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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Pescante / Le parole che offendono i valori dello sport

Venerdì 17 Gennaio 2014

Pescante chi? Questa volta non basta la battuta renziana. Ne hanno parlato, e scritto, in tanti che i giudizi su Mario Pescante e le sue improvvide esternazioni sui diritti civili e le dignità di genere, sui Giochi di Sochi, su Putin e Obama, appaiono fin troppo netti. Un sentimento corale di riprovazione e di condanna. A noi resta, di fondo, un profondo imbarazzo. Che riguarda soprattutto le qualità morali dell’uomo più che dell’anziano dirigente sportivo. Senza dimenticare che le succitate affermazioni sono state rilasciate dalla tribuna di un ente pubblico, qual’e il CONI, e del quale Pescante – vecchio parlamentare berlusconiano – resta membro del direttivo. Il chè è un'aggravante non da poco. Circostanza che deve aver creato qualche difficoltà anche a Giovanni Malagò, da tempo impegnato in una accorta tessitura con il Governo su piani diversi, che vanno dalla certezza del finanziamento a una scrittura delle nuove regole. Un lavoro di fino sul quale Pescante è entrato a gamba tesa, a modo suo, richiamando impegni per il premier Enrico Letta che sono invece ancora tutti da definire.

Un comportamento, sul piano sportivo, ancora più grave se poi lo si commisura al ruolo – tuttora attivo, sia pure marginale – di componente del CIO del nuovo presidente Bach, un altro che sta cercando a fatica di imprimere un passo diverso all’organismo olimpico. E che non ha certo bisogno di sgambetti. Malgrado le successive correzioni, la grossolanità dell’intervento resta tutta, ingombrante come un macigno che sarà difficile rimuovere. E che non si può liquidare come un incidente di percorso. Ma diciamola tutta: c’è forse una logica in questa uscita. C’è infatti chi sostiene che Pescante starebbe cercando solo un po’ di visibilità, in vero piuttosto appannata nell’ultimo anno, specie dopo il nuovo assetto del CONI e della CONI Servizi.

Un tentativo di riproporsi per nuove ambizioni: Credito Sportivo, Museo dello Sport, Roma 2024 e chi ne ha più ne metta. E’ un fatto che l’uomo non si rassegna ad accettare che il suo tempo è ormai alle spalle. Ex di tutto, come ha scritto Aldo Grasso, che ha avuto la pazienza di elencare tutti gli incarichi ricoperti in mezzo secolo. Bollando poi, le frasi di Pescante come "parole che offendono i valori dello sport". E allora ecco riemergere le più trite liturgie del tempo che fu, all’insegna di quegli slogan che hanno segnato, in negativo, una intera epoca, del tipo “lo sport agli sportivi” di cara memoria. Ricordate? Ma il mondo, e lo sport stesso, sono profondamente cambiati. Non sappiamo se alla fine - come già accadde all'epoca dello scandalo del laboratorio antidoping dell'Acquacetosa, quando fu costretto alle dimissioni - Pescante deciderà di fare un passo indietro. Ma sarebbe un gesto sicuramente apprezzato.

 

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