Duribanchi / Potevamo farci mancare l'algoritmo?

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Martedì 2 Giugno 2020


euclide 

Cos’è un algoritmo? Un modo matematico per risolvere una somma di problemi. Adesso vogliamo metterci a discutere Euclide? Sì, perché in Federazione, di Euclide neanche l’ombra. In compenso, abbondano i gattopardi.

Andrea Bosco

Italia: terra del surreale. Spiega Andrè Breton: “Automatismo psichico puro (…) dettato del pensiero, in assenza d’ogni controllo esercitato dalla ragione, al di fuori d’ogni preoccupazione estetica o morale”. In Italia funziona proprio così: ogni controllo è assente. Nell’ultima settimana sono accadute diverse cose. Definitele, se volete, “surreali”. Sergio Mattarella si è detto “sconcertato dagli scandali dell’Anm e dalla degenerazione delle correnti”. Ma anche di “non poter sciogliere il Csm”. Non può dire una parola, Mattarella. Perché sulla vicenda – per quanto gravi ed inaccettabili possano essere considerate le situazioni emerse – non spetta al capo dello Stato intervenire.

Considerato che sulla Palamara Connection “sono in corso procedimenti disciplinari”, un giudizio pubblico di Mattarella potrebbe inficiare l’azione giudiziaria in essere. Ergo spetterebbe ai partiti riformare la giustizia. In quel conclamato “sinedrio” noto come Parlamento. “Chi vola è pazzo, chi è pazzo può essere esentato dalle missioni di volo. Chi chiede di essere esentato dalle missioni di volo non è pazzo: Comma 22”.

Paese del surreale. Sei un ministro della giustizia e mandi ai domiciliari 500 mafiosi? Resti al tuo posto. Ti “salvano” i boys scout. Per il proprio “particulare”. Più fai cose surreali, più ti danno spago, ti invitano in tv, ti intervistano: Bonafede, Palamara, lo sconosciuto penta-stellato che ha scatenato una bagarre un Parlamento. E che dopo gli arcinoti “cinque minuti di celebrità che non si negano a nessuno” è tornato nell’oblio.

Come faccio, io cittadino, a fidarmi della giustizia italiana? Torturano a morte un disabile? Lo torturano per settimane, si accaniscono, ne provocano (indirettamente?) la morte? Il Pm chiede venti anni per i tre della baby gang di Manduria. Ma il Gup di Taranto, al termine del primo grado di giudizio, con rito abbreviato, ne infligge dieci a due, otto e otto mesi al terzo. Coinvolti anche altri 16 “bravi ragazzi”: tutti minorenni. Il Tribunale dei Minori ha concesso il beneficio della messa in prova con la sospensione del processo. Comma 22.

Paese surreale, l’Italia. Ha spiegato il grande medico Zangrillo che “il Covid è clinicamente terminato”. Ma vallo a spiegare ai maratoneti dell’aperi-cena cosa significa “clinicamente”. Vallo a spiegare al sindaco di Avellino in strada con i trincatori a saltellare giulivo e poi a spiegare la sua “scelta” su Canale 5 da Barbara, nostra signora del “cazzeggio”.

Pandemia? Una balla. Firmato Pappalardo (ex generale dei carabinieri), leader dei “gilet arancioni” (ex “movimento dei forconi”) che a 74 anni gira l’Italia manifestando: senza mascherina e vantandosene. In Piazza Duomo a Milano era assieme ad un centinaio di altri “incazzati”. Il sindaco Sala ha chiesto alla Procura di aprire una inchiesta contro i forcuti. Quella procura che non ne aveva aperta alcuna quando Beppe Sala & Nicola Zingaretti andarono con sbevazzante congrega sui Navigli al grido di “Milano non si ferma”. Del resto Giampiero Gasperini, allenatore dell’Atalanta, ha raccontato alla Gazzetta dello Sport di aver avuto il Covid. Di averlo già prima della trasferta di Valencia. E di essere andato a Valencia, ammalato. Indignate reazioni iberiche. Dall’Uefa, silenzio. Idem da Bergamo bassa e da Bergamo alta. Idem dal governo. Idem dalla federazione calcio. Comma 22? Facciamo 23.

