Piste&Pedane / Europei ’24: un dossier tutto da scrivere

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Giovedì 12 Novembre 2020


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Dopo l’assegnazione dei Continentali, andrà messo a punto il complesso meccanismo organizzativo: non proprio scontato considerato i tanti soggetti istituzionali coinvolti e il non-automatismo delle fonti di finanziamento.

Daniele Perboni

L’attesa è finita, per l’Italia, la FIDAL, gli atleti, i dirigenti, i tecnici. Insomma un mondo che vive, lavora, si appassiona, tifa per questa disciplina (l’atletica, pomposamente, orgogliosamente [?], probabilmente a ragione, definita la regina degli sport) potrà finalmente sedersi comodamente sugli spalti dell’Olimpico capitolino e gustarsi una settimana (corta) di gare che assegneranno titoli continentali. A tutti gli effetti veri, concreti.

Dovremo pazientare ancora qualche anno ma alla fine dell’estate 2024, presumibilmente dopo i Giochi di Parigi, l’evento si svelerà al mondo intero. Felici tutti dunque? E come non esserlo? Dopo decenni costretti a peregrinare in ogni angolo del Vecchio Continente finalmente anche noi veterani derelitti potremo assaporare un dolce casalingo, fiduciosi che il tutto risulti farcito con squisite medaglie.

Martedì pomeriggio, come i nostri sparuti lettori ormai sapranno, l’European Athletics, la Federazione Europea, ha assegnato all’Italia i Campionati 2024. Strabattuta l’altra candidata, la polacca Katowice, città della Slesia, situata nella Polonia meridionale, a un passo da Auschwitz. Il dossier azzurro ha fatto centro, convincendo la maggioranza della commissione di valutazione composta da José Luis de Carlos (presidente), Célia Mendes, Bernadette Brun, Charles Braun, Marcel Wakim, James Mulligan (sostituito da Robert Faulkner nell'ottobre 2019), Franck Choquard. Un dossier complesso e articolato, con tredici capitoli, a loro volta comprendenti variegati sotto-capitoli.

Fra i tanti almeno uno ci è rimasto particolarmente impresso, quello che potremmo tradurre come “Organizzazione-Responsabilità”. Più o meno questa è la traduzione (i soliti lettori scuseranno qualche errore, ma il nostro inglese non è dei migliori …).

L'accordo organizzativo con la Federazione Europea sarà firmato dalla FIDAL e da “Sport e Salute” o direttamente dal Governo. In qualità di principali soggetti responsabili dell’evento. A loro volta, FIDAL e “Sport e Salute” firmeranno un accordo di joint venture per la gestione delle varie operazioni inerenti i Campionari. I rappresentanti di entrambi gli enti, della Regione Lazio, del Comune di Roma e del CONI, daranno vita a un Comitato Promotore per quanto riguarda le rispettive competenze, e saranno successivamente rappresentati nel “Gruppo di Monitoraggio” che supervisionerà il top management dell'evento.

Il top management del Comitato organizzatore locale, altro non sarebbe che un Consiglio Direttivo composto da cinque membri nominati da FIDAL e “Sport e Salute”, come responsabili delle strategie di pianificazione, del processo decisionale e del controllo del budget. E qui il primo dubbio: perché cinque? Numero dispari. Chi sarà in maggioranza? FIDAL o “Sport e Salute”? Quesito, a nostro parere, non secondario, specialmente quando il top managementsi troverà in disaccordo su qualche decisione.

Ma andiamo avanti. A guidare il gruppo ci sarà un CEO, insomma un presidente e il ruolo sarà assunto dal Presidente della FIDAL, Alfio Giomi, fino alla fine del 2020. Successivamente sarà sostituito da chi non si sa. Attenzione pero! Questo presidente – prevede il dossier –, opererà a tempo pieno (gratuitamente?, remunerato? e se sì con quanto?) per guidare le operazioni, riferire al Consiglio Direttivo e fungere da contatto con la Federazione Europea.

