Bordo campo / Un aperitivo per il basket romano?
Lunedì 1° Giugno 2020
Voci dal parquet: se la Virtus Roma, oggi in liquidazione, trovasse una nuova proprietà nella Campari, si potrebbe aprirebbe una riedizione delle grandi sfide tra le due capitali d’Italia.
Carlo Santi
In tempi bui come questi, con lo sport messo a terra dal virus e in attesa di conoscere il futuro con una ripartenza che, al di là dell’euforia, non sembra essere brillantissima, il basket romano si interroga sul suo domani. Ci sono – o ci sarebbero – addirittura tre squadre tra serie A e serie A2. Sarebbero, perché il destino della Virtus, l’ex indimenticato Bancoroma, è incerto. Il patron Claudio Toti ha chiarito con un comunicato di non essere in grado di sostenere la società come ha fatto negli ultimi vent’anni. Adesso sembra essersi accesa una luce all’orizzonte per lanciare un’ancora di salvezza al club.
Fatti&Misfatti / Delusi ma non sorpresi (se i prezzi aumentano)
Lunedì 1° Giugno 2020
Mancano i giochi dello spogliatoio. Per questo si resta sbalorditi quando lo sport viene lasciato nelle mani di chi le porte dello spogliatoio le ha trovate sempre chiuse.
Oscar Eleni
A spasso per una lunga via milanese dedicata all’esploratore romagnolo Romolo Gessi caduto a Khartoum insieme al generale Charles Gordon. In mano la meraviglia del giapponese Murakami che, all’improvviso, nel suo libro “Kafka sulla spiaggia” fa entrare in scena un vecchio capace di parlare con i gatti. Pensano che sia uno stupido, lui se ne frega. Lo dovremmo fare anche noi parlando con i gattini ciechi del nostro sport, del nostro giardino senza piante. Compagno ideale per queste giornate dove siamo sempre più delusi, da chi governa, da chi non ubbidisce, da chi ci dovrebbe curare e litiga con chi nega l’esistenza del virus, o del male, la stessa cosa per evasori da posteggio in doppia fila. Come dice un saggio il mondo sembra avanzare verso una qualche rovina, sperando che l’avanzata sia lenta.
Italian Graffiti / Quando lo sport era un "Palazzo di vetro"
Lunedì 1° Giugno 2020
Una visita ai siti istituzionali del Comitato Olimpico e, di conserva, della ministeriale Sport e Salute che ne regge il timone. Una competizione squilibrata e specchio dei rapporti di forza.
Gianfranco Colasante
Non so quanti lo ricordano, ma “Palazzo di vetro” era il titolo di una rubrica settimanale tenuta per molti anni sulla Gazzetta dal vicedirettore Ruggiero Palombo. Un appuntamento imperdibile per chi voleva tenersi aggiornato e, soprattutto, capire con un certo anticipo cosa si stava muovendo all’interno del “palazzo” CONI o nei suoi immediati dintorni. Una finestra sugli indirizzi “politici” dello sport nazionale, ben prima che il populismo di maniera e, soprattutto, la bassa politica – quella dei partiti, beninteso – non lo indirizzasse verso le sabbie mobili del … salutistico. Da alcuni anni la rubrica è solo un ricordo, ma immagino che anche Palombo avrà dovuto confrontarsi con le scelte editoriali della nuova rosea e della RCS del pubblicitario Cairo.
I sentieri di Cimbricus / A zonzo nel meraviglioso mondo animale
Sabato 30 Maggio 2020
Non è solo nell’araldica o nei soprannomi che lo sport ha avuto e continua ad avere contatti con quello che viene etichettato come mondo animale, neanche fosse estraneo alla specie umana.
Giorgio Cimbrico
Dina Asher Smith, campionessa mondiale dei 200 e vicina alla laurea in storia al King’s College, racconta che in questo periodo oscuro ha provato serenità ad abbandonare la secchezza nervosa dello sprint e a correre a lungo in compagnia di cervi. Dina non dice di più ma è evidente che il luogo non può che essere il parco di Richmond dove i gruppi famigliari (grande maschio, maschi più giovani, harem e piccoli) sono numerosi.
Bordo campo / Uno sport italiano sempre piu' povero?
Venerdì 29 Maggio 2020
Il rischio di avere un vertice di qualità, dal calcio in primis al volley per finire al rugby, con le seconde file distanti anni luce, è più che reale. A chi toccherebbe intervenire?
Carlo Santi
Ivan Zaytsev saluta Modena e Meo Sacchetti lascia Cremona. A prima vista questi due trasferimenti, nel volley il primo e nel basket il secondo, potrebbero apparire quasi la normalità nel mondo di uno sport sempre più legato ai contratti. Entrambe le partenze, invece, normali non sono e riflettono quanto oggi il mondo dello sport sia terreno di conquista per le proprie ambizioni economiche a discapito di tutto. Modena e Cremona, entrambe per ragioni economiche, sono costrette a ridimensionare i loro investimenti, ridotti assai dal virus che ha colpito duro tutti.
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