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Opinioni / “Signora Sindaca, sono molto, molto deluso!”
Venerdì 22 Novembre 2019
Lettera indirizzato da Livio Berruti alla sindaca Chiara Appendino dopo che la stessa aveva affermato di ritenere di maggiore importanza il torneo ATP di tennis, ottenuto dalla Città di Torino per il periodo 2021/26, rispetto alle Olimpiadi Invernali passate (2006) o a una collaborazione con Milano-Cortina per quelle future (2026).
Livio Berruti
Cara sindaca Appendino, sono molto, molto deluso!
In tutto il mondo le Olimpiadi, sia estive che invernali, rappresentano l’espressione più alta e completa della cultura sportiva di una nazione, dove lo sport diventa un messaggio di dialogo e di amicizia fra i popoli di tutto il mondo con tutto il corollario di assoluta assenza di discriminazioni di tipo etnico, ideologico, confessionale o economico. Chi partecipa alle Olimpiadi – ed il sottoscritto ha avuto la fortuna di partecipare a 3 edizioni: Roma, Tokyo e Città del Messico –, si sente cittadino del mondo e trasmette a tutti quegli ideali di pace, di uguaglianza e di giustizia che sono il filo conduttore delle opere dei filosofi dell’antichità greca come Socrate, Platone e Aristotile, padri nobili della civiltà occidentale e grandi ammiratori dei campioni sportivi.
Italian Graffiti / L'architrave sbilenco della cosiddetta riforma
Giovedì 21 Novembre 2019
Una lettera al Corriere riapre la questione della mai avvenuta riforma (?) dello sport ad un anno dalla sua emanazione legislativa. Leggi e ti pare che ci sia qualcosa di nuovo: ma è proprio così?
Gianfranco Colasante
"Il sistema sportivo penalizzato dalla riforma", questo è il titolo con il quale il Corriere della Sera pubblica stamani un sintetico cahier-de-doléances a firma Marcello Marchioni sul tema della riforma dello sport (!) in vigore da quasi un anno. Considerato il corposo curriculum sportivo-accademico di Marchioni, da mezzo secolo al centro del sistema CONI, il suo è un intervento che non si può che approvare e, perchè no, condividere nei toni e nella sostanza. Almeno in parte. Ma va anche detto che la sua lettera rimane la sola seconda voce critica levatasi in un intero anno sull'argomento, dopo l'intervento all'AGI di Francesco Ricci Bitti, integralmente riportato sul nostro giornale. Un po' poco da parte dell'apparato che questa riforma ha subito e sta subendo. E soprattutto subirà. Comunque un segno di discontinuità che va apprezzato.
I sentieri di Cimbricus / A zonzo tra gli impianti di Londra
Mercoledì 20 Novembre 2019
Una istruttiva passeggiata attraverso una inedita mappa dei luoghi di sport della Capitale inglese. Confronti con le nostre grandi città? Lasciate perdere, affidatevi alla cronaca e fatevene una ragione.
Giorgio Cimbrico
Quando sento parlare del nuovo stadio di Milano, quando vedo fioccare avvisi di garanzia per quello (giallorosso) di Roma, quando ricordo la difficoltà di trovare un posto dove liberarsi dei liquidi organici a Marassi, quando riprovo la paura di beccarmi il tetano nella tribuna stampa del mastodontico stadio di Bari costato al tempo di Italia ‘90 una cifra pari almeno una serie di cassoni del Mose, quando penso allo celebrato Stadium bianconero sorto sulle moderne macerie del Delle Alpi, quando valuto l’abbandono a cui è stato lasciato il Flaminio nel pieno cuore di Roma, sette minuti a piedi da piazza del Popolo, allora so che è giunto il momento di inoltrarmi in un lavoretto sul quale da tempo meditavo: un censimento dei luoghi di sport di Londra, con capienze calcolate, quando è possibile, all’unità senza indulgere in approssimazioni.
Tokyo 2020 / Il punto sulle qualificazioni olimpiche
Mercoledì 20 Novembre 2019
Sono al momento 161 i "pass" in qualche modo già staccati dalle federazioni e che riguardano 22 discipline. In attesa di definire il destino delle squadre residue, con la pallanuoto donne all'80% e il basket uomini al 20%.
Gianfranco Colasante
Tra 246 giorni - il 24 luglio 2020 - prenderanno il via i XXXII Giochi Olimpici. Con la recente trasferta a Tokyo dei responsabili tecnici delle federazioni, può ritenersi avviato il percorso di avvicinamento che si concluderà in piena estate con la definizione della squadra azzurra. Le previsioni parlano di una consistenza attorno ai 320/330 elementi, più o meno nella media delle più recenti edizioni (a Rio sono stati 309). Ad oggi i "pass" conquistati dalle federazioni ne coprono più o meno la metà: esattamente 161 "carte", cinque delle quali a titolo nominativo (tre nel nuoto open, uno ciascuno del pentathlon e nell'arrampicata, una delle discutibili novità del programma), gli altri da definire in base a scelte tecniche.
I sentieri di Cimbricus / L'uomo che cambio' le regole del gioco
Martedì 19 Novembre 2019
A ricordo di Harrison Dillard, per la sua magrezza detto "Bones", quattro medaglie olimpiche. E che perse i 100 dei Trials per vincere i 110 dei Giochi di Helsinki. Un degli ultimi della saga più amata.
Giorgio Cimbrico
Per noi vecchi dell’atletica, una confraternita sempre più ristretta e non interessata alle faccende elettorali che stanno impazzando, la morte di Harrison Dillard (sulla stampa italiana, pochissimi o muti echi) ha avuto un commovente significato: se n’è andato, vecchio, vecchissimo, ormai non lontano dal secolo (96 anni compiuti, il più vecchio olimpionico americano), l’uomo che aveva sovvertito la legge crudele, a volte stupida, spesso assurda, dei Trials: aveva saputo aggirarla senza astuzie tartufesche perché se era il primo ostacolista del mondo, era anche uno dei migliori velocisti.
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