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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Fatti&Misfatti / La breve estate dello sport italiano

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Mercoledì 28 Agosto 2013

Il CONI riapre le porte – Riparte il campionato
degli stranieri – La guerra tra Pellegrini e Barelli

MALAGO’
– I tornadi e le piogge torrenziali sulla costa pontina hanno posto fine alla breve estate dello sport italiano. E’ giunto a termine anche il “mese dei mondiali” (ma di chi era stata la bizzarra idea?), celebrato in pompa magna al Foro Italico, ma che in cascina ha portato molto meno di quanto ci si attendeva. Si sono subito levate, da lontano, voci autorevoli: vedremo, interverremo, faremo …, secondo buona tradizione. Anche il nuovo capo del CONI – Giovanni Malagò – dovrà riprendere il suo lavoro. Per ora lo si è visto consolare Federica Pellegrini, un po’ in ambasce per via dei conti che non tornano tra lei e la FIN dell’ex senatore di lungo corso Paolo Barelli. Uomo di Giunta, quest’ultimo, e grande amico di Malagò col quale ha diviso i fasti (e le ambasce, con strascichi finiti in tribunale) dei Mondiali di nuoto 2009. Adesso i bene informati assicurano che Malagò – al quale andrà riconosciuto per sempre il merito d’aver sparigliato le carte del Foro Italico – stia per rispolverare il libro/programma col quale aveva convinto anche i più riottosi. Noi eravamo rimasti appesi alla frase: “Adesso studio, poi rovescio il CONI come un calzino …”. Forza Giovanni, in fondo sono trascorsi appena sette mesi.

CALCIO E DINTORNI – Spalmato su tre giorni, è partito il campionato più multietnico del mondo che verrà rivinto dalla Juventus, come assicurano quelli che ne sanno. Sarà un campionato con i giocatori italiani segnalati come specie protetta, una ristretta minoranza. Si cita, come record, il caso Fiorentina che ha in squadra 25 stranieri (provenienti da 17 paesi) a fronte di 5 italiani. Poi le altre, a scalare. Nei giorni agostani i giornali hanno fatto a gara nello sviscerare gli acquisti dall’estero. Ecco, quello del mercato è stato il vero tormentone della breve estate, un grande e spensierato “monopoli”, indifferente ai debiti accumulati dai club: siano 3 o 4 miliardi, tanto nessuno sa quali sono i criteri per gli acquisti (sta cercando i capirlo anche la Finanza col bliz di fine luglio nelle sedi di 41 club, ma c’è qualche dubbio). Poi, in ordine sparso, ci sono le sei/sette procure che indagano sulle scommesse, gli scontri attorno agli sconti (di pena, si fa per dire), i procuratori che ormai sono più dei giocatori (1086 all’ultimo censimento), i biglietti che non si riesce ad acquistare, gli stadi che si vorrebbero rifare (ma a spese di chi?). E poi la Lega che tutti vorrebbero cambiare, quasi fosse la legge elettorale. E la vecchia serie C (che ora si chiama Lega Pro) che intende scioperare contro l’obbligo di schierare giocatori italiani di nascita. Tutto accantonato, bazzecole. Riparte il campionato: ogni lunedì sera, finché regge la pay-TV, avremo la classifica aggiornata. E’ il calcio, bellezza …

FEDERICA
– E’ stata la regina dell’estate. A Barcellona (Campionati mondiali) e ancor più fuori delle piscine per via dei fatti di cuore. Doveva essere, il 2013 di Federica Pellegrini, un anno sabbatico, del tipo “adesso mi riposo, poi penso a Rio”. Come siano andate le cose lo hanno visto anche i più distratti. S’era preparata per fare sfracelli sul dorso, ma ha mancato la finale e, guarda caso, gli sfracelli li ha fatti proprio nella gara della delusione di Londra, i 200 stile. Un argento a soli 33/100 dall’oro di Melissa Franklin che, guarda caso ancora, tre giorni dopo s’è portata a casa anche l’oro nei 200 dorso. Comunque, nostra signora delle acque – assieme all’eccellente bronzo sui 1500 del diciottenne Gregorio Paltrinieri – ha salvato il salvabile di una spedizione tornata a casa con le ossa rotte. Dopo le due medaglie, solo due quinti e tre sesti posti. Tanto che anche Federica ha trovato di buon gusto rimarcare il numero di quanti, in Catalogna, c’era andati in gita scolastica. Entrando subito dopo in polemica a colpi di comunicati e twitter con la FIN per via di una storia di rimborsi (si chiamano così?) che ballano tra 3000 euro (versione Federica) e 750.000 euro (versione Barelli). Una storia che interessa meno della avvenuta ricomposizione con Filippo Magnini, come assicurano i giornali specializzati in queste faccende e confermano le vacanze della coppia vista tra Jesolo e Capri.

 

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