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ASOIF / Balzo di Nuoto e Ginnastica, retrocede l'Atletica

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Giovedì 30 Aprile 2015

cinque cerchi


Nell’ultima settimana di aprile, l’ASOIF – l’associazione mondiale delle federazioni olimpiche estive – ha tenuto la sua assemblea nel corso della quale sono stati rivisti i criteri di distribuzione dei contributi del CIO provenienti dai diritti televisivi. Alla fine, se non è stata una rivoluzione epocale, si è trattato certo di un cambiamento profondo nei rapporti di forza tra le varie federazioni. A farne maggiormente le spese, rimane l’Atletica e per essa la IAAF che, in un passato recente o lontano, aveva sempre mantenuto una posizione di forza. Grazie soprattutto agli sforzi di Primo Nebiolo che della stessa ASOIF aveva fatto un vero contraltare al potere economico del CIO, oltre che un baluardo politico. In estrema sintesi si può affermare che dalla nuova “battaglia del grano” sono usciti largamente vincitori il Nuoto e la Ginnastica, due federazioni che hanno visto accrescere addirittura del 28% i loro contributi rispetto al dopo Londra 2012. L’Atletica, di contro, si è vista decurtare il suo tesoretto dell’11,5%. Un salasso.

In questa occasione il CIO ha erogato 550 milioni di dollari per il periodo post Rio 2016. Secondo quanto si è appreso, era previsto che il contributo complessivo non dovesse superare i 530 milioni di dollari (rispetto ai 515 della precedente distribuzione), ma si è ritenuto di aumentarlo in considerazione dei due nuovi sport ammessi, Golf e Rugby a sette, che portano le discipline olimpiche da 26 a 28. Una crescita ridotta, quindi, ma che pure rappresenta un aumentio del 6,8% rispetto al quadriennio precedente.

In sintesi, risulta particolarmente doloroso il taglio subito dall’Atletica, considerato che la stessa sorte è toccata solo a quattro sport di ben minore impatto mediatico e tecnico. Tolti infatti l’Equitazione, il Pentathlon e, tra gli sport di squadra, Handball e Hockey, tutti gli altri hanno registrato un aumento che va dal 15,7% al 28%. Una posizione condivisa dall’Assemblea Generale che ha un sapore politico, considerato che in agosto, a Pechino, sarà rimesso in gioco il futuro stesso della IAAF, la cui presidenza – dopo gli opachi 15 anni di Lamine Diack – sarà in gioco tra Seb Coe e Sergey Bubka. Chi prevarrà tra i due, tra i tanti problemi irrisolti, dovrà affrontare anche questa inattesa situazione.


Quadro della distribuzione alle Federazioni Internazionali dopo Rio 2016
(totale: 550 mln; cifre espresse in dollari)

Atletica – 40 mln (-11,5%)
Ginnastica e Nuoto – 32 mln (+28%)
Basket, Ciclismo, Calcio, Tennis, Volley – 25 mln ( = )
Canottaggio – 17,7 mln ( = )
Arco, Badminton, Judo, Pesistica, Pugilato, Tennistavolo, Tiro – 17,7 mln (+15,7%)
Equitazione, Handball, Hockey – 15,3 mln (-13,5%)
Canoa, Lotta, Scherma, Taekwondo, Triathlon, Vela – 15,3% ( = )
Pentathlon moderno – 13 mln (-15%)
Golf, Rugby a sette – 13 mln (nessun precedente)
ASOIF – 2,7 mln  

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