Calcio / Cominciano gli Europei, ma l'allenatore resta a casa

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Venedì 10 Giugno 2016

ventura

Ha firmato, ha firmato, … esultavano ieri i maggiori fogli sportivi, e non solo. Si riferivano a Giampiero Ventura che lascia il Torino dell’editore Urbano Cairo per andare ad allenare la nazionale maggiore, pupilla di Carlo Tavecchio. Un paradosso, almeno temporale, visto che così la squadra azzurra - mai tanto dimessa come adesso - si trova ad avere due allenatori. Uno in entrata, Ventura, l'altro in uscita, Conte: per lui addio fissato alla conclusione degli Europei, vada come vada. Ma il calcio ci ha abituato a tutto: non per nulla, proprio l'altroieri in TV, il premier Matteo Renzi, sempre parco di parole, ha detto che tutta l'organizzazione calcistica italiana ha fallito e andrebbe rifondata (smentendo di aver sostenuto il recupero di Montella).

Sulla panchina azzurra, l'irascibile Conte c'è rimasto poco tempo. Una permanenza grigia più che azzurra, protrattasi dal 19 agosto 2014 alla fine del torneo europeo (che inizierà in serata, per la prima volta a 24 squadre, come vuole la TV che così potrà trasmettere ben 51 partite). Torneo nel quale guiderà la squadra da ... dimissionario. Comunque vadano le cose - esordio lunedì sera a Lione contro il Belgio, n. 2 del Ranking FIFA (noi siamo attestati al 12° posto) - Conte saluterà in fretta per correre in Inghilterra ad allenare il Chelsea. Guarda caso, nel più dispendioso campionato/mercato del vecchio continente e, dicono gli esperti, in ottima salute economica.

Come detto, non è stato un periodo esaltante per Conte, ben lontano dai fasti guerrieri della Juventus ante-Allegri. In poco più di venti mesi ha collezionato 19 incontri perdendone la metà. Sempre sconfitto contro le più accreditate: Portogallo (0-1), Belgio (1-3) e Germania (1-4). E' pur vero che le sue Nazionali hanno impattato contro Inghilterra e Spagna, ma non hanno mai soddisfatto o convinto. Tra continui innesti e frenetici cambi di "modulo", le ha provate tutte il povero Conte. alternando le combinazioni numeriche che neppure il sudoku, ma il materiale resta quello che è. Cioè desolatamente mediocre con tendenza all'invecchiamento.

In queste condizioni, il popolo del pallone ha cercato di uscire dalla depressione appassionandosi ai soldi in movimento per questi Europei in terra di Francia, per via del terrorismo islamico più guarniti della Linea Maginot. E in gravi turbolenze sociali, tra scioperi per il lavoro, l'immondizia ed i trasporti. Tornando ai soldi, a riferire le cifre che si sentono in giro, c'è da trasecolare. Si parlerebbe di un movimento e un indotto pari a tre miliardi di euro, un terzo proveniente dall'estero, capace di dare un'iniezione ricostituente alla traballante economia d'oltrealpe.

Ma c'è anche chi è andato oltre, stilando la classifica finale, non basata sui gol ma sul "valore" venale delle squadre e dei giocatori. E qui, secondo l'analisi del CIES (International Centre for Sports Studies) di Neuchatel, un organismo universitario finanziato dalla stessa FIFA, il totale in gioco raddoppierebbe, arrivando addirittura a sei miliardi. In questa sagra da Paperoni, largamente in testa sarebbe (ancora) l'Inghilterra i cui 23 giocatori assommerebbero un prezzo-cartellino superiore a 750 milioni, come si legge nella tabella acclusa. Completano il podio la Francia (poco sotto 700) e la Spagna, campione uscente (posizionata oltre i 600). Buon'ultima, l'Ungheria, dimentica degli antichi fasti, che a malapena tocca i 30 milioni. Quasi la metà dell'Albania, tra le ultime arrivate che si affida a Gianni De Biasi, uno dei tanti italiani che allenano all'estero (non c'è solo Ranieri, ...).

E l'Italia? Non figura tra le prime, ma si fa pur sempre rispettare con un prezzario al dettaglio valutato attorno a 330 milioni. In linea con i suoi valori tecnici che l'accreditano al massimo di poter raggiungere i Quarti. Staremo a vedere. Chiusa la rassegna, vinca il migliore, toccherà poi a Ventura rimettere mano alla squadra azzurra, sia pure sotto la supervisione di Marcello Lippi, rientrato dalla Cina. Squadra che, si presume, sarà da rifondare in toto in vista dei Mondiali di Mosca del 2018. Dove il buon Ventura concluderà il suo contratto, come dire appena compiuti i 70 anni. L'età delle nuove pensioni nell'era renziana, ...


EUROPEI 2016
(Francia - 10 Giugno / 10 Luglio)

Valutazione in milioni di Euro, PIL pro-capite (x1000) e Ranking FIFA

Top Ten ...
751,6 Inghilterra - PIL 37,0 - Ranking FIFA 11. posto
696,9 Francia - PIL 36,9 - FIFA 17.
638,9 Spagna - PIL 31,4 - FIFA 6.
601,4 Germania - PIL 42,3 - FIFA 4.
550,2 Belgio - PIL 39,3 - FIFA 2.
449,9 Portogallo - PIL 24,8 - FIFA 8.
327,6 Italia - PIL 32,0 - FIFA 12.
291,9 Croazia - PIL 19,0 - FIFA 27.
204,8 Svizzera - PIL 52,9 - FIFA 15.
192,6 Galles - PIL 37,0 - FIFA 26.

... e le altre
186,1 Polonia - PIL 23,5 - FIFA 27.
153,6 Turchia - PIL 18,2 - FIFA 18.
135,7 Austria - PIL 42,4 - FIFA 10.
118,9 Ucraina - PIL 7,1 - FIFA 19.
118,8 Russia - PIL 21,1 - FIFA 29.
106,1 Svezia - PIL 42,8 - FIFA 35.
99,8 Irlanda - PIL 48,4 - FIFA 33
81,6 Cechia - PIL 28,0 - FIFA 30.
76,6 Islanda - PIL 41,6 - FIFA 24.
63.1 Nord Irlanda - PIL 37,0 - FIFA 25.
59,6 Slovacchia - PIL 26,3 - FIFA 24.
57,0 Albania - PIL 10,6 - FIFA 42.
51,3 Romania - PIL 19,7 - FIFA 22.
30,1 Ungheria - PIL 23,2 - FIFA 20.