L'atletica azzurra si avvicina all'esame europeo con più di una certezza. E non poche speranze.
di Luciano Barra
Finalmente per l’Italia atletica l’aria si fa frizzante. I lampi ed i guizzi di questa prima parte della stagione hanno riportato la nostra atletica dalle “brevi” alle prime pagine dei giornali. Era ora ! Andiamo (o torniamo) a Berlino per i Campionati Europei con le valige piene di speranze ma anche di ricordi. Per chi ha memoria dei Campionati Europei i ricordi sono tanti. I miei casualmente risalgono al 1954 quando avevo poco più di 12 anni. Il 1954 segnò per l’Italia, e per l’Europa Occidentale, l’inizio delle trasmissioni sportive in Eurovisione. Il vero inizio fu nel Giugno 1953 con l’incoronazione della Regina Elisabetta II, ancora oggi sul trono, prima trasmissione dell’Eurovisione.
Poi, nel 1954, ecco i Mondiali di Calcio svizzeri, con la storica finale di Berna fra Germania Ovest e Ungheria (e le polemiche che ne seguirono per presunto doping o per i trattori regalati ai giocatori ungheresi) e quindi gli Europei di Atletica, sempre a Berna.
Vidi gli Europei di Berna proprio sulla scia della finale mondiale del calcio. Sapete chi fu il telecronista di ambedue le manifestazioni? Nicolò Carosio! Fu lui il primo telecronista dell’atletica della RAI con Carlo Baccarelli. Avevano come supervisore Vittorio Veltroni (il papà di Walter, artefice poi della copertura televisiva dei Giochi Olimpici di Cortina d’Ampezzo 1956). Questo notizie sono dovute grazie alle ricerche certosine di Vanni Loriga aiutato da un famoso libro di Massimo De Luca e Pino Frisoli.
Quei campionati del 1954 vanno ricordati nella storia dell’atletica italiana per il terzo uno/due di Consolini e Tosi, così come non si può dimenticare la vittoria di Bannister nei 1500 dopo il famoso record sul miglio di qualche mese prima. Ma torniamo ai tempi nostri anche se sarebbe necessario ricordare ai nostri giovani atleti in partenza per Berlino molti degli episodi del passato. L’emulazione è un ingrediente importante nel subconscio di ognuno. Rifaccio una mia vecchia proposta: regalate ad ogni atleta in partenza una copia dell’ultimo Annuario FIDAL (ammesso che ancora esca). Io sono disponibile a far loro dei quiz!
Ho dato una scorsa alle statistiche europee e sono giunto alla conclusione che noi ci presentiamo con una ventina di possibilità fra podi e finalisti. Va ricordato che ad Amsterdam nel 2016 (anno Olimpico Campionati ridotti senza gare di Marcia) totalizzammo 5 medaglie ed un totale di 17 finalisti. Ecco il dettaglio del passato prossimo e volutamente tralascio il passato e trapassato remoto, ma come si possono dimenticare Stoccarda 1986 o Spalato 1990?
Anno e Sede | Medaglie | Finalisti |
2016 Amsterdam | 5 (2 - 1 - 2) | 17 nei primi 8 |
2014 Zurigo | 3 (2 - 1 - 0) | 8 nei primi 8 |
2012 Helsinki | 3 (1 - 1 - 1) | 18 nei primi 8 |
2010 Barcellona | 6 (1 - 4 - 1) | 21 nei primi 8 |
2006 Goteborg | 3 (2 - 0 - 1) | 19 nei primi 8 |
2002 Monaco Bav. | 4 (1 - 0 - 3) | 26 nei primi 8 |
Dati tratti da Annuario FIDAL 2017.
ATLETI DA PODIO
GARA |
ATLETA |
NOTE |
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100 |
Filippo TORTU |
Sulla carta Vicaut e Hughes si fanno preferire ma la freschezza (e l’incoscienza) di Tortu possono far loro un brutto scherzo. Anche in questo ricorda un certo Livio B. |
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4x100 |
Squadra Nazionale |
I Britannici sembrano fuori portata, ma con il record Italiano avvicinando la barriera dei 38” si può arrivare secondi. Fuori gioco per infortuni i francesi, i rivali sono Turchia ed Olanda. |
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10.000 |
Yemaneberban CRIPPA |
Una gara tutta da scoprire. Se a Crippa qualcuno gli spiega come correre coperto per 2/3 di gara e piazzare il suo spunto finale ne vedremo delle belle. E’ l’unico che ha 3.38. nei 1500 |
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400 ost. Donne |
Ayomide FOLORUNSO |
Le sue freschezza e competitività me la fanno preferire per una medaglia alla Pedroso. In base alla situazione stagionale sarebbe anche permesso di sognare due atlete sul podio, ma è meglio rimanere con i piedi per terra. |
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4x400 Donne |
Squadra Nazionale |
A 3'25" si può vincere una medaglia. Il Record Italiano è di 3'25"16 stabilito ai Giochi di Rio. Mediamente le nostre sono migliorate … |
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Alto Donne |
Elena VALLORTIGARA |
Per lei vale il discorso di Tortu. E’ su di una nuvola e può fare qualsiasi cosa |
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Marcia |
Antonella PALMISANO |
Noblesse oblige |
A questi nomi vanno aggiunti per diritto almeno tre atleti che per “pedigree” e risultati non possono essere ignorati.
