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Atletica / Ranking T&FN: anno zero per l'atletica italiana

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Venerdì 3 Gennaio 2014

L’ultimo giorno dell’anno è stata distribuita l’edizione on-line di Track&Field News con il ranking annuale che va in onda, sulla rivista californiana, sin dal 1947. Una stagione particolare, se vogliamo, quella del 2013 incentrato sui Mondiali moscoviti ma, soprattutto, la prima susseguente ai Giochi londinesi. Nel segno possibile di un cambio di passo che non c’è stato neppure a livello internazionale. Se vogliamo, la sola novità rimane – in campo maschile – il sorpasso del fenicottero Bohadan Bondarenko su Usain Bolt, sempre più prigioniero del suo ruolo, sia pure per l’incollatura di un solo punto di distacco: 310 a 309 secondo il panel dei 34 esperti chiamati ad esprimere il proprio voto. Tra le donne ha prevalso, piuttosto chiaramente, la pesista neo-zelandese Valerie Adams (294) sulla solita/solida giamaicana Shelly-Ann Fraser-Price, tra i pochi sprinter passati indenni attraverso lo sbrindellato sintema antidoping dell’isola. E gli italiani?

Qui le cose si fanno più difficili. E serie. Considerato il cambio con la nuova dirigenza dalla quale, ad onor del vero, non era realistico attendersi una vera rivoluzione. Dopo il tabula-rasa lasciato in eredità da Arese (col beneplacito del CONI di Petrucci, non si dimentichi), il lavoro di ricostruzione sarà lungo e penoso. In questo senso la stagione mondiale ha segnato più d’un punto a sfavore (anche sul piano sanitario …). Per di più, nelle ultime settimane, è arrivata la defezione del nuovo segretario – Paolo Bellino – al cui arrivo avevano squillato le chiarine in via Flaminia. Tutto da rifare, allora? Vedremo. Intanto, ferme le nostre perplessità su Alfio Giomi indicato come l’uomo della provvidenza, stiamo ai fatti. Nel 67° ranking dei primi 10 per specialità di T&FN troviamo un solo azzurro, lo sfortunato Daniele Greco al quinto posto, e tre donne: la veterana Elisa Rigaudo (settima), la new-entry Libania Grenot (ottava) e la sorprendente Valeria Straneo (decima).

Quest’ultima, in particolare, appare penalizzata: il suo secondo posto iridato e il quinto ottenuto nella corsa di NY, a nostro parere, avrebbero meritato una considerazione maggiore (non per nulla, nel nostro ranking, l’avevamo collocata in prima posizione). Riflessioni diverse vanno fatte per l’assenza tra le migliori di Alessia Trost la quale, ad una eccellente stagione indoor, ha affiancato una dignitosa striscia all’aperto, culminata col settimo posto di Mosca, ma anche con la media dei migliori 10 risultati pari a 1.944 (è scesa in pedana non meno di 18 volte). Nello specifico, nell’alto ha prevalso la campionessa mondiale Svetlana Shkolina, davanti ad Anna Chicherova e Brigetta Barrett, le due che l’hanno accompagnata sul podio iridato. Fin qui tutto nella norma: dove si può eccepire è sulla quarta posizione della rientrante Blanka Vlašić ai danni di Ruth Beitia. Tra le dieci è rientrata (ottava) la polacca Kamila Stepaniuk, in Russia finita alla pari con la Trost. Il ché conferma un sospetto vicino all’ingiustizia.

Considerazioni parziali, si dirà, che comunque non spostano di molto la valutazione in negativo dell’annata italiana. Confermata anche dalla classifica per nazioni che ci vede scendere al 36° posto tra gli uomini (assieme al Tajikistan) e al 25° tra le donne (come il Burundi …). La nostra atletica necessita di una rapida cura energetica, con la speranza che dal discreto serbatoio giovanile emerga al più presto qualche personalità di rilievo. Ne abbiamo proprio bisogno.


I primi della stagione 2013 secondo T&FN

○ Uomini
1. Bohadan Bondarenko (Ukr) 310
2. Usain Bolt (Jam) 309
3. Mo Farah (Gbr) 267
4. Mohamed Aman (Eth) 213
5. LaShawn Merritt (Usa) 188
(16 atleti classificati)

Donne
1. Valerie Adams (Nzl) 294
2. Shelly-Ann Fraser-Price (Jam) 279
3. Brianna Rollins (Usa) 246
4. Zuzana Hejnová (Cze) 237
5. Abeba Aregawi (Swe) 184
(17 atlete classificate)

 

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