Calligaris

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Novella Calligaris [1954]
Nuoto


              (gfc)
È stata questa minuta ragazzina veneta di meno di 50 chili, ma dalla volontà temprata nell’acciaio, a conquistare la prima medaglia olimpica del nuoto italiano. Capitò ai Giochi di Monaco del 1972 quando Novella – di nome e di fatto – nello spazio di cinque giorni, riuscì a vincere una medaglia d’argento nei 400 metri (4’22”44) e due di bronzo nei 400 misti (5’03”99) e negli 800 (8’57”46). Ed è rimasta la sola rappresentante del nuoto italiano a riuscire a tanto, almeno fino all’esplosione di “Bibi” Battistelli a Seoul, sedici anni più tardi. Suo è anche il primo titolo iridato del nuoto azzurro conquistato ai Mondiali di Belgrado dell’anno seguente, quando ancora sugli 800 metri seppe coronare l’impresa con il primo record mondiale arrivato in Italia dalle piscine.

              Indomita cacciatrice di primati, in oltre quindici anni di gare ha riscritto 21 record continentali, 76 limiti nazionali su tutte le distanze, staffette comprese (il primo, sugli 800, nel maggio 1968 quando non aveva ancora 14 anni) e 71 titoli tricolori, 36 dei quali all’aperto e 35 al chiuso. Sarebbe stato difficile, in partenza, ipotizzare una carriera così densa di soddisfazioni per questo pesciolino padovano che a 12 anni, esile e fragile, ebbe l’incontro della sua vita con il sergente-di-ferro “Bubi” Dennerlein. Le intuizioni del grande allenatore napoletano e le propensioni alla fatica e la dedizione della ragazzina padovana, furono gli elementi che, amalgamati, forgiarono la prima fuoriclasse italiana delle piscine.

              Una volontà caparbia, un carattere determinato e vincente, un atteggiamento a volte scorbutico e volutamente polemico, una irascibilità eccessiva che sapeva sciogliersi in disarmanti sorrisi, tutte componenti che esprimevano la voglia di affermazione, in acqua come nella vita. A fronteggiarla incontrò fenomeni che non sempre, come si seppe più tardi, affidavano la loro preparazione a intensi programmi di allenamento, ma indulgevano volentieri a scorciatoie a base di farmaci, scelte collocate ben al di là della morale comune. Novella ha pagato quella sproporzione con una lunga serie di piazzamenti, di secondi e terzi posti che avrebbero potuto avere ben altri riscontri in presenza di controlli più severi sugli ormoni in gioco.

              Quando le riuscì di piegare a Belgrado la resistenza di una ragazzona dell’Est, Gudrun Wagner, uno smisurato donnone costruito a guisa di motore, strappandole il titolo mondiale degli 800 metri, parve lecito chiedersi se tanti piazzamenti del passato fossero dovuti solo a precise scale di valori. Come quando, agli Europei di Vienna del 1974, venne superata sugli 800 da Cornelia Dörr, un’altra tedesca-est dall’ambigua voce roca e da più di un accenno di barba e baffi. Il giorno seguente quella immeritata sconfitta, Novella annunciò il suo ritiro. A quel tempo il termine “anabolizzante” non era entrato nell’uso e le evocazioni di misteriose pozioni, di cui si sussurrava a bassa voce, cominciavano appena a sollevare il velo dell’ipocrisia e dell’incredulità su tanti mirabolanti successi cronometrici.

              Sì, con ogni probabilità Calligaris ha ricevuto in carriera meno di quanto spettasse al suo valore. Ora sappiamo che spesso si trovò costretta a gareggiare con pesanti handicap che ne mortificarono i risultati e ne limitarono i successi. Sappiamo, peraltro, che riuscì ad opporsi con successo a montagne di muscoli e crogiuoli di chimica, armata solo della sua volontà e del suo goloso doping al cioccolato. Lo sappiamo tanto più oggi che si è realizzata come affermata donna in carriera, dapprima manager nel settore turistico e, in seguito, in quello televisivo e della comunicazione. Mentre di molte delle sue poderose rivali dell’Est si rintracciano le storie melanconiche nei dossier sequestrati alla Stasi, la potente polizia segreta della ex-Germania comunista.

              Nata a Padova il 27 dicembre del 1954, sempre in gara per la “Rari Nantes Patavium” (con una breve parentesi al “Nuoto Club Milano”),  si rivelò agli Europei giovanili del 1969 con un secondo posto negli 800 ed un terzo nei 400 metri. Nel 1970, ai campionati continentali di Barcellona, vinse la medaglia di bronzo negli 800 metri. Nel 1972, ai Giochi di Monaco, come abbiamo detto, l’esplosione con le tre medaglie olimpiche. Nel 1973, ai mondiali di Belgrado, il bottino più copioso, con la vittoria e il record mondiale negli 800 (8’52”97), i due terzi posti nei 400 (4’21”79) e nei 400 misti (5’02”02) , il quarto posto nei 200 misti. Nel 1974, l’argento europeo negli 800, il bronzo nei 400 (4’22”92) ed il quarto posto nei 400 misti, chiusero la carriera agonistica. Subito dopo, il 24 agosto, l’annuncio tra le lacrime del ritiro dalle competizioni e il definitivo ingresso nella storia del nuoto, non solo italiano.

I risultati olimpici di Novella Calligaris
• 1968 – Città del Messico
200 m stile libero: [21-10] Bt. (5./30.) 2’26”3.
400 m stile libero: [19-10] Bt. (3./15.) 4’59”4.
800 m stile libero: [20-10] Bt. (3./15.) 10’21”0.

• 1972 – Monaco di Baviera
400 m stile libero, [30-8] ARGENTO, 4’22”44 [RE], (1’03”64 [5.], 2’10”01 [3.], 3’17”00 [2.]); [30-8] Bt. (1./1.) 4’24”14 [RO-RE].
800 m stile libero: [3-9] BRONZO, 8’57”46 [RE], (2’11”01 [1.], 4’26”67 [1.], 6’42”22 [3.]); {[2-9] Bt. (1./2.) 9’02”96 [RO-RE].
400 m misti: [31-8] BRONZO, 5’03”99 [RE], (1’09”64 [4.], 2’27”19 [2.], 3’57”63 [4.]); [31-8] Bt. (2./5.) 5’11”16.

(revisione: 7 Maggio 2012)

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