Alto |
Giammarco TAMBERI |
A 2.30 si può prendere una delle due medaglie a disposizione. Lui è in crescita ed agonisticamente non lo batte nessuno. |
Triplo |
Fabrizio DONATO |
Dispiace dirlo ma il livello di questa gara è molto modesto rispetto al passato. Vicino ai 17 metri si potrebbe andare a medaglia. Un’occasione da non perdere che coronerebbe una bellissima carriera. |
400 Donne |
Libania GRENOT |
Anche questa gara a livello europeo non è un gran ché (la Szewinska, e volutamente non cito la Koch o la Kratochilova, 42 anni fa vincerebbe con 25 metri di distacco). Se recupera dal turno eliminatorio la Grenot è da medaglia. |
ATLETI DA FINALE
(il che non vuol dire che non possano ambire ad una medaglia)
100 |
Marcell JACOBS |
Superato il leggero infortunio pare tornato nella condizione di inizio stagione. Ha l’ottava prestazione stagionale. |
200 |
Eseosa DESALU / Andrew HOWE / Davide MANENTI |
Il primo è stato abbastanza sfortunato nella scelta delle gare mentre Andrew pare in piena ascesa. Loro purtroppo rischiano di dover correre il primo turno. |
400 |
Davide RE |
Ha l’8° tempo degli iscritti, quindi può ambire alla finale. Correndo vicino alla barriera dei 45” può anche sognare di più. |
4x400 Uomini |
Squadra Nazionale |
Dopo anni di mediocrità finalmente abbiamo visto ai diversi livelli un staffetta del miglio come si comanda. Sulla carta Belgio, Spagna e Gran Bretagna paiono imbattibili, ma sognare è possibile. Intanto sarebbe ora di cancellare il record Italia (3'01"37) che ha 32 anni. |
5.000 |
Yemaneberban CRIPPA |
Ha più di 3 giorni di recupero dopo i 10.000 . Qualcuno gli deve spiegare cosa accadde con Venanzio Ortis nel 1978 a Praga. A quel punto merita sentire come se la cava lo speaker con il nome di battesimo di Crippa. |
Maratona |
Stefano LA ROSA |
Deve difendere l’assenza di Meucci e la nostra tradizione in questa gara. |
20 km Marcia |
Massimo STANO |
Deve confermare la bella gara di inizio stagione |
400 ost. |
Mario LAMBRUGHI |
Il suo 48"99 è ancora fra i migliori tempi europei dell’anno. Poi si è infortunato. Sulla carta è a disposizione solo la medaglia di bronzo … |
4x100 Donne |
Squadra Nazionale |
A Zurigo nel 2014 sono state 4. ed ad Amsterdam sono andate in finale. Devono avvicinare la barriera dei 43" e riscrivere il record Italiano. |
Alto Donne |
Alessia TROST |
Sta crescendo e l’esplosione della Vallortigara la può stimolare. Per entrare nelle prime 8 deve fare il record stagionale. |
400 ost. Donne |
Yadisleidy PEDROSO |
La sua regolarità è una garanzia |
20 km Marcia |
Eleonora GIORGI |
Ha avuto una inizio di stagione brillante e può essere una sorpresa. |
Difficile esprimersi su alcune gare, come i 3000 siepi maschili o la Maratona donne, che potrebbero offrire sorprese. Merita rilevare che le nostre 4 staffette per la prima volta nella storia potrebbe centrare le quattro finali come hanno fatto gli/le junior a Tampere.
Lo so, possono apparire pronostici troppo ottimistici. Ma cosa costa sognare e non dimentichiamo che la RAI farà oltre 50 ore di diretta, molte delle quali su RAI 2. La Gazzetta dello Sport dispiegherà di nuovo una squadra completa e paginate estive interessanti. Questa volta batteremo anche il record di giornalisti presenti. Facciamo tornare ad amare l’atletica agli Italiani.
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