Alla Val di Fiemme i “mondiali” 2013 di fondo

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Sci
Giovedì 29 maggio 2008    

Alla fine ce l’ha fatta la Val di Fiemme, che chiedeva quelli del fondo (già avuti nel 1991 e nel 2003), mentre è stata bocciata la canditura di Cortina per quelli di sci alpino. Parliamo dei Mondiali di sci del 2013 assegnati dalla FIS nella riunione di Città del Capo. Curiosamente le due candidature italiane erano coincidenti, l’una a svantaggio dell’altra, com’era previbile. A nessuno era venuto in mente di coordinarle, anche per evitare facili alleanze politiche. Doppia condidatura all’interno di una stessa federazione. Circostanza tanto più strana quando si pensi alla situazioni finanziarie della FISI a cavallo e dopo Torino 2006, un bilancio in profondo rosso che ha richiesto il soccorso economico del CONI e ha rimescolato il management.

   Ma così va il mondo. Si dirà: i bilanci sono esterni a quello federale e poi si rilancia anche il turismo. E qualche bello spirito aggiunge: si creano molti posti di lavoro … (ricordate Italia ’90?). Tutto bene, ma resta sempre difficile capire la doppia candidatura. Veniamo alla cronaca. I trentini della Val di Fiemme, comitato esecutivo diretto da Pietro De Godenz, la spuntano con 8 voti su 15 alla terza votazione, a scapito della concorrenza di Oberstdorf (Germania), Lahti (Finlandia), Zakopane (Polonia) e Falun (Svezia). Nel parterre, ad esultare sulle note dell’inno di Mameli, l’olimpionico Cristian Zorzi e l’immancabile on. Manuela Di Centa. Senza storia la scelta della città iridata dello sci alpino: nel 2013 toccherà all’austriaca Schladming che sbaraglia la concorrenza alla prima votazione raccogliendo 10 voti du 16. Un contentino per l’Austria che lo scorso anno aveva subito la scelta di Sochi per i Giochi Invernali del 2014 a danno di Salisburgo. Degli altri voti, quattro sono finiti all’americana Vail, uno solo a St.Moritz e a Cortina. Enrico Valle, presidente del comitato esecutivo, ha commentato: “Chi arriva secondo, ha pur sempre perso”. Comunque, si lascia intendere che Cortina ritenterà per il 2015. Candidiamoci, candidiamoci, qualcosa resterà …