Piste&Pedane (2) / Record italiano di Michael Tumi: 6"53 sui 60

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Mercoledì 6 febbraio 2013

Record nazionale anche per Roberta Bruni (4.51i nell'Asta) - Saltatori in spolvero: Tamberi 2.30i, Chesani 2.28i, Fassinotti 2.27i - Si ferma Howe e Greco riparte da 17.07i

Sotto i riflettori della settimana atletica finisce il 23.enne velocista vicentino Michael Tumi. In una affollata riunione a Magglingen, in Svizzera, il 2 febbraio corre i 60 in 6”53 ottenendo, sia pure per qualche ora, il miglior risultato al mondo sulla distanza (il cubano Yuniel Perez fa poco dopo meglio con 6”51). Si tratta del nuovo primato nazionale che cancella il triplice 6”55 con cui Pierfrancesco Pavoni (1990), Simone Collio (2008) e Fabio Cerutti (2009) si dividevano il precente limite. Tumi – che già in batteria si era migliorato con 6”59 – ha corso praticamente da solo (il secondo è stato cronometrato in 6”69). Da notare che in un primo momento il “crono” era stato letto come 6”54, poi ritoccato. Già quest’anno (19 gennaio, Modena) era sceso a 6”61.

La scheda – Nato a Padova il 12 febbraio 1990, alto 1.86 per 82 chili, Michael Tumi ha un fisico di tutto rispetto. E’ tesserato per le FFOO dove lo allena Umberto Pegoraro. Lasciato il liceo, si dedica a tempo pieno all’atletica. In bacheca conserva i due titoli consecutivi vinti proprio sui 60 metri nel biennio 2011-12. Sul piano internazionale di maggior pregio la vittoria con la 4x100 e il secondo posto sui 100 agli Europei U-23. Ha fatto già parte – prima frazione – della staffetta maggiore, classificata quinta nei Mondiali di Daegu. Proprio sulla staffetta potrebbe avere l’impatto maggiore, sempre che la nuova direzione tecnica sappia uscire il quartetto veloce dalle secche nelle quali si è arenata da qualche anno. Sui 100 metri intanto è atteso a consistenti miglioramenti: non ha infatti per ora meno di 10”35.

Il secondo primato indoor della settimana lo ha riscritto la junior Roberta Bruni che a Fermo (2 febbraio) si è elevata alla seconda prova dell’asta fino a 4.51i, un centimetro in più di quanto seppe fare Anna Giordano Bruno il 6 febbraio del 2010. Com’è noto, la saltatrice friulana (ancora primatista all’aperto con 4.60), anche per la mancata convocazione per i Giochi, a inizio anno ha annunciato il suo ritiro per potersi meglio dedicarsi alla professione di ricercatrice. Qui di seguito il resto.

Ostacoli
– Bel duello a distanza tra Marzia Caravelli e Veronica Borsi: 8”03 in Svizzera per la prima, 8”06 in Francia per la seconda che pare aver superato i suoi ricorrenti malanni. Due limiti personali che annunciano un possibile “meno 8”. Tra i maschi il migliore resta Paolo Dal Molin che dalla sua residenza tedesca corre in 7”64i (2 febbraio, Karlsruhe), non lontano dal datato limite nazionale di Emiliano Pizzoli (7”60).

Salti
– Buon momento per l’alto. L’acuto è di Marco Tamberi che nella serata del 6 febbraio, a Banska Bystrica – una pedana che ha sempre portato bene agli italiani –, incanala la sua esplosività fino ai 2.30i superati alla prima prima (come già accaduto a 2.26i e 2.28i). Nulli i tre tentativi ai 2.32i del personale assoluto: comunque per lui un terzo posto di pregio alle spalle di Mutaz Barshimi (2.36i) e Aleksey Dmitrik (2.32i). Nella stessa gara 2.28i di Silvano Chesani che, “passando” a 2.30i, ha anche azzardato i 2.32i del record nazionale.

Sulle pedane restano da segnalare due ritorni: il 2.27i ottenuto da Marco Fassinotti a Londra, misura che al ragazzo mancava dal 2011 e l’esordio di Giuseppe Gibilisco che, a Pardubice (si impone Björn Otto a 5.83), si perde un po’ nelle retrovie, ma supera 5.55i, altezza che non era nelle sue corde dal lontano 4 giugno 2011. Esordio anche per Daniele Greco che riparte da Ancona (3 febbraio) con un buon 17.07i, pur con qualche acciacco fisico. Si tratta della sua settima misura in carriera.

Si prolunga invece il periodo delle incertezze per Andrew Howe che sulla pedana del lungo tenta due allunghi, ma si ferma per prudenza. Per ricordare misure degne, bisogna risalire all’estate del 2010, quando un 8.12 gli fu sufficiente appena per un quinto posto agli Europei. Vicino agli 8 metri atterra invece il 25.enne Emanuele Catania che, alla seconda gara dell’anno, con 7.96i si migliora di 11 centimetri.

Campionati italiani
– I primi dell’anno sono quelli delle prove multiple al coperto (27 gennaio). Nuovi campioni, ma con punteggi modesti, risultano il 23.enne Michele Calvi (5590) e Laura Rendina (4131). Da William Frullani giungono invece scarse notizie dalle piste di bob …

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