Nei giorni scorsi sono state ricordate la strage fascista di Piazza della Loggia a Brescia e il brutale assassinio di Walter Tobagi. Di entrambi i crimini si conosce (quasi) tutto. I carnefici di Tobagi si “pentirono” un secondo dopo essere stati catturati. E grazie alle rivelazioni sul terrorismo, la “sfangarono”. Come prevedeva la legge sui pentiti. C’erano “colleghi” in quella stagione (nella quale eskimo e passamontagna circolavano nelle redazioni), che detestavano Tobagi: era Walter espressione di un “riformismo” che “disturbava”. Era il tempo in cui tanti ti spiegavano di non stare “né con lo Stato, né con le Br”. Mai lette “scuse” da parte loro. Per un giornalista nato alla “Zanzara” del liceo “Parini” e che sul Corriere della Sera aveva avuto il coraggio di scrivere dei brigatisti che “non erano dei samurai invincibili”.

E’ morto Christo, artista visionario che “impacchettava” i monumenti. Chissà se gli era mai venuta l’idea di “impacchettare” l’Italia. Sarebbe stata più che una cosa simbolica.

In Brasile continuano a morire, causa Covid, come mosche. In Svezia il modello “siamo fighi e teniamo tutto aperto” è in crisi. Il virus è in aumento e i confinanti danesi e norvegesi trattano gli svedesi come “untori”. Negli Stati Uniti dove appare in crescita la mala pianta del razzismo (ennesimo afroamericano ucciso brutalmente dalla polizia), i morti per Covid continuano. E potrebbero verosimilmente aumentare, considerato che il paese è ormai una polveriera con manifestazioni di protesta violente in decine di città. Arrestata anche la figlia del sindaco di New York: rilasciata dopo poche ore. Se sei figlia “di”, capita. Trump, intanto, ha assicurato che giustizia “sarà fatta”. Ma nottetempo è fuggito con tutta la famiglia dalla Casa Bianca: pessima figura.

State leggendo un “cialtrone”. Così ha definito Gabriele Gravina quanti lo criticano. Sapete cosa vi dico? Meglio cialtroni che cicisbei. Si riprenderà a giocare, come noto. Si giocherà sotto la mannaia di possibili contagi: se accadrà – ha spiegato il governo – si fermerà nuovamente tutto. Ma se accadrà, Gravina ha ipotizzato i play off. Ma come – ha obiettato Urbano Cairo – se il calcio va in quarantena, evidentemente non si potrà giocare. E se non si potrà giocare la “regular” appare improbabile si possano giocare i play off. E allora? Algoritmo. Scudetto, posizioni in Coppa, retrocessioni, sarebbero assegnate da un algoritmo. Cos’è un algoritmo? Un modo matematico per risolvere una somma di problemi. Vogliamo metterci a discutere Euclide? Sì, perché in Federazione, di Euclide neanche l’ombra. In compenso, abbondanza di gattopardi. Quindi: secondo coefficienti non ancora stabiliti potrebbe accadere quanto segue.

Tu sei primo in classifica e magari hai persino segnato più gol di chi precedi? Egualmente con l’algoritmo di Gravina, potresti perdere lo scudetto. Perché potresti aver giocato una o più partite in casa e il tuo avversario, contemporaneamente, una (o più) in trasferta. Perché potresti – differentemente dal tuo avversario – aver fatto più gol in casa che in trasferta. E allora, niente differenza reti, niente classifica avulsa: dipenderebbe dai coefficienti. Che ancora non sono noti. E che potrebbero continuare a restare misteriosi fino a quando la “necessità” dell’algoritmo si rivelasse indispensabile. I punti fatti in casa valgono meno di quelli fatti in trasferta, e così i gol? Magia: l’algoritmo – anche se in classifica stai dietro – potrebbe farti vincere lo scudetto.

Comunque l’Inter con Marotta ha già spiegato a Gravina che di piano B (play off) e di piano C (algoritmo) non se ne parla. Replica: l’algoritmo è un metodo matematico ed equo per definire una classifica. Ha detto, Gravina, “equo”: Comma 22.

Per chiudere, pianeta basket: pianeta Armani. Via mezza squadra. Entrano Moretti, Hines, Deleny, quasi certamente Derrick Williams, molto probabilmente Datome. Non è finita: Messina avrà anche una guardia (Usa?) con punti nelle mani. Troppo forte la prossima Milano? Chissà. Mutuando Gary Lineker: il basket è lo sport dove cinque, affrontano altri cinque. E alla fine vincono i veneziani. Comma Walter De Raffaele.