Piste&Pedane (9) / Nellanno di Mosca si riparte dalla marcia

Martedì 16 aprile 2013

Giunge nella serata di ieri la notizia dell'attentato alla Maratona di Boston, la più antica del mondo: tre i morti e 164 i feriti, colpiti per lo più alle gambe. Gli italiani presenti, secondo gli organizzatori, erano 227: nessun ferito tra loro. Senza falsi moralismi, è questa la notizia che annulla, purtroppo, tutte le altre. Dopo i fuochi d’inverno, stenta a decollare la stagione all’aperto, anche a causa di una tarda primavera. Stagione tanto più importante in quanto è quella dei Mondiali di Mosca, prova di laurea per il nuovo corso federale. Ma anche per il gelo sceso sul mondo dell’atletica con la scomparsa di Pietro Mennea che, con sé, ha portato via una parte della nostra vita. Difficile, con queste premesse, riannodare le fila di una cronachetta tecnica già di per sé povera di spunti.

In un periodo dominato dall’orgia delle corse su strada (la “mezza” di Ostia e le Maratone di Roma e Milano, le più importanti), con gli italiani (ma, in generale, anche gli europei) da anni relagati a ruolo di spettatori alle spalle dei corridori degli altipiani africani. Tanto che è quasi passato inosservato (Aquileia, 1° aprile) proprio il campionato di Maratona: tra il generale disinteresse, hanno indossato le maglie tricolori Ruggero Pertile (2h16’20”) ed Elisa Stefani (2’40’53”). Sempre per la strada, sesto posto di Stefano La Rosa nella veloce "mezza" di Praga (1h03'03") e quinta posizione di Elena Romagnolo sui 10 km di Dublino. Nella Maratona di Vienna si ritira Rosaria Console all'incirca a metà corsa.

Ottagonale di marcia – La stagione internazionale apre a Podĕbrady, in Repubblica Ceca. Buon esordio di Giorgio Rubino sui 20 (1h21’07” il tempo finale che vale il quarto posto), alla prima uscita dopo la delusione di Londra con l’inatteso e sconfortante 42° posto. Per riprendere slancio, ora Rubino si è trasferito a Siracusa dove si allena con Dario Privitera: una scelta importante. In sesta posizione si è visto il 24.enne Federico Tontodonati non lontano dal suo PB, limite che ha invece riscritto Riccardo Macchia (1h25’27”). Tra le donne – dopo l’esordio di Elisa Rigaudo a Lugano a metà marzo (1h30’49”) – la 22.enne Antonella Palmisano, terza al traguardo, ha tolto quasi 2 minuti al suo “personale” (1h32’36”).

Tutti i dettagli 2013 nella sezione TOP TEN.

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