- reset +

Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





I sentieri di Cimbricus / Storie italiane, dall'Appendino alle Ande, ...

Giovedì 4 Ottobre 2018

 

zaia

 

La candidatura no-stop dell'Italia riunifica il Lombardo-Veneto: neppure il governatore Radetzky l'avrebbe previsto.

 

di Giorgio Cimbrico

Dagli Appennini alle Ande, attraverso le Alpi: mission e vision (per non parlare della legacy …) che si sprecano per il CONI e soprattutto per l’uomo che ne regge le redini e che dall’Argentina tornerà da membro del CIO: per chi si occupa di sport, equivale a uno di quegli ordini cavallereschi che la Regina graziosamente elargisce all’inizio di ogni anno. L’ouverture è andata e ora Don Giovanni può entrar nel vivo. L’Olimpiade in terra italiana è la bella che deve finire nel “non picciol libro” delle sue conquiste e il novello cavaliere sa che ha una sola stoccata a disposizione. Per l’estate, zero speranze: 2024 Parigi, 2028 Los Angeles, 2032 Coree riunificate, 2036 … Figurarsi se Berlino non si mette in testa di celebrare il centenario dei suoi Reich Spiele. E il 2040 è obiettivamente lontanuccio.

Read more...

 

I sentieri di Cimbricus / L'irreversibile mutazione dello sport

Giovedì 4 Ottobre 2018

 

kaepernick

 

"Il Kronos-Capitalismo promette soldi e li elargisce, costringe a mutazioni muscolari, impone una nuova biomeccanica".

 

di Giorgio Cimbrico

In una delle pinturas negras che Francisco Goya creò nel retiro, popolato di incubi, della Quinta del Sordo, Kronos divora i sui figli. Kronos ha l’aspetto di un vecchio pazzo, i capelli scarmigliati, gli occhi bloccati in una fissità attonita e crudele. È l’immagine che mi insegue e mi perseguita da tempo, attuale ogni giorno di più, da usare ogni volta che proviamo a parlare di sport e siamo costretti a un linguaggio da borsa, da banca d’affari, da manovre tra colossi guidati da uomini senza volto. Kronos almeno un volto ce l’ha, orribile e bestiale, ma ce l’ha.

Read more...

 
 

Piste&Pedane / L'era La Torre: ventiquattro mesi di fuoco

Mercoledì 3 Ottobre 2018

 

atletica-generica

 

Toccherà a lui raccogliere la sfida per far uscire la nostra atletica dal guado in cui si è cacciata. Compito non facile.

 

di Daniele Perboni

 

Cinquanta giorni dopo la fine dei Campionati continentali di Berlino l’atletica italiana ha trovato, finalmente, la sua nuova guida. Il “fortunato” prescelto è una vecchia conoscenza delle “Piste e Pedane”, nel senso di atletica, quella vera, quella dove si corre, si salta, si lancia e si marcia. Non ce ne vorrà, ne siamo certi, il direttore di questa “Piste&Pedane”. Insomma, per dirla con Socrate, tanto tuonò che alla fine piovve. Dopo numerosi assalti, sempre respinti con grande nonchalance, Antonio La Torre alla fine si è lasciato convincere. Sarà lui, tecnico di Ivano Brugnetti (campione olimpico della 20 km di marcia a Atene 2004 e mondiale della 50 a Siviglia 1999), il nuovo Direttore Tecnico per i prossimi due anni: 24 mesi di fuoco. Anzi solo 20 mesi, e qui usiamo le parole del nuovo “commissario”.

Read more...

 
 

Piste&Pedane / Giani e Sar, due grandi che ci hanno lasciato

Lunedì 1° Ottobre 2018

 

giani

 

Un breve ricordo di due personaggi che hanno contribuito alla grande atletica degli anni Sessanta, insieme a Tokyo 1964.

 

di GFC

 

Se ne sono andati a distanza di poche ore e di pochi chilometri l'uno dall'altro. L'uno a Varese, il biondo ed elegante velocista Ippolito Giani che tutti chiamavano "Ito" (nella foto), e l'altro a Monza, il decathleta Franco Sar. Due grandi atleti, ma soprattutto due persone di qualità, protagoniste della ricca atletica degli anni Sessanta, insuperata vetrina di un'epoca nella quale lo sport era innervato solo dal valore dei singoli e dal calore dell'ambiente. In queste occasioni, si tende ad elencare i risultati agonistici di chi ci lascia, anche se per loro sono tanti ed importanti, e vanno dai campionati nazionali fino ai Giochi Olimpici: non per nulla entrambi fecero parte della squadra d'atletica per Tokyo 1964. Quando Giani gareggiò nei 100 e Sar - che aveva otto anni di più - disputò il suo secondo decathlon olimpico, dopo i fasti di Roma '60 (nessun altro italiano ha saputo eguagliarlo).


Read more...

 
 

Fatti&Misfatti / Mondo di sotto, tra faraoni e cellulari

Lunedì 1° Ottobre 2018

 

poland 2

 

"Non se ne può più di spogliatoi invasi dai telefonini e giocatori collegati a tutto meno a quello cui dovrebbero pensare".


di Oscar Eleni

Dal meraviglioso museo egizio di Torino per sapere dal faraone più famoso quali sono gli dei che non vogliono le nazionali a Torino. Ci eravamo andati col basket e la Croazia ci ha buttato fuori dal sogno olimpico. Ci siamo tornati con la pallavolo che stava infiammando l’Italia e non abbiamo trovato la strada per arrivare alle finali perché i serbi hanno fatto un partitone, mai più ripetuto e infatti se ne sono andati a casa senza medaglie, mentre la Polonia, come si è visto, era lo squadrone da battere e se ne sono accorti i brasiliani in finale, oltre a tutti i maligni che pensavano al sorteggio favorevole quando abbiamo trovato polacchi e serbi e non americani e brasiliani che intanto spupazzavano i russi che ci avevano fatto a pezzi.

Read more...

 
 
<< Start < Prev 391 392 393 394 395 396 397 398 399 400 Next > End >>

Page 400 of 680

Cerca