Saro' greve / Auguri a Eliud (scoperto in Sardegna)

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Lunedì 29 Ottobre 2018

 

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"Che la vecchia Ichnusa sia forse la terra promessa della futura atletica, sia essa veloce o no?"


di Vanni Lòriga

Nel riordinare (come è doveroso a fine stagione atletica) le mie “sudate carte” statistiche l’occhio mi è caduto sulla data di nascita di Eliud Kipchoge. Il primatista del mondo di maratona vide la luce a Kapsisiywe il 5 novembre 1984 e pertanto fra pochi giorni festeggerà il suo 34simo genetliaco. Giusto, quindi, formulargli gli auguri e aggiungere qualcosa alle vicende note della sua vita da campione. Intanto precisiamo che la località dove è nato si trova nella contea di Kakamega, capoluogo dell’occidente keniano. Si tratta, come dicono i viaggiatori più audaci, del cuore pulsante del Kenya, non lontano dai magici Eldoret e Rift Valley. Giace praticamente sull’equatore.

Tutti sanno che questo discendente della tribù Luhya ha stabilito il mondiale della Maratona coprendola in 2 ore 1 minuto e 39 secondi a Berlino il 16 settembre scorso.

Nessuno ignora che è campione olimpico in carica, che ha vinto titoli mondiali in pista e nella corsa campestre. È notorio, inoltre, che il 6 maggio del 2017 sul circuito di Monza coprì i 42.195 metri in 2 ore e 28 secondi, fallendo di poco l’impresa di sfondare il muro delle due ore. Record non omologabile per la presenza ripetuta di pacemaker, di rifornimenti impropri e di auto compiacenti. Il muro dei 120 minuti resiste ancora.

Non tutti invece sanno che l’amico Eliud è alto 1,67 per 52 chili, come ero anche io ai tempi in cui correvo, sia pure alquanto più lentamente. Ma soprattutto in pochi ricordano che nel 2004 l’allora non ancora ventenne Kipchoge vinse il famoso cross di Ala dei Sardi, gara in cui per due volte si classificò al secondo posto.

Il tutto mi ha fatto tornare in mente il professore in Archeologia Antonello Baltolu, inventore della corsa di Ala. Che farà adesso che ha superato la soglia degli anni ottanta? Naturalmente si trova ai 1000 metri di località San Francesco ed allena una cinquantina di ragazzi e ragazze. Lui, che con i giovani suoi allievi ha vinto innumerevoli finali nazionali dei Giochi della Gioventù, non desiste. Fra le allieve più giovani ha anche Maria Paola Sotgiu che, da under 14, ha coperto i 600 metri in 1’39”23 proprio cinque giorni dopo il record del citato Kipchoge.

Ma pare che questa mia Isola natale non sia avara di promettenti talenti. Ricordiamo Filippo Tortu con radici in Tempio Pausania; non dimentichiamo Lorenzo Patta ad Oristano; esaltiamo Dalia Kaddari da Quartu. Che la vecchia Ichnusa sia forse la terra promessa della futura atletica, sia essa veloce o no? Non mi dispiacerebbe che fosse proprio così …