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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

Direttore: Gianfranco Colasante  -  @ Scrivi al direttore

Atletica Rio (6) / Le siepi parlano sempre piu' ... kiswahili

Giovedì 18 Agosto 2016

kipruto

di DANIELE PERBONI

I vecchi suiveur che frequentano gli stadi da tant’anni forse stanno inorridendo seguendo le gare di questa XXXI Olimpiade, la prima nel continente sudamericano. Poco pubblico, fischi e tifo calcistico contro chi disturba gli atleti casa, orari strambi, con finali piazzate nella tarda mattinata o a ridosso delle ore più calde della giornata. Va bene che in Brasile è la stagione invernale, ma siamo pur sempre in un paese tropicale, … Ma che volete farci? I dollari dei grandi network americani fanno gola. Accade così che la finale dei 3000 Siepi si accende quando il termometro segna 36 gradi centigradi. E chi poteva vincere? Quando le agenzie battono nome e nazionalità del nuovo campione olimpico, Conseslus Kipruto, keniano, campione mondiale a Pechino 2015, la notizia diventa una “non” notizia. Già, perché la vecchia ex-colonia britannica, quella che nella bandiera nazionale sfoggia uno scudo e due lance, con questo successo centra il nono oro olimpico consecutivo. Il bottino keniano sulle Ssiepi sale così all'undicesimo oro e aggiunge un altro bronzo, per un inarrivabile totale di ventitré medaglie.

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DiaRio (11) / Lupo/Nicolai nella finale del Beach volley

Mercoledì 17 Agosto 2016

lupo-nicolai

Giornata interlocutoria, l'undicesima, trascorsa senza medaglie, Anche se non sono mancati risultati di pregio, come il quarto posto (ancora!) di Vanessa Ferrai a Corpo libero e, soprattutto le due semifinali raggiunte dal Setterosa e dal Settebello (un doppio successo per la Pallanuoto azzurra, la sola ad aver tagliato questo traguardo) e quella, inattesa, del duo del Beach volley Lupo/Nicolai (nella foto) che per l'oro dovranno battere i beniamini di casa Cerutti/Oscar Schmidt. Una medaglia sicura, la loro, che poterebbe il totale generale dell'Italia ad almeno 24. Tanto che nell'attesa, i capi del CONI targato Malagò, uomo ovunque, - ammirevole la sua capacità di muoversi fulminaeamente da un tearro di gara all'altra - per celebrare e presenziare - hanno festeggiato il Ferragosto stropicciandosi le mani. Un bilancio che, diciamo la verità, era difficile sottoscrivere alla partenza ma che ora, come pare da giornali e TV, tutti avevano previsto. E' l'Italia, bellezza.

IL MEDAGLIERE
(aggiornato alla conclusione della 11. Giornata)

Nazioni                  ORO   ARG   BRO   Totali 
 STATI UNITI 28 28 28 84
 GRAN BRETAGNA 19 19 12 50
 R.P. CINA 17 15 19 51
 FED. RUSSA 12 12 14 38
 GERMANIA 11 8 7 26
 ITALIIA 8 9 6 23
 OLANDA 8 3 3 14
 FRANCIA 7 11 11 29
 AUSTRALIA 7 8 9 24
 GIAPPONE 7 4 18 29
         

Seguono, con 6 medaglie d'oro, Corea del Sud (6-3-5) e Ungheria (6-3-4).
Om nase al totale delle medaglie, l'Italia è al nono posto, appena sotto l'Australia.
Le nazioni che hanno vinto almeno una medaglia sono 76.

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Atletica Rio (5) / Conferma Taylor e Perkovic, rimpianti per Gimbo

Mercoledì 17 Agosto 2016

perkovic

di DANIELE PERBONI

La pedana del disco femminile ci narra un’altra storia che i numeri non riescono e possono raccontare. Le fredde statistiche sono ottime compagne di viaggio per giornalisti e appassionati. Permettono di capire, analizzare, studiare, sviscerare ogni momento di una determinata disciplina e dei suoi protagonisti, gli atleti. Ma è solo con le parole che è possibile capire sino in fondo i sentimenti, le tensioni e le passioni che scuotono l’anima di chi dedica ore, giorni, mesi e anni al duro lavoro per raggiungere traguardi che, a volte, paiono irraggiungibili utopie. Tarda mattinata brasiliana, ore 11,20. Sandra Perkovic, croata ventiseienne, scende in pedana con altre dodici colleghe per mettere in scena il secondo e ultimo atto della loro rappresentazione. Sembra una predestinata Sandra: il disco è la sua vita. L’unica cosa che le riesce al meglio. Sempre. Negli ultimi vent’anni resta l’unica ad aver lanciato oltre i 70 metri. 71.08 per la precisione, a Helsinki nel 2014. La precedono una schiera di ragazzone che costantemente superavano quella barriera che oggi sembra stregata. Ma allora certe pratiche magiche erano quasi le regola.

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FuoriOnda / Ginnastica: la rivincita delle piccole grandi donne

Mercoledì 17 Agosto 2016

ferrari

di FIAMMETTA SCIMONELLI

Palle di gomma con muscoli d’acciaio nascosti sotto le morbide forme femminili. Lo spettacolo di grazia e di forza che sanno offrire le ginnaste incanta gli occhi di chi le guarda. Se poi in finale del corpo libero di sono due azzurre allora il cuore comincia a battere all’impazzata perché non vorremmo vedere nessun errore, nessuna incertezza, cercare in ogni loro movimento la perfezione. Vanessa Ferrari (nella foto CONI) ed Erika Fasana hanno messo a dura prova le nostre coronarie. La prima, 25 anni, m.1,46 per 45 kg., nata in provincia di Brescia, la ammiriamo da 10 anni, quando nel 2006, ragazzina prodigio, conquistò l’oro mondiale nel Concorso Generale (che comprende tutte le specialità) e poi in seguito 5 ori mondiali e 10 europei nei singoli attrezzi. E’ stata la prima ginnasta italiana ad eseguire nel corpo libero lo Tsukahara avvitato “Silvas”, doppio salto indietro con doppio avvitamento, combinazione poi adottata con successo anche da Erika Fasana.

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Atletica Rio (4) / Il doppio "mondiale" della vorace Anita

Martedì 16 Agosto 2016

wlodarczyk

di DANIELE PERBONI

Non smette di stupire l’atletica ai Giochi brasiliani. Alla quarta giornata, infatti, viene letteralmente frantumato un altro record mondiale. Sulla pedana del martello la 31.enne polacca Anita Wlodarczik, due titoli mondiali (Berlino 2009 e Pechino 2015), un argento olimpico (Londra 2012), oltre a quattro record mondiali all’attivo, al terzo tentativo spara la palla di ferro da 4 chili a un eccezionale 82.19, migliorando il suo precedente limite (81.08) di 1 metro e 21 centimetri. Una superiorità rimarcata anche al quinto lancio, quando scaglia l’attrezzo a 81.74, risultato migliore del suo precedente record mondiale. L’argento va alla cinese Zhang Wenxiu (76.75) e il bronzo alla britannica Sopie Hitchon (74.54 e record nazionale). La neo olimpionica ha una curiosa e commovente storia alle spalle, degna di una romantica commedia holliwoodiana.

I risultati dell'atletica nella sezione RIO 2016

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