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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

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Opinioni / Roma 2024, per ora rimandata a settembre, ...

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Venerdì 29 Luglio 2016

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di LUCIANO BARRA

Chi non ricorda la frase “rimandato a settembre”? Non so se esista ancora oggi quella possibilità. Ai miei tempi era un incubo. Non posso dimenticare che mi beccai una serie di volte il Greco a settembre ed anche la maturità fu tribolata. Devo ringraziare l’atletica perché grazie al lavoro fatto con gli indimenticabili Renato Funiciello e Mario Gulinelli il mio Liceo Tasso assurse a grandissimi livelli nei Campionati Studenteschi. Grazie a ciò il terribile preside Casotti, e l’imberbe prof. Claudio Signorile (si, proprio il futuro vice di Craxi al PSI) mi dettero tanti di quei calci che ce la feci. Ma chi dimentica quelle estati dove invece delle vacanze mi toccavano i libri per studiare?

Mi è venuto a mente quando, l’altro giorno, ho letto che un (eventuale) incontro fra CONI e Comune di Roma per decidere le sorti della nostra Candidatura avverrà a settembre. Merita un nota la scomparsa pubblica del presidente della Candidatura, l’avvocato Luca Cordero di Montezemolo (era al CONI il giorno che Virginia Raggi, non ancora Sindaco, incontrò il Presidente del CONI, ma lui non fu presente al colloquio), non si capisce se defilato perché in altre faccende affaccendato, perché non gradito al Movimento 5 Stelle che ne vorrebbe la testa o perché, da uomo di mondo, ha fiutato le difficoltà.

Mi ha invece fatto sorridere la dichiarazione di Malagò, lunedì scorso, al Comune di Roma a margine dell’incontro con il vice-sindaco Daniele Frongia, quando ha detto: “Parliamo la stessa lingua”. Io consiglierei al presidente del CONI di leggersi il libro di Frongia (“E io pago”) dove, fra Circolo Aniene, Mondiali di Nuoto, Mondiali di Calcio e anche su Montezemolo e Malagò, Frongia ne dice di tutti i colori, forse anche al limite della denuncia. Altro che parlare la stessa lingua.

Ora, tornando ai libri, bisognerà portarli a Rio per il ripasso estivo? Ma io non credo che il Comitato Promotore abbia bisogno di tutto ciò. Forse dovrà riflettere, in base all’esperienza di Rio, su altre cose. Tipo, se è necessario che il Villaggio Olimpico sia attaccato agli impianti (cosa non accaduta a Seul, Barcellona, Atlanta, Sydney, Pechino e capitato solo a Londra per l’impostazione data al recupero dell’area del Parco Olimpico); se è vero che il coinvolgimento della Città Olimpica, con tutte le necessità di mobilità ed altro, sia a costo zero; se Roma ha gli spazi necessari intorno agli impianti, a partire dal Foro Italico, senza parlare di quelli di età Romana, per parcheggi, tribune, TV Compound, ecc.; se la ristrutturazione del Flaminio ha un significato se prima non si decide cosa farne dopo, eventualmente coprendolo con una tensostruttura leggera (visto che si può fare al Colosseo, ...) da abbinare architettonicamente e anche per la gestione all’Auditorium. Queste riflessioni, ed altre ancora, il Comitato dovrà fare visto che per taluni di loro si tratta dei primi Giochi Olimpici.

Il rebus delle Garanzie richieste dal CIO

Chi invece dovrebbe studiare è proprio il Comune di Roma e a tappe forzate per presentarsi a settembre preparati a rispondere alle domande del CONI e del Comitato Promotore. Ammesso che abbiano i testi giusti per prepararsi. A mo' del Bignami (e chi non lo ha usato almeno una volta?), ecco alcune domande sulle quali il Comune si dovrebbe preparare. E mi riferisco sostanzialmente alle Garanzie.

La prima è la madre di tutte le Garanzie che deve essere "data" dal Governo, dalla Regione, dalla Città Candidata e dalle altre città coinvolte. Essa recita:

Garanzia del rispetto della Carta Olimpica:

√ Garanzia che tutte le misure saranno prese affinché la Città Ospitante ed il comitato Organizzatore rispettino completamente gli obblighi inclusi nel Contratto della Città Ospitante (Host City Contract) e gli altri accordi relativi.
√ Garanzia di tutte le autorità, ai diversi livelli, di supporto alla Candidatura e di cooperazione per la riuscita dei Giochi.
√ Garanzia che nuove venue non saranno costruite in località environmentally protected e sono in linea con leggi ambientaliste.

