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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





CONI / Indagini della magistratura su Olimpico e assunzioni

Domenica 5 Gennaio 2014

L’anno 2013 si è chiuso con una brutta notizia. La diffonde il Corriere della Sera informando che la magistratura romana (pm Francesco Dall’Olio) ha aperto una indagine sul CONI e, in particolare sulla CONI Servizi (si parla di “diverse anomalie nella gestione delle casse”), in base a una denuncia di abusi e irregolarità. Benché le accuse appaiano consistenti, ci si augura che l’inchiesta possa venire archiviata al più presto senza portare a conseguenze che ricadranno, comunque, sulla credibilità dell’intero sistema sport. Che di tutto ha bisogno, meno di continuare nella sua frequentazione delle aule dei tribunali. I fatti. Riguardano innanzi tutto la ristrutturazione della tribuna stampa dell’Olimpico, ultimata in quattro mesi nel 2012, con l’ampliamento di 2000 posti. Giusto ricordare che all’epoca sia il CONI che la CONI Servizi erano nella disponibilità di Petrucci e Pagnozzi, entrambi col doppio ruolo di presidente e segretario/AD. Nello specifico, l’inchiesta riguarda due nodi che l’inchiesta dovrà sciogliere:

a) il primo attiene alle “procedure adottate dalla CONI Servizi per l’assegnazione dei lavori” (non sarebbe stata indetta regolare gara di appalto, come sono obbligati a fare i soggetti di diritto pubblico come la CONI Servizi, interamente partecipata dal Ministero delle Finanze); b) il secondo, mette sotto osservazione l’entità dell’intera operazione, “costata sei milioni di euro, come riportato nella denuncia” (un enorme esborso di denaro pubblico “senza un adeguato studio preventivo”). Come detto, una brutta faccenda che getta un’ombra imbarazzante sulla passata gestione del CONI. E su quanti facevano parte, a vario titolo, degli organi direttivi.

Ma c’è altro, sempre stando al quotidiano milanese. Un’altra inchiesta riguarda il cosiddetto Parco del Foro Italico – “un sito a tutela integrale” – violentato dalla costruzione del nuovo “Centrale” del tennis, che ha sacrificato alberi centenari ed eretta una piattaforma, malgrado tutti i divieti in vigore. Staremo a vedere. Anche se torna alla mente quel progetto, presentato anni fa e in pompa magna dai vertici del vecchio CONI, che prevedeva la costruzione di un albergo a cinque stelle sulle pendici di Monte Mario e l’allestimento di una spiaggia alla moda sul tratto di fiume prospiciente il Palazzo H. Una pura follia, lontanissima dalla cosiddetta vocazione “olimpica” del CONI stesso. Un’idea balzana, per fortuna caduta nel vuoto.

Una doppia indagine, insomma, che va a sommarsi ad un'altra, emersa qualche tempo prima, aperta sempre dalla Procura romana che sospetta una vera Parentopoli all’ombra dell’obelisco mussoliniano. Con cinque assunzioni a tempo determinato presso il Circolo del Tennis (altra bizzarria …) creata sui nuovi campi, con “spese inserite nel bilancio 2012”. La prima pagina del Corriere della Sera del 29 ottobre scorso forniva molti dettagli al riguardo, elencando i nomi delle persone coinvolte, dipendenti che avrebbero usufruito di “sei mesi di stipendio garantito senza mettere mai piede in ufficio”. Tra loro figura un pensionato eccellente, arrivato al CONI negli anni Ottanta da un ente disciolto, e molto in auge, e altri più giovani, ma che portano cognomi simili a quelli di alti dirigenti dell’ente. Che sia questo solo una coincidenza? Auguriamocelo, e speriamo che tutto venga archiviato al più presto, anche perché il danno d’immagine che ne deriverebbe per lo sport italiano sarebbe di gran lunga superiore a quello economico.

 

 

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