Chemello

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Cipriano CHEMELLO

Si è spento a 71 anni, nella notte di San Valentino, nella sua casa di Romano d’Ezzelino, nel vicentino. Era malato da tempo. Tra gli ultimi pistard appartenenti all’epoca d’oro della pista, Cipriano Chemello era nato a Crespano del Grappa, in provincia di Treviso, il 19 luglio 1945. Due volte iridato nell’inseguimento, titoli vinti nel 1966 (Francoforte) e nel 1968 (Montevideo), sotto la direzione di Guido Costa.

Proprio nel 1968 era salito sul podio a Città del Messico, conquistando la medaglia di bronzo della specialità – dopo Danimarca e Germania Federale, battendo i sovietici nella finalina per il terzo posto – assieme a Lorenzo Bosisio, Luigi Roncaglia e Giorgio Morbiato. In qualificazione il quartetto azzurro aveva stabilito il primato del mondo correndo in 4’16”10, limite superato il giorno dopo dai tedeschi.

La carriera di Chemello aveva avuto l’avvio nel 1961 con la US Angarano sotto la guida del tecnico Danilo Mocellin, maturando poi nelle fila del VC Bassano 1892. Nel 1969 era passato al professionismo con la Salvarani di Felice Gimondi, proseguendo fino al 1973. In quegli anni lo si era visto presente al Giro d’Italia, al Tour de France e al Giro del Belgio.

Tra le sue non molte affermazioni su strada, una tappa nella Parigi-Nizza e due al Giro di Catalogna. Una volta sceso dalla bicicletta, era rimasto attivo protagonista come tecnico al velodromo Mercante di Bassano, avviando molti giovani all’attività su pista. E proprio sulla pista di Bassano del Grappa aveva per anni organizzato una Sei Giorni di buon successo internazionale.