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Piste&Pedane (12) / Veronica Borsi, principessa degli ostacoli (12"76)

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Martedì 4 Giugno 2013


borsi


Quello che non t’aspetti. Veronica Borsi corre i 100 ostacoli in 12”76 e demolisce il primato nazionale di Marzia Caravelli che le è seconda, staccata di 30/100. Il tutto ad Orvieto, il 2 giugno, in un tranquillo meeting interregionale, al quale la neo-primatista era arrivata per collaudarsi sui 100 piani. Dopo il “personale” a 11”70, stimolata anche dalla presenza della Caravelli – che il giorno prima, al Terra Sarda, aveva chiuso in 13”00 – un’ora e quattro minuti più tardi si schiera sugli ostacoli. Portando in limite italiano ad un livello di buona levatura internazionale, con vento quasi nullo alle spalle (0,6). Una prima lettura aveva dato 12"75. Così la ragazza di Bracciano, allenata da Vincenzo De Luca, può riprendere da dove s’era fermata il 1° marzo scorso: a fianco del doppio record sui 60 al coperto (e il terzo posto agli Euroindoor di Göteborg) può ora affiancare il primo all’aperto. La riprova del buon momento degli ostacoli “bassi” (nelle stesse ore Micol Cattaneo si è confermata con un 13”04 ottenuto a Ginevra) è fissata ora al Golden Gala del prossimo giovedì. Per la prima volta quest’anno le tre ostacoliste si troveranno assieme.

La scheda – Veronica Borsi, 26 anni fra nove giorni, ha cominciato allenata dal padre Adelmo e seguita dalla madre Giuseppina, giudice di gara. Sin dai primi tempi aveva sollevato molte speranze: scesa per la prima vola sotto i 14” a 17 anni (13”75), nel 2005 sfiorava il podio agli Europei Juniores di Kaunas, quarta sia sugli ostacoli che in staffetta. Nella stessa annata subiva però il più grave degli incidenti, la rottura del tendine d’Achille sinistro. Da allora il suo recupero è stato lento, tanto da farla ritenere perduta per l’atletica. Invece – lasciata la guida tecnica del padre nell’ottobre 2010, per affidarsi alle cure di Vincenzo De Luca, un coach allievo di Sandro Donati – ha recuperato il tempo perduto, esplodendo in inverno con 7”94i. Non favorita dalla partenza, riesce ora a supplire con una maggiore determinazione nel passaggio dell’ostacolo. Merito dei metodi applicati da De Luca che privilegia esercizi di forza senza sovraccarichi con esecuzioni molto più rapide del passato.

Velocità
– In totale assenza di vento, Daniele Manenti scende a 20”60 correndo, in pratica da solo, a Rieti. Di un sol colpo toglie 16/100 al suo PB dello scorso anno e sale al 14° della lista all-time. Si segnala anche Ilenia Draisci che muove ora da 11”53 e 23”73.

Mezzofondo
– Paga dazio Daniele Meucci nella doppia trasferta americana per la Diamond League: ottavo sui 5000 (25 maggio) e decimo sui 10.000 (1 giugno). Con tempo piuttoste elevati: si poteva fare di meglio. In una generale pochezza (che va dagli 800 alle siepi) si possono ricordare i progressi del marocchino Jamel Chatbi, italiano dallo scorso anno, che dopo il titolo nazionale sui 10 chilometri, scende a 13’27”08 sui 5000 correndo in Belgio (1 giugno). Resta suo il miglior registro del momento.

Salti
– Esordio all’aperto di Silvano Chesani che a Modena (1 giugno) supera 2.31, suo miglior risultato all’aperto, in linea col record indoor di febbraio (2.33i). Prima uscita all’aperto anche di Giuseppe Gibilisco che vince in Polonia (30 maggio) con un modesto 5.35. Il migliore nel lungo è Kevin Ojiaku che atterra a 7.90 a Mondovì (1 giugno). Prima uscita all’aperto anche per Roberta Bruni (4.40 il 29 maggio) e Simona La Mantia, terza in Germania con 13.68 (31 maggio).

Campionati
– Si assegnano ad Ostuni (2 giugno) i titoli tricolori dei 20 km di marcia. Sotto la pioggia scrosciante si impongono Vito Di Bari (1h25’42”) e Federica Ferrario (1h36’23”).

Tutti i dettaglia della Stagione nella sezione TOP TEN.
 

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