La struttura operativa sarà guidata da otto dirigenti che inizialmente opereranno a tempo parziale ma progressivamente saranno impiegati a tempo pieno. Questi otto manager potranno essere individuati all’interno della FIDAL, di “Sport e Salute” (somma di incarichi?) o potranno provenire dall’esterno delle due strutture. Infine, i responsabili di ciascuna area gradualmente potranno assumere personale per un totale massimo di 500 addetti. Questi sarebbero supportati da circa 1400 volontari, la cui selezione/assunzione dovrebbe iniziare due anni prima dell’evento.

Carogne come sempre, ci sorge il dubbio che il professor Alfio Giomi abbia già messo in conto di restare nell’ambiente per altri quattro anni. Non più eleggibile, rieccolo rientrare dalla finestra come “Capo” del Comitato Organizzatore. Già, perché la speranza sua è che alla fine di gennaio la guida della FIDAL venga rilevata dal generale Vincenzo Parrinello, attualmente delfino di Giomi, … E, se dovesse vincere, secondo voi a chi affiderà le sorti di Roma 2024?

Altro capitolo interessante è quello titolato Finanza e Bilancio, dove si specificano le cifre che sborseranno i vari enti e i capitoli di spesa.

Il Governo italiano sembra aver garantito 10,7 milioni di euro, la Regione Lazio e la città di Roma altri 3,5 milioni. Il sostegno finanziario della città è avallato dalla rispettiva lettera di garanzia, mentre il sostegno del Governo si riferisce al budget dell'offerta, ma non ne specifica l’importo. Il budget complessivo (considerate altre entrate, naturalmente) ammonterebbe a 31.526.400 euro a copertura delle seguenti voci:

• Competizione (allestimento dello stadio? divise per i giudici? cronometraggi?): circa 5,1 milioni di euro;
• Costi logistici: circa 3,4 milioni di euro;
• Accreditamento/Sicurezza: circa 1,2 milioni di euro;
• Promozione e marketing: costi stimati in 3,6 milioni di euro;
• Produzione televisiva: 3,7 milioni di euro;
• Amministrazione (stipendi? affitti? noleggi vari?): rappresenta il costo più elevato, pari a 6,7 milioni di euro.

E finiamo in bellezza: eccovi le principali garanzie offerte dagli Enti coinvolti:

• Governo: lettera di sostegno (se cambia il Governo che si fa? Nel 2023 ci saranno nuove elezioni politiche, sempre che l’attuale maggioranza regga …);
• Ministero delle Politiche giovanili e dello Sport: lettera di sostegno e sostegno finanziario secondo il budget;
• Comune di Roma: lettera di sostegno della città e garanzia finanziaria per 2 milioni di euro;
• Regione Lazio: lettera di sostegno;
• Rappresentanti religiosi: lettera di sostegno per le attività della Mezza Maratona in Via Pacis;
• CONI: lettera per i visti.

PS - Una parte del dossier riguarda anche i trasporti, dove si legge: “Lo Stadio Olimpico è ben collegato a tutte le aree di Roma attraverso un'efficiente e frequente rete di autobus (19 linee di autobus al massimo a 250 m dallo stadio con una frequenza media di 10/15 min). L'accesso è possibile anche in Metropolitana e c'è una pista ciclabile che attraversa la città …”.

Ora sappiamo tutti in quale stato versano i mezzi pubblici nell’Urbe (dove presto ci saranno nuove elezioni). Fiduciosi che tutto andrà per il meglio vi raccontiamo qualche piccola disavventura occorsaci nel lontano 1987, in occasione dei secondi Mondiali. Fine di una giornata di gare. Prendiamo la Metropolitana. Poche fermate e saremmo in albergo. Ad una stazione intermedia il treno non riparte. Cinque, sei, dieci minuti fermi. Sale un addetto alle pulizie e, fischiettando, inizia a spazzare il pavimento della vettura con una scopa logora. Speriamo che da allora …