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Piste&Pedane / Europei '24? Tranquilli, ci pensa il ministro
Domenica 6 Ottobre 2019
Prende corpo la candidatura della Città Eterna ai campionati continentali del '24: questa volta con il sostegno convinto (almeno pare) del neo-ministro dello sport Spadafora. Già di suo alle prese con non poche criticità.
Carlo Santi
DOHA – I dirigenti dell’atletica italiana sognano di portare a Roma i campionati Europei del 2024. Il presidente della FIDAL, Alfio Giomi, ha trovato nel neo ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, una sponda. «Lo ringrazio della sua presenza qui a Doha, la prima fuori dall’Italia nel suo incarico. – ha detto Giomi – Ho trovato in lui un ministro sensibile. Abbiamo parlato di molte cose e anche della possibile assegnazione a Roma degli Europei 2024». Il capo dell’atletica italiana ha rivelato che vedrà di nuovo Spadafora martedì mattina a Roma per parlare dell’evento che cadrebbe esattamente cinquanta anni dopo l’europeo di Roma ’74. Il legame tra il presidente della FIDAL e il ministro sembra consolidarsi in attesa di concretizzare per Giomi il ruolo di consulente governativo per lo sport. (foto tratta dal profilo FB del ministro).
Piste&Pedane / Giomi: atletica azzurra? l'ho vista in crescita
Domenica 6 Ottobre 2019Carlo Santi
DOHA – Alla vigilia dell’ultima giornata del Mondiale arriva un primo bilancio in casa degli azzurri. E arrivano anche alcune considerazioni, più politiche che tecniche, del presidente della Federazione, Alfio Giomi, oltre alla notizia che Filippo Turtu ha rischiato di non correre la staffetta. Il dirigente ha analizzato il comportamento della squadra, che è senza dubbio positivo per molti aspetti, superiore a quello delle ultime due edizioni.
I sentieri di Cimbricus / Lanci come tamburi nella notte
Domenica 6 Ottobre 2019
"I lanci sono così belli – e così dannati dalla tv – che propongo una secessione tipo Stati del Sud e la formazione di una ITL, International Throws League, che preveda meeting di soli lanci."
Giorgio Cimbrico
Seguendo il consiglio del vecchio campagnolo Thomas Hardy, mi allontano dalla pazza folla che per ore incatena alle staffette azzurre (da ricordare solo il 44”4 di Davide Re, sempre più capitano coraggioso) tra gridolini di gioia e piccoli trionfi di sensazioni a buon mercato, il tutto ospitato nel recinto di Ciao Mama. La famigerata telecamera esclusiva Rai fa il resto. Solo intuita, la terribile bellezza (grazie a Yeats per l’accostamento di due parole tanto diverse) del peso: tre in un centimetro con botte che non si vedevano da trent’anni abbondanti, in un turbinio di storie.
Piste&Pedane / E' sempre africana la Maratona mondiale
Domenica 6 Ottobre 2019 (Notte)
In una notte non troppo calda si impone il trentenne etiopico Desisa. Dopo le affermazioni negli USA (New York e tre volte Boston) coglie a Doha il titolo mondiale che aveva sfiorato sei anni fa.
Carlo Santi
DOHA (IX G.) - Etiopia, Etiopia e Kenya. La maratona mondiale è sempre dell’Africa: Lelisa Desisa, che ricordiamo argento nella maratona iridata di Mosca 2013 e ultimo vincitore della maratona di New York, ma anche tre volte a Boston, è il nuovo campione iridato con 2h10’40”. A un chilometro dalla fine ha lasciato la compagnia del connazionale Mosinet Geremew, che ha staccato di 4”, e del keniano Amos Kirputo (2h10’51”). Di nuovo giù dal podio, e per lui un’altra “medaglia di legno” proprio come nell’edizione di casa a Londra due anni fa, l’inglese Callum Hawkins (2h10’57”) che al quarantesimo chilometro, dopo una portentosa rimonta, è andato a condurre ma subito il terzetto africano gli ha fatto capire che la sua mossa era azzardata.
Piste&Pedane / Personaggi: Brittney ovvero ogni tanto va bene perdere
Sabato 5 Ottobre 2019
“Di solito vinco io. Sono la regina del campo, non possono battermi. Mi sento triste quando perdo. Se finisco seconda o terza in una gara, prima di andare a dormire guardo il video per vedere cosa è andato storto”.
Daniele Perboni
Tania Vicenzino e Laura Strati, miseramente naufragate nel lungo, si possono consolare pensando che non sono le sole a “piangere” per la mancata finale. Nell’arco di tre ore scarse, ben tre campioni olimpici, infatti, hanno abbandonato la compagnia: Brianna McNeal nei 100 ostacoli (Rio 2016), squalificata per falsa partenza, Thomas Rohler nel giavellotto (Rio 2016) e Brittney Reese (Londra 2012). Lo sport è una “livella”. Ma probabilmente chi maggiormente mancherà è la ragazza di Inglewood (California), 33 anni, quattro volte iridata outdoor e tre “sottotetto”: Brittney Reese, quattro volte iridata nel salto in lungo.
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