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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
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Calcio / Tavecchio verso la presidenza: e il cambiamento?

Martedì 1° Luglio 2014

abeteAllora, il prossimo 11 agosto dovremmo avere il nuovo presidente della Federalcio (in caso contrario ci sarà l'ennesimo commissariamento da parte del CONI). Questo il responso della riunione del C.F. tenuta ieri in Via Allegri e che è servita, se non altro, a guardarsi in faccia e a mostrare i muscoli. Le dimissioni di Giancarlo Abete, annunciate in diretta TV a seguire quelle di Cesare Prandelli, hanno aperto un periodo che, non è difficile prevedere, sarà pieno di insidie e di imboscate. Secondo la peggiore tradizione dello sport nazionale. Sullo sfondo vigila/controlla l'interessato CONI di Malagò sempre più attento alle vicende dello sport principe e che il calcio pare non averlo mai amato, anche se poi è stato costretto a prenderselo in Giunta, smentando i roboanti annunci pre-elettorali. Il quadro si complica se si tiene poi conto dei difficili rapporti in gioco per l'elezione del prossimo governo della FIGC, equilibri complicati tra le diverse componenti federale, tenute assieme col bilacino dello speziale. Vediamo.

Stando a quanto prescrivono le carte federali, per l'elezione del nuovo governo calcistico, saranno in campo le seguenti percentuali di voto:
  • 34% Lega Dilettanti
  • 20% Calciatori
  • 17% Lega Pro
  • 12% Lega Serie A
  • 10% Associazione Allenatori
  • 5% Lega Serie B
  • 2% Arbitri

Con tale schieramento, non risulta azzardato prevedere che l'attuale presidente della Lega Dilettanti - Carlo Tavecchio - ha tutte le possibilità, e la volontà, di farsi eleggere al posto di Abete. Gli basterebbe sommare i voti della Lega Pro - presieduta da Mario Macalli - per superare la metà dei voti necessari. In tal modo il cambiamento verrebbe affidato a due dirigenti molto anziani, per motivi anagrafici lontani anni luce da quel cambiamento in atto - se non altro nelle attese - nel Paese renziano. L'uno, Tavecchio, ha infatti più di 71 anni; l'altro, Macalli, di anni ne conta addirittura 77. Una considerazione ardua da ignorare, per di più a fronte di molti pareri autorevoli che sognano un nuovo management formato da 40/45.enni. 

Quindi, a margine del confronto di ieri, sembra proprio che il ruvido Tavecchio abbia tutte le intenzioni di andare avanti per la sua strada, con una "squadra" che prevede due vice-presidenti in Macalli e nel patron della Lazio, Lotito (in grado, quest'ultimo, di portare in dote almeno parte dei voti della Lega di A). I prossimi giorni, in attesa delle candidature ufficiali, chiariranno meglio le posizioni di tutti e le possibili alleanze. Rinviata, di conseguenza, la designazione del nuovo allenatore della Nazionale che dovrà scendere in campo già il 4 settembre. Vicenda sulla quale per alcuni giorni s'erano appuntati i commenti e le previsioni, arenatisi nel dibattito se meglio sia la figura di un selezionatore rispetto a quella di un allenatore. Tutto rimandato al solleone di Ferragosto. Preparatevi a più di una sorpresa.

      

 

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