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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Saro' greve / Taccola e Astori: le due punte spezzate

Lunedì 5 Marzo 2018

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La scomparsa di Davide Astori fa tornare alla mente un'altra tragedia del calcio: la morte di Giuliano Taccola avvenuta cinquant'anni fa nello spogliatoio dell'Amsicora.

di Vanni Lòriga

Mi ero ripromesso di intervenire, negli inevitabili commenti finali, sull’appena concluso Campionato Mondiale indoor di atletica, Ci tornerò con la dovuta calma non appena avrò metabolizzato e smaltito l’angoscia per la morte di Davide Astori, capitano della Fiorentina e Nazionale, stroncato all’età di 31 anni probabilmente per arresto cardiologico. Sono rimasto particolarmente colpito perché tutto ciò succede esattamente cinquanta anni dopo l’analoga tragedia di Giuliano Taccola. L’attaccante della Roma si spense negli spogliatoi dell’Amsicora a Cagliari il 16 marzo del 1968. Aveva 25 anni.

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I sentieri di Cimbricus / In morte dell'uomo che cambio' la storia

Domenica 4 Marzo 2018

bannister 2

di Giorgio Cimbrico

Se n’è andato Roger Bannister. Sopra la mia poltrona preferita ho appeso la foto dell’Impresa, con autografo originale, il più bel regalo che mio figlio mi abbia fatto, conquistato a un’asta di memorabilia a Cardiff. Lo guardo ogni sera e stasera lo sguardo sarà più lungo e più commosso. Ma poi mi darò una scossa: sir Roger non morirà mai. Se Elisabetta II ha festeggiato quasi sei anni fa il Giubileo di Diamanti del suo interminabile regno, prima di andarsene a 89 anni Bannister ha superato i due terzi di secolo passati dal 3’59”4 di Iffley Road, 6 maggio 1954, quando diventò il primo a percorrere un miglio sotto di quattro minuti, come ricorda, con l’asciuttezza degna delle grandi imprese, la targa posta nelo stadiolo nel sobborgo di Oxford. Il tempo non figura, è secondario. Conta l’impresa, il confine superato.

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I sentieri di Cimbricus / La musica elastica dei saltatori cubani

Domenica 4 Marzo 2018

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Le continue sorprese della Linda Cuba. Catena ininterrotta che ad ogni occasione propone un nuovo anello: l'ultimo si chiama Juan Miguel. Su colonna sonora di Company Segundo.

di Giorgio Cimbrico

Quando le parole diventano un inutile orpello, meglio lasciar spazio alle cifre che trovate qua sotto. Chi ha detto che sono fredde? Queste vengono da Cuba, dalla linda Cuba, nella sua storia più assediata di Gerusalemme al tempo dei Crociati. Allenatori polacchi e russi (pardon, sovietici) per far sgorgare la musica elastica suonata dai muscoli degli eredi delle migliori tribù portate in catene dall’Africa Occidentale, le stesse che popolarono Giamaica e tutte le altre isole sopravvento e sottovento, quelle che Hemingway chiamava isole nella corrente. “Papa” amava la pesca, la boxe, la corrida e qualche volta, nei suoi soggiorni alla Finca Viga, si spinse a  dare un’occhiata al baseball: di atletica, a quel tempo, se ne faceva poca.

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I sentieri di Cimbricus / Origini africane per le piu' veloci del pianeta

Sabato 3 Marzo 2018

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Una prima volta anche per lo sprint. Percorsi diversi per le tre ragazze che hanno dominato ai Mondiali la distanza più breve, ma tutte con la comune origine nel cuore dell'Africa.

di Giorgio Cimbrico

Primo podio occupato, tutto intero, da donne africane nello sprint più breve che ci sia, i 60 dei Mondiali indoor di Birmingham. Quasi cinquant’anni fa, a Messico, la prima occupazione venne affidata ai 10.000 di Naftali Temu, Mamo Wolde e Mohamed Gammoudi, che rappresentavano tutte le etnie e le diversità del continente; oggi tocca a due ivoriane e a una svizzera di padre congolese: Murielle Ahouré, Marie Josè Ta Lou, Mujinga Kambundji. (Nella foto Iaaf l'arrivo dei 60).

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I sentieri di Cimbricus / Abbattere la dittatura degli algoritmi

Sabato 3 Marzo 2018

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Proprio un esercizio da vecchi guardare all'indietro? Oppure, come diceva il genovese Gassman, il futuro è solo quello che abbiamo alle spalle? Altro che le revisioni degli algoritmi.

di Giorgio Cimbrico

L’algoritmo dice che nel 2050 il record del mondo dei 100 sarà … L’algoritmo dice un sacco di cazzate. Se vi dicessero che nel 2050 i Berliner saranno diretti da un gatto, ci credereste? Se vi dicessero che nel 2050 il primo ministro sarà Berlusconi, ci credereste? Io sì, perché a Genova pensano che chi ha le orecchie grandi campa a lungo. Avete mai guardato quelle di Silvio? Sono enormi. Con i pezzi di ricambio giusti, andrà avanti per sempre. Una volta i più longevi erano quelli dell’Azerbajan, ora non è necessario spingersi così lontano.

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