- reset +

Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Terza pagina / A ricordo di una persona dolce

Venerdì 19 Aprile 2019

 

cacchi 2

 

Viveva da tempo appartato, Bruno Cacchi, ma nessuno dell’atletica pre-social lo aveva dimenticato. Né i suoi contributi al mezzofondo, lui direttore d’orchestra di una grande solista che apriva un percorso, fino alla costruzione delle vittorie olimpiche nel pentathlon moderno. Un innovatore, certo, ma soprattutto una grande e bella persona.

Giorgio Lo Giudice

Avevo conosciuto Bruno Cacchi all’Arena di Milano in forma ufficiale, nel 1967, anche se ci eravamo incrociati in precedenza sui campi in qualche campestre. Me lo aveva presentato Alfredo Berra con il quale eravamo andati insieme al campo. Una volta si usava che i giornalisti si recassero sui luoghi del delitto a conoscere i protagonisti e non a fare telefonate astruse, da luoghi astrusi con domande filosofiche e strane per dimostrare di essere bravi. Avere la conoscenza delle persone e dell’ambiente, quella era la dimostrazione di essere bravi. Avevamo parlato di tutto, preparazione e che altro, lui da avversario sincero, era alla Pro Patria e mi chiedevo, e gli chiedevo, come avesse potuto abbandonare Catania per salire lassù.

Read more...

 

I sentieri di Cimbricus / Immortalita', seconda puntata

Giovedì 18 Aprile 2019

 

woods 2

 

Tiger Woods è il golf come Usain Bolt è stato l’atletica, come Roger Federer continua a essere il tennis, come, dopo un altro tipo di esilio e dopo un ritorno che ha del miracoloso, Alì fu il pugilato.

 

Giorgio Cimbrico

I giovani avanzano ma è sempre più difficile liberarsi da chi ha scandito le stagioni della nostra vita. In questo senso gli ultimi giorni sono stati prodighi: Philippe Gilbert il vallone ha vinto la Roubaix a quasi 37 anni e Tiger Woods ha indossato la sua quinta giacca verde (ad Augusta, Georgia usa così) e ha conquistato il suo 15° major a 43 compiuti. Gilbert non è mai uscito di scena e ha continuato a recitare la parte che preferisce, quella del franco cacciatore di classiche: a parte la Sanremo, le ha vinte tutte, alcune, come la Amstel e la Freccia, a raffica. È conosciuto come un finisseur, anzi, il Finisseur. In un finale convulso, il colpo al cuore è quasi sempre il suo.

Read more...

 
 

Osservatorio / Le amare sorprese dell'uovo pasquale

Mercoledì 17 Aprile 2019

anziani-1 2 

 

Fatte le nomine per la governance di Sport&Salute – la società che dirigerà in futuro lo sport italiano –, si aspetta che vengano diffuse le linee di programma. Augurandosi che non si limitino a quanto annunciato ieri dal Sottosegretario Giorgetti.

Luciano Barra


Non c’è bisogno di essere cattolici osservanti per scandalizzarsi quando si sentono delle bestemmie. Ma quando queste vengono pronunciate – per di più dai nostri politici – nella Settimana Santa che precede la Pasqua, c’è il rischio di convertirsi talebani. Questo è quanto mi è accaduto e che ha ispirato l’attuale intervento, anche se a gamba tesa. Questa è la sensazione che ho provato stamani leggendo sul tablet la Gazzetta dello Sport – come tanti non compro più l’edizione cartacea da tempo, per evitare di incorrere in tutte le baggianate sul calcio – l’articolo dell’attento Valerio Piccioni sul primo incontro fra il Sottosegretario Giancarlo Giorgetti e la Giunta del CONI.

Read more...

 
 

Piste&Pedane / A colloquio con l'uomo che crede (solo) nel lavoro

Mercoledì 17 Aprile 2019

 

la torre-19 2

 

Il futuro del nostro movimento atletico è affidato ad Antonio La Torre, l'allenatore filosofo che scommette nel lavoro di squadra e che teorizza la necessità di tornare a parlare come "noi" e non più come "io". 

 

Daniele Perboni

 

Se Pietro da Morrone, al secolo Celestino V, colui che fece per viltade il gran rifiuto, fu messo da Dante fra gli ignavi. Oggidì in quale antro dovremmo collocare Antonio La Torre che ha rifiutato il posto da Direttore Tecnico quattro volte? A sua discolpa potremmo dire che, grazie a quelle rinunce, quattro tecnici hanno trovato lavoro. Ora, non abbiamo la spudoratezza di assimilarci al sommo poeta e neppure di accomunare il D.T. a quel Papa abruzzese del 1294, ma alcune domande impertinenti le abbiamo volute ugualmente porre.

Professor Antonio La Torre, quando e perché ha deciso di mettersi dall’altra parte della barricata, cioè allenare piuttosto che essere allenato?

Read more...

 
 

I sentieri di Cimbricus / Storie del deserto che strego' Gordon Pasha

Martedì 16 Aprile 2019

 

khartoum_film

 

I giornali e i telegiornali tornano a parlare degli orrori che il Sudan ha provato e continua a provare: il genocidio, la fame, la sete, la sopraffazione, la malattia, i malcelati interessi delle potenze. 

 

Giorgio Cimbrico

Abbacinante, un aggettivo che crea in fretta un effetto, perfetto per sconfinare nell’effettaccio, specie se accompagnato da un rullar di tamburi, dal tintinnare dei finimenti dei cammelli. È l’unico per capire il Sudan, un’infinita distesa bianca, spaccata dalla striscia azzurra del Nilo; orizzonti tremolanti nella calura, truccati dal miraggio. Paese di sole spietato, di fango, d’acqua. A sud, verso Equatoria, verdissimo. Il Sudan è Africa araba, è Africa Nera. T. H. Lawrence si innamorò del deserto dell’Arabia che i romani chiamavano petrea: sabbia che tende all’arancione, cattedrali di arenaria, pinnacoli scuri, gole, cespugli e fichi stenti che tentano di conquistarsi un piccolo spazio vitale, piccole fonti, pozzi da cui pescare acqua sabbiosa e salmastra.

Read more...

 
 
<< Start < Prev 361 362 363 364 365 366 367 368 369 370 Next > End >>

Page 361 of 680

Cerca