CONI / E cominciata la corsa allelezione del presidente

Venerdì 15 Giugno 2012

In Polonia per gli Europei di calcio (che non stanno andando proprio bene per gli azzurri, a rischio eliminazione dopo lo stentato pareggio con la Croazia), Giovanni Petrucci si è lasciato andare a qualche confidenza (non casuale) con i cronisti presenti. Dopo una involontaria gaffe sulla prossima assemblea elettiva della federcalcio, per la quale sarebbe ancora in lizza Abete, benedetto con un infelice “non serve Einstein, ma una persona seria e preparata”, il presidente del CONI (e attuale sindaco di San Felice Circeo) ha rivelato le sue manovre in vista del rinnovo delle cariche nel Comitato Olimpico. “Sto cercando di anticipare il più possibile le elezioni federali, casomai entro la fine del gennaio 2013, così da poter arrivare entro la fine di marzo alla designazione del nuovo presidente del CONI”.

Come è noto, nel 2013, mese più mese meno, al Comitato Olimpico si concluderà l’era Petrucci iniziata all’alba del 1999 e durata più di 14 anni, a fronte dei due mandati previsti (per 8 anni complessivi) dall’allora legislazione vigente. Un vero record. Ma, come se non bastasse, qualche mese addietro Petrucci aveva proposto e fatto approvare dell’assemblea del CONI una ulteriore modifica che gli avrebbe consentito di restare al Foro Italico almeno fino al settembre 2013, data nella quale il CIO designerà la città per i Giochi 2020. In forza della circostanza che vedeva Roma tra le candidate. La scure di Mario Monti e lo schiaffo di San Valentino (quando il nuovo premier fece attendere per oltre due ore lo stizzito comitato promotore prima di annunciare il no del Governo) ha reso vano quest’ultimo escamotage, teso ad allungare la permanenza di Petrucci al CONI.

E allora, perché ora questo diverso orientamento? Fino a qualche giorno addietro, i rumors provenienti dal palazzo rosso davano per scontata la promozione del 65.enne segretario Pagnozzi alla presidenza: è questa una tendenza ancora oggi credibile, oppure si temono pericolose interferenze? Se le anticipazioni fossero vere, perché avere ora tanta fretta? Comunque vadano le cose ai Giochi di Londra, non si vede cosa potrebbe cambiare anticipando di un paio di mesi le elezioni, tradizionalmente fissate a giugno. I bene informati parlano di manovre che coinvolgerebbero la Lega calcio e gli enormi interessi che le girano attorno, senza dimenticare i numerosi processi ancora aperti o in via di apertura che hanno ispirato a Petrucci un’altra frase infelice: “non critico il calcio, ma solo la sua parte marcia …”. Per la prima volta si ammette che il calcio, almeno in una sua parte, è marcio.

Qualcuno, tra i pià attenti, ricorda anche le mai celate ambizioni di Petrucci di tornare alla federbasket (altra federazione che non manca di seri problemi di gestione). Ci sono poi scenari politici in frenetico movimento che (si dice) preluderebbero a una consistente riduzione del contributo statale, spending review a parte (tra i tagli per recuperare 5 miliardi rientrerebbe anche la CONI Servizi?). Staremo a vedere gli sviluppi: da quello che trapela, i prossimi mesi non si annunciano proprio sereni per i vertici dello sport italiano. Vertici che, almeno questo è chiaro, non vanno proprio verso ... un ringiovanimento.  

< Prev		Next >