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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





www.sportolimpico.it

Fatti&Misfatti / Tormenti senza estasi

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Venerdì 4 Ottobre 2019

 

basket-poff 2


“Presto per i processi, non per allarmarsi. Vero che chi ride bene ride per ultimo, ma al momento siamo davvero perplessi. Sugli uomini scelti, per come giocano, non soltanto in attacco.”

Oscar Eleni

Dai labirinti verdi di Poconos, in Pennsylvania, pensando alla festa delle streghe dove crede, teme, di essere invitato speciale. Il genio pontificatori, che utilizza la voce come arma per intontire la gente, ci lascia fuori dal reticolato dove l’illusione di aver ritrovato un’atletica italiana di alto livello sta svanendo nel caldo del Qatar che ridurrà la squadra olimpica rispetto ai 65 portati nel laboratorio più caldo. Purtroppo ai Mondiali, soprattutto quelli soffocanti di Doha, dove tutto fa spettacolo e la mistica della vera atletica presa a calci, hanno chiuso l’aeroporto quando sono stati informati che stava arrivando un tale, verde, giallo, scuro, boh, con il cartello per le campagne elettorali: prima gli italiani. Non al Mondiale hanno detto Coe e gli emiri.

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I sentieri di Cimbricus / Il fiero dibattito sul sesso degli angeli

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Venerdì 4 Ottobre 2019


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Ambiente, pubblico, programma gara, forzature del regolamento. Ma anche altri problemi: si è andati più in là nell’interpretazione irrompendo in quello che un tempo avremmo definito bizantinismo o discussione sul sesso degli angeli.


Giorgio Cimbrico

Il tempo meno vecchio tra i primi dieci aveva 23 anni, 48"25 di Marie José Perec, in occasione della doppietta 200-400 della francese ad Atlanta. E ora arriva Salwa Eid Naser che di anni ne ha 21 e una volta correva vestita da capo a piedi e ora no, come tutte le altre, e con i tatuaggi e con i piercing e ha gli occhi sgranati perché nella vittoria credeva ma 48"14 non era previsto, terza dopo l’accoppiata K&K, Koch 47"60 e Kratochvilova 47"99.  Altri tempi. Quando dopo 370 metri Salwa ha smarrito la bellezza assoluta della sua corsa rotonda sostenuta da piedini al fulicotone, Shaunae Miller ha provato ad avvicinare la bahrainiana con mamma nigeriana. Era troppo tardi ma è servito a  trasformare la mannequin bahamense nella sesta della storia, 48"37.

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Duribanchi / Al gran ballo delle ipocrisie

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Venerdì 4 Ottobre 2019

 

einstein-bici

“Potreste dire: ma che c'azzecca con lo sport olimpico sta roba che hai scritto? Glisso sull'olimpico. Ma quanto allo sport, quella che ho descritto è la più antica e feroce disciplina del mondo: lo spargimento dell'ipocrisia”.

Andrea Bosco

Il marinaio è sbarcato e si è avviato verso la montagna più alta dell'isola. Prima di incamminarsi mi ha dato le chiavi di un forziere inabissato a dieci metri di profondità dentro ad una grotta. E mi ha detto: “Resterò sulla montagna fino a quando la grande pioggia non pulirà la sporcizia. È già successo. Dentro al forziere c'è la conoscenza. Serve non disperderla. Anche questo è già accaduto”. Ho timore a recuperarlo, quel forziere. Qualunque cosa contenga ignoro se il marinaio abbia stivato al suo interno anche l'antidoto all'ipocrisia: virus letale. Gide sosteneva che “l'arte ha avuto il massimo splendore nelle epoche più ipocrite”. Oggi sarebbe sorpreso: dalla non-arte e dal dilagare dell'ipocrisia.

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Piste&Pedane / La sfida sul giro premia l'irruenza

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Giovedì 3 Ottobre 2019 (Notte)

 

naser 


In una giornata monopolizzate dalle strane sentenze del VAR e dalle prove multiple, forse la gara più eccitante dei Mondiali: il grande duello tra la giovanissima Naser e la più esperta Miller-Uibo.

Carlo Santi

DOHA (VII G.) – Il botto di Salwa Eid Naser con un giro da sballo. La giovanissima campionessa del Bahrain, ventuno anni appena, ha compiuto un capolavoro: il suo 48”14 è il terzo tempo di sempre al mondo. Naser si è trascinata dietro Shaunae Miller-Uibo scesa a 48”37, primato personale anche per lei e quinto risultato all time, con la giamaicana Shericka Jackson a 49”47. Una corsa pazzesca, con la vincitrice che è passata da un primato di 49”08 dello scorso anno a questo risultato monstre. Ha corso controllando le avversarie dal centro della pista (era in quinta corsia) e quando è uscita sul rettilineo ha sprigionato un’energia incredibile, seguita solo dalla Miller-Uibo, l’unica delle finaliste con un primato sub-49” e nota che il finale ai Giochi di Rio da lei vinti in tuffo su Allison Felix. (foto Iaaf.org).

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Piste&Pedane / Doha: un azzurro alquanto pallido

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Giovedì 3 Ottobre 2019
 
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A tre giorni dalla conclusione dei Mondiali nel deserto, il bilancio italiano appare deludente: per ora un bronzo in una gara non olimpica e solo due finalisti. C'è ancora da sperare, ma le possibilità sono alquanto ridotte. E a Tokyo?  
 
Carlo Santi

DOHA (VII G.) – Superata la boa di metà Mondiali, l’Italia fa già qualche conto. Il bilancio è in rosso, con troppi atleti che hanno “bucato” l’avvenimento realizzando prestazioni assai modeste, non in linea con quanto ottenuto, almeno una volta, nella stagione. Consoliamoci adesso non solo con Eleonora Giorgi, Tortu e Stecchi: c’è anche Davide Re che ha mostrato di essere un campione finendo al nono posto, escluso dalla finale dei 400 metri per soli 8 centesimi con un risultato di 44”85, seconda performance di sempre per lui e per un azzurro dopo il suo primato nazionale di 44”77. (foto G.Colombo/Fidal).

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