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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

Direttore: Gianfranco Colasante  -  @ Scrivi al direttore

Opinioni / Esempi britannici ed errori di strategia

Giovedì 17 Agosto 2017

nichols

di Luciano Barra

Dopo i bagordi ferragostani (le famose Feriae Augusti), ed il Palio dell’Assunta vinto dalla Contrada dell’Onda, è stato divertente leggere i vari commenti sulla stampa internazionale sui Campionati del Mondo. Incidentalmente si dice che noi Italiani non sappiamo rispettare le tradizioni. Pensate che le Feriae Augusti furono introdotte da Augusto nel 19 a.C. come festa di fine lavoro agricolo. E tale è rimasta nei secoli. Dicevamo dei commenti post Mondiali. Quelli positivi si riferivano al successo dei Campionati ed al rilancio della credibilità per la IAAF dopo due anni difficili, grazie soprattutto al carisma ed ad alcune coraggiose decisioni di Seb Coe.

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Opinioni / Londra: se Atene piange, Sparta non ride

Mercoledì 16 Agosto 2017

londra-mascotte

di Sandro Aquari

In attesa di metabolizzare meglio quanto ho visto, quanto ho sentito e soprattutto quanto ho letto, volevo proporre una valutazione sul comportamento, non tanto dell'Italia ma piuttosto della Vecchia Europa, considerando anche che il prossimo esame saranno proprio i Campionati continentali, a Berlino.  Allego una tabella con la classifica europea in base ai punti conquistati con i piazzamenti nei primi otto. Scopriamo così che, se Atene piange, Sparta non ride. La Spagna, che resta il più importante punto di riferimento per la nostra atletica, ha portato a Londra uno squadrone di 58 persone ma è rimasta a bocca asciutta in fatto di medaglie.

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Londra '17 / Mondiali di atletica e riflessioni di Ferragosto

Martedì 15 Agosto 2017

londra-2017

di Luciano Barra

Grazie al clima che ha rinfrescato ho navigato a lungo per trovare dati che mi dessero un giudizio sui Mondiali. Nonostante alcune contro performances ed alcuni svarioni, i giudizi sono tutti positivi ed i Campionati di Londra 2017 sono stati da tutti classificati come “the best ever”. Tutti i giudizi sono soggettivi, ma vi è un dato oggettivo che supera tutte le impressioni personali: sono i dati televisivi. La BBC ha comunicato che ha avuto un record di 27 milioni di viewers, con un aumento del 70% rispetto al record del 2013. Il record d’ascolto è stato segnato domenica per la 4x100 maschile (oro della Gran Bretagna) con una punta di 9,9 milioni a lo share al 50,6%.

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Fatti&Misfatti / "Chi non puo' vincere, non va finanziato"

Lunedì 14 Agosto 2017

messina 2

di Oscar Eleni

Dal santuario mantovano fra i fiori di loto dove ogni ferragosto si radunano i madonnari per un mondiale raccontato con affetto. Ci piace l’atmosfera. Loro disegnano in terra vicino alla chiesa medioevale nella zona di Curtatone, noi possiamo imprecare a voce alta dopo le giornate ricche di ogni emozione per il mondiale londinese. Daranno anche cibo avariato, spesso ti fanno girare i brexit, ma come si vive un avvenimento sportivo in casa dei londinesi non lo puoi immaginare fino a quando il porcospino mascotte ti prende per mano e inizia il viaggio. Mondiali con l’anima, fra cadute e risalite, dove nessun dio degli stadi ha retto la fatica del doppio impegno, del faccia a faccia con chi voleva spodestarlo. Vera atletica religione dell’uomo, senza lepri, quasi senza trucchi. Come dovrebbe essere.

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Londra '17 / (10) Fine dei giochi: strapotere USA e riforme virtuali

Domenica 13 Agosto 2017

londra-edals

di Gianfranco Colasante

Medaglie, quelle che non abbiamo visto. Delle 144 assegnate all'Olympic Park per la XVI edizione dei Mondiali, l'Italia ne ha portata a casa una, il bronzo conquistato (più che meritatamente) da Antonella Palmisano dopo che in vista del traguardo era stata squalificata una delle tre che la precedevano. Un po' poco, se vogliamo, ma se pure consente alla nostra atletica di essere presente nel medagliere (come non era accaduto due anni fa a Pechino), mostra tutti i limiti di un progetto (se mai c'è stato) che risulta difficile condividere. Soprattutto in chiave tecnica, con un "decentramento" che sempre più si va trasformando in una sorta di liberi tutti di fare ciò che aggrada, atleti, allenatori (che non di rado sono parenti), società. Anche se a mio parere il nodo da sciogliere resta quello dei club militari, che molto danno e poco o nulla pretendono (il riferimento a Libania Grenot è puramente voluto).

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