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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

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Musei / Riapre a Losanna il TOM: e i musei tematici italiani?

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Martedì 5 Agosto 2014

mirone_2Allora, dopo un paio d'anni di lavori e un costo stimato in 45 milioni di euro, è di nuovo fruibile il Museo del CIO di Losanna. Una storia lunga e che ora approda ai lidi della multimedialità e dell'architettura d'avanguardia. Un passo in avanti, se vogliamo, anche se le soluzioni adottate, in certi casi, possono sembrare lontane dalla tradizione. Ma il tema proposto - la rappresentazione del messaggio olimpico dall'antichità ai nostri giorni, professionismo e doping compresi - non si prestava a soluzioni semplici. Il TOM di Losanna - The Olympic Museum - costituisce comunque un modello cui ispirarsi d'ora in avanti se non proprio da copiare. Superato il concetto di sviluppo cronologico - cui s'erano rifatti nel 1992 gli architetti Pedro Ramirez Vazquez e Jean-Pierre Coen, il nuovo allestimento, dovuto allo studio Brauen & Walchli, si sviluppa su spazi più ampi, su tre piani che ospitano tre sezioni tematiche; il mondo olimpico, i Giochi, lo spirito e il messaggio olimpico.


Non manca, accattivante per i visitatori, la possibilità di misurarsi in prove di destrezza e capacità, quasi in gara con i più grandi. Una sezione dove la fa da padrona l'atletica, col salto in alto e con l'asta. Ma c'è di più, come l'analisi dei costi per gli impianti olimpici e la loro sostenibilità e utilizzo dopo le feste olimpiche. Un passo in avanti che dovrebbe servire da monito per la fantasia un po' sfrenata degli organizzatori a cinque cerchi, che molto spesso poggiano le loro ambizioni sulle finanze pubbliche. Un fascino particolare risveglia poi la sezione dedicata ai ricordi, alla "memorabilia" che fa rivivere storie di uomini e di sport. E qui spiace venire a sapere che il TOM espone la spada di Edoardo Mangiarotti, il nostro più grande atleta olimpico, che meglio avremmo visto in un museo italiano. Che però ha il torto di non esserci.

O meglio, ce ne dovrebbero essere molti, almeno a stare a quanto si legge sul sito del Governo (sportgoverno.it/attività/contributi/musei-dello-sport.aspx). Si tratta dei famosi Musei regionali dello sport, esattamente 14 per un finanziamento pubblico di 26.822.800 euro complessivi. Avete letto bene. Il tutto in base alla famosa Legge 29 dicembre 2003, n. 376. Nello specifico si tratta di un "finanziamento di impianti sportivi destinati ad eventi internazionali; tali impianti prevedono all'interno uno spazio destinato a museo tematico dello sport di ciascuna disciplina"). Al di là dell'italiano un po' strapazzato, pare di capire che oltre 26 milioni di euro siano stati spesi per spazi museali di pregio. Tanto che sembra legittimo chiedersi quanti di questi spazi siano stati finora allestiti. E come e dove. O no?           

 

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