meno addetti ai lavori una sfida tra i 12 migliori giocatori di golf degli Stati Uniti e dell'Europa. Non proprio una manifestazione di massa o a carattere popolare, ... per di più ospitata sul campo di gioco che a Mentana possiede la Maison Biagiotti, una firma di primo piano dell'alta moda e dei profumi (è recentissimo il lancio della nuova essenza Roma, guarda caso).

Dopo che il provvedimento contenuto (nascosto?) nella legge di bilancio era stato stralciato per motivi, come si è detto, "tecnici", ora il finanziamento pubblico riemergerebbe leggermente ritoccato. Non saranno più 97 i milioni regalati da Palazzo Chigi ai golfisti, ma "solo" 60, ... sempre più di quanto è stato finora stanziato per i centomila sinistrati del più recente terremoto. Ma tranquilli: gli organizzatori, guidati dall'eterno Franco Chimeti - capo del golf italiano e presidente della CONI Servizi -, fanno sapere che il ritorno economico di questa nuova cornucopia dello sport nazionale sarà superiore al miliardo di euro. C'è da crederlo?  



 

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