E poi di seguito, nel dettaglio:

2.1 – Impegni legali relativi : a) alla conoscenza ed al rispetto dell’Host City Contract con l’obbligo di cancellare ogni precedente impegno che sia in contrasto con l’Host City Contract b) al rispetto dei simboli olimpici e c) all’accettare il TAS i Losanna come unica sede per risolvere qualsiasi disputa sorgesse durante il periodo dei Giochi.
2.2 – Garanzia che nelle settimane precedenti e successive ai Giochi non si svolgano nella Città– senza la preventiva approvazione del CIO -  avvenimenti pubblici o privati che possano ostacolare o mettere in secondo piano l’organizzazione dei Giochi
2.3 – Garanzia di protezione dall’ambush marketing
2.6 – Liberalizzazione dei permessi di lavoro a tutti gli accreditati che devono svolgere funzioni organizzative –
2.9 - Garanzia dalla Città e dal Comitato Organizzatore perché siano in atto norme vincolanti affinché a) in ogni luogo ufficiale (fino a 500 meri di distanza) siano acquisite tutte le pubblicità statiche esistenti e b) tutte quelle sui mezzi pubblici , negli aeroporti e nei parcheggi.
2.12 – Garanzia che tutti i contributi versati dal CIO, e da terze parti controllate dal CIO, siano utilizzate per l’organizzazione dei Giochi e comunque per la promozione dello sport, così come tali contributi non siano soggetti a tasse nazionali e locali, fino all’applicazione di norme speciali di esenzione.
2.13 – Garanzia sul controllo dei prezzi di alberghi ed altri servizi collegati
2.14, 2.15, 2.16, 2.17, 2.18 in combinato tra Città e Governo: a) Garanzia dettagliata per ogni impianto gara e di allenamento circa il finanziamento dei lavori e delle relative concessioni;  b) Garanzia sul finanziamento del Villaggio Olimpico e soprattutto c) relativa alla Garanzia in caso di un shortfall nel finanziamento dello stesso Villaggio; d) dell’IBC/MPC e di eventuali Media Village.
2.19 – Garanzia da parte degli Enti interessati sulla realizzazione dei piani di trasporti previsti per i Giochi.
2.20 – Garanzia scritta che tutte le venue (di gara, di allenamento ed altro) siano concesse prive di ogni impegno commerciale (pubblicità o concessioni di vario tipo).
2.21 Lo stesso per le venue necessarie per i Giochi Paraolimpici.
2.22 – Garanzia che tutte le venue da utilizzare per i Giochi Paraolimpici siano in possesso degli standard internazionali di accessibilità.
2.23 – Fornire Garanzia che il luogo scelto per la costruzione del Villaggio Olimpico abbia i necessari permessi e che lo stesso rientri nei piani di sviluppo della città.
2.24 – Garanzia che il Comitato Organizzatore farà parte della pianificazione del Villaggio Olimpico.
2.25 – Dare una Garanzia da parte delle autorità competenti e di quelle locali che tutte le costruzioni necessarie per i Giochi rispetteranno le leggi relative alla pianificazione, costruzione, l’ambiente, la salute, la sicurezza e l’anticorruzione.
2.26 – Garantire che tutti i fornitori i servizi (utility) garantiranno un servizio di alto livello e
2.27 che venga garantito dal punti di vista delle telecomunicazioni che sia i residenti che i partecipanti ai Giochi possano contare su un servizio di alta qualità.
2.29 – Fornire garanzie su finanziamento, tempi di esecuzione ed Enti responsabili per le infrastrutture dei trasporti.
2.31 Garantire che i centri di controllo per la gestione del traffico siano integrati con il Games Transport System
2.32 – Garantire diversi livelli di responsabilità relativi alla sicurezza.
2.33 – Garantire che i servizi ospedalieri siano in accordo con l’Host City Contract.
2.34 – Garantire che medici e paramedici al seguito dei partecipanti possano svolgere liberamente le loro funzioni.

E poi all’ultima scadenza sarà necessario dare altre importanti garanzie: ad esempio (3.4) se il progetto prevede le corsie preferenziali servirà la delibera da parte della Città su come verrà fatto, finanziato e controllato; infine la 3.5 richiede da parte del Governo e della Città le garanzie necessarie circa il finanziamento e l’eventuale deficit organizzativo.

Quindi la Sindaca Raggi, con il suo entourage, dovrà studiare attentamente le carte e soprattutto lo Host City Contract.

Salvaguardare la dignità dello Sport italiano

Io spero proprio che, per la dignità dello Sport Italiano, che si può premettere di dare lezioni di trasparenza ed efficienza, anche se con alcuni cattivi esempi, a Governo, Comune di Roma e Partiti Politici, spero che non ci si prostri oltre misura. Serve dignità. Quella che nel 2011 non hanno avuto Gianni Letta, Gianni Alemanno, Mario Pescante, Gianni Petrucci & Co. Quando sono stati umiliati, lasciati ad attendere per due ore che “l’oracolo Monti” (ispirato e teleguidato dalla sua portavoce Betty Olivi) emettesse la sua sentenza. Ma non sarebbe stato molto meglio, dopo un’ora e mezzo, alzarsi e andarsene? Spero che Malagò e Co. capiscano questa lezione ed evitino allo Sport Italiano un’altra umiliazione. Se così non fosse vuol dire che c’è ben altro dietro questa Candidatura ed allora hanno ragione coloro che sono contrari.

E se andasse male io già mi aspetto i risvolti polemici di cui già si hanno avvisaglie, su come sono stati spesi 10 milioni in pochi mesi, sugli stipendi erogati (se è vero quanto ho letto, di dubbi ce li ho anche io considerando che la maggioranza dei coinvolti non avevano alcuna esperienza di Candidature Olimpiche) e altre amenità del genere, tanto per ricordarci che siamo in Italia e a Roma.

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