Duribanchi / La storia che in troppi dimenticano

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Martedì 22 Settembre 2020

 

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“Sandro Gamba: prima che un giocatore, un allenatore, un commentatore: un solido uomo. Uno di quelli che facevano crescere i giocatori giovani a pane e acqua. Da Hall of Fame, immenso.”

Andrea Bosco

Nave controvento: al timone il marinaio a stento riesce a governare il battello. Non c'è bussola e le stelle non aiutano. Cielo nero come la pece. In cerca di una rada, dove le onde non travolgano, dove non ci siano scogli assassini. Il referendum ha detto “sì”. Andranno a casa in centinaia. Ma resisteranno fino allo stremo. Se mai si dovesse andare a votare anticipatamente, tanta di quella brava gente dovrebbe cominciare a lavorare davvero per vivere. Mica vale solo per i giornalisti.

Ha vinto il “sì” e cambierà quasi niente. Solo il numero dei parlamentari. Specchietto per le allodole. Senza una riforma costituzionale del bicameralismo perfetto (Camera e Senato che fanno il medesimo lavoro) cambierà poco.

Elezioni regionali. Tre a tre. Il centrodestra prende le Marche e adesso governa 15 regioni su 20. Tre anni fa la contabilità (speculare) era esattamente opposta: 15 regioni su 20 le governava il centrosinistra. Ma oggettivamente Salvini sperava in qualche cosa di diverso. Dovrà rinfoderare le sue ambizioni di “spallata”. Cambierà qualche cosa? Niente. Giuseppi è incollato con la super-colla alla poltrona. Ma il marinaio lo ripete: il problema non è lui. Il problema è la banda che lo attornia. Con quelli là col cavolo che Frau Ursula elargirà le ghinee che all'Italia sono state promesse.


Da quanto filtra sul crono-programma che Giuseppi dovrà presentare a Bruxelles le proposte sono millanta: rivoli nel segno del consueto assalto alla diligenza. Una voce pare preveda nuovi impianti wifi per il ministero degli Esteri. Prima la comunicazione. Dalle parti del Campidoglio la stella polare notoriamente non la sanno trovare. Cercando la Merica, oltre le Colonne d’Ercole troveranno il kraken dagli smisurati tentacoli che si nutre di legno, sangue e tela. Il kraken, che gli esperti biologi marini chiamano “recessione”.

Se n'è andata Rossana Rossanda, eretica del PCI e tra i fondatori del Manifesto. Una che a lungo ha comunicato suggestive eresie senza avere bisogno di collegarsi alla rete.

Nella sua cabina, sperando di salvarlo dalle acque il marinaio aveva imbarcato, quando era salpato, un libro. “2020: vite sospese” di Sergio Calabrese (P&V Edizioni). Testimonianze al tempo del Covid. Giovani e meno giovani. Ognuno con le proprie paure. Ognuno con le proprie speranze. Sergio Calabrese che è stato compagno del marinaio in molte traversate ha voluto (tra i contributi), estrapolare una delle lamentazioni esternate su Duribanchi. Covid maledetto ma un gran bel lavoro. Da Vigevano, un siciliano con furore fotografico.


L'ultima istantanea quella di una ragazza presa dall'alto di spalle che fa le corna. Non proprio le corna. Anzi, probabilmente fa uno di quei gesti pollice-mignolo, da rapper che vanno di moda tra i giovanissimi. Forse un gesto di irrisione al Covid, chissà. Precisazione: i proventi derivanti dalla vendita del libro saranno devoluti al Kore Centro Antiviolenza di Vigevano e Lomellina. In una stagione nella quale la violenza sulle donne (e non solo sulle donne) è aumentata, una “destinazione” che al marinaio appare meritoria.

Una colomba ha recato alla nave, finalmente al sicuro, qualche messaggio. Il calcio ha riammesso qualche spettatore in attesa di ripartire. Il calcio: dove a volte ritornano. Vidal, Morata, chissà prima della fine del mercato quanti altri. Il calcio che il presidente Gravina denuncia in grave difficoltà ma nei confronti del quale la sua governance non è in grado di produrre riforme. Ridurre il numero delle partecipanti ai tornei? E quando mai? Mai, appunto. La torta è quella e alla torta ambiscono in tanti. Più facile che, presidente Gravina, il numero dei postulanti aumenti, piuttosto che diminuisca.

Bisogna essere grati a Dan Peterson per quanto produce: non è solo il ricordo del passato. È la storia che troppi dimenticano. Specie tra quanti fanno informazione. Oscarone nostro, su imput di Dan, ha fatto girare una chicca: Sandro Gamba. Prima che un giocatore, un allenatore, un commentatore: un solido uomo. Uno di quelli che facevano crescere i giocatori giovani a pane ed acqua. Certe eccellenze sarebbero oggi assai diverse se avessero ricevuto gli sberloni che Gamba era solito riservare ai fighetti che si “piacevano”. Immenso Gamba da Hall of Fame: l'unico, si racconta, che sapesse tenere testa a Cesarone Rubini, in quell'Olimpia dove abbondavano gli uomini dalla scorza dura.

Bisogna essere grati anche alla Supercoppa che ha regalato una finale Milano-Bologna nel segno dei patron Armani e Zanetti e di un basket ritrovato. Ha vinto con merito Milano, più forte, “lunga” e meglio costruita. Ma (isterismi a parte) che roba meravigliosa è il serbo che sforna assist con la testa girata dall'altra parte, ricevendo i like anche di Luka Doncic. Non una gran partita, ma partita vera.

Mentre, finalmente in acque tranquille il marinaio chiude queste note, pare che il doge Brugnaro sia stato rieletto. Nel caso dovrà mantenere l'antica promessa di realizzare un nuovo Palasport da 10.000 persone. Prima poteva servire soprattutto alla Reyer. Oggi servirebbe alla sofferente Venezia e al suo sofferente hinterland. Posti di lavoro. Gente che finalmente lavora . Un Palasport è roba di almeno tre anni di salari . Il Taliercio è un impianto indecente. E un nuovo Palasport sarebbe ossigeno. Oltre che un forte segnale. A patto che si operi come per il Ponte di Genova, velocemente. Senza una via preferenziale, quel ponte inaugurato qualche settimana fa sarebbe rimasto incagliato nelle secche di qualche TAR.