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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
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MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
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(le oltre 400 testate dimenticate)





Piste&Pedane (4) / Tre scoppiettanti primati: Tumi, Campioli e Bruni

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Martedì 19 febbraio 2013

Agli Assoluti al coperto esplode la linea verde (66 anni in tre): Michael Tumi 6"51, Silvano Chesani 2,33, Roberta Bruni 4.60. Un vero cambio di passo?

tumiSe non è proprio una rivoluzione, poco ci manca. Potrebbe essere questa la chiave di lettura per gli Assoluti al coperto di Ancona (sabato e domenica scorsa). Che hanno fatto punto a capo con una certa atletica ante Alfio Giomi, presidente in carica solo dal 2 dicembre. Troppo poco per dar credito a pozioni miracolistiche (come non ricordare Spalato ’90 e gli entusiasmi attorno al “nuovo” di Gianni Gola e dello stesso Giomi?), ma anche la verifica di un reale cambio di passo, un approccio diverso rispetto alla soporifera gestione di Franco Arese. Dieci anni persi. Il futuro dirà presto se la strada imboccata è quella giusta. Non si chiedeva la luna alla nuova dirigenza (“nuova” è un modo di dire, dal momento che stiamo parlando di un “usato sicuro” che più usato non si può), ma solo la volontà di restituire all’atletica di base quell’entusiasmo e quella sfrontatezza senza cui non si va da nessuna parte. E, soprattutto, di tornare ad occuparsi da vicino degli atleti e dei loro problemi.

Una ricetta semplice che pare oggi applicata con successo. Anche perché i soldi per sostenerla non mancano di certo. Lo si è visto nella due giorni di Ancona, al di là dei tre eccellenti primati nazionali che li hanno caratterizzati. E che hanno inferto una sferzata salutare a tutto l’ambiente, anche grazie all’età dei protagonisti (66 anni in tre). Tre primati scoppiettanti, si è detto, tutti di livello assoluto (nessuno, all’aperto, aveva fatto meglio prima) sciorinati nell’arco di un’ora, da parte di giovani che sono altrettante fiches puntate sul tavolo verde di un’atletica che deve e può recuperare molto. In attesa delle prossime conferme – già tra due settimane l’importante esame degli Euroindoor (cui prenderanno parte tutti i vincitori del titolo tricolore) – godiamoci questo momento. Con un solo sommesso appunto: che la partecipazione agli Assoluti delle prossime edizioni, se possibile, sia un po’ più selettiva. Ed ecco il dettaglio.

I nuovi record – Il primo porta la firma del 24.enne Silvano Chesani che, sulla pedana dell’alto, ha centrato alla prima prova i 2.33, pareggiando l’estemporaneo limite all’aperto che Marcello Benvenuti aveva ottenuto un quarto di secolo fa (12 settembre 1989), ma senza poi confermarlo. Una gara esemplare, con un 2.24 alla prima prova e un 2.29 (già personale al chiuso) alla seconda. Si tratta di un risultato di pregio che schiude al ragazzo allenato da Giuliano Corradi i piani alti della specialità. Per sua stessa ammissione, l’obiettivo più realistico della stagione si pone ora a 2.35/2.36. Chesani, uno studente di informatica dal gran fisico (1.91 per 82 chili), da quattro anni si è trasferito a Modena alla corte di Corradi. Era alla terza gara dell’anno (una settimana fa aveva superato 2.28 a Banska Bystrica alle spalle del 2.30 di Gianmarco Tamberi, ad Ancona rinunciatario davanti ai 2.13). Dopo a delusione della mancata convocazione per Londra, ha ripreso a salire con nuove convinzioni.

Subito dopo è toccato a Roberta Bruni, ragazzina terribile di Rieti (ma nativa di Nazzaro): col suo fisico da ginnasta d’artistica (anche se prima dell’asta faceva judo) ha monopolizzato tutto il PalaMarche. Con una determinazione non comune, ha inanellato una progressione esemplare: 4.40, 4.50 e 4.60 sempre alla prima prova. La riprova, ove ce ne fosse stato bisogno, che il 4.51 di quindici giorni fa non era semplice accademia. Dopo aver eguagliato il record all’aperto di Anna Giordano Bruno (2 agosto 2009) e l’inevitabile crisi di pianto, era troppo scarica nei tre salti successivi a 4.65. Misura che già vale e che si ripromette presto, tanto per cancellare il record mondiale di categoria della svedese Angelia Bengtsson (4.63 nel 2011). Ecco, questo è il dato di maggior rilievo, dal momento che Roberta non ha ancora 19 anni (è nata l’8 marzo 1994) e i margini di miglioramento della ragazza allenata da Riccardo Balloni sono insondabili. Le occasioni dell’anno? Dopo gli Euroindoor assoluti di Göteborg, ecco gli Europei U-19 da disputare proprio a Rieti e, perché no, l’appuntamento del 13 agosto a Mosca, per la gara dei Mondiali. Un menù fin troppo abbondante, considerato che questo per lei sarà anche l’anno della maturità.

Il terzo record in ordine di tempo, ma certo il più eclatante, lo ottiene Michael Tumi nei 60: un 6”51 che ribadisce e migliora di 2/100 il primato ottenuto in Svizzera, tempo che già l’aveva proiettato alla ribalta internazionale. Ma che ora lo colloca in testa alle graduatorie mondiali (solo il 35.enne americano Darvis Patton ha fatto meglio, correndo poche ore prima ai Millrose Games in 6”50). Il ragazzo di Vicenza, allievo alle FFOO di Umberto Pegoraro, 23 anni da cinque giorni, 1.83 per 76 chili, in finale ha imbroccato la gara della vita: partenza perfetta (0”140 di reazione), subito in linea, frequenze altissime, accelerazione massima dopo trenta metri, lasciando Fabio Cerutti a 17/100. Un crono conclusivo che si può ritenere pari a un 10” netti o poco più sui 100. In sintesi, una iniezione di gerovital per la staffetta veloce. Le sue ambizioni: “Perché porsi dei limiti: vado in Svezia per scendere sotto i 6”50 e soprattutto per vincere”. L’unico titolo europeo al coperto sulla distanza l’aveva portato a casa Stefano Tilli nel … 1983. Che ci si stia abituando troppo bene?

Altro in vetrina – Ancona non ha vissuto solo di record. Pur con qualche assenza eccellente: Donato e Greco, Caravelli e Gibilisco. A cominciare, tanto per non perdere l’abitudine, da Alessia Trost che ancora una volta è salita oltre 1.95 (con due tentativi poco convinti a 2.01). Per la ragazzina friulana si trattava della quinta gara consecutiva conclusa a quell’altezza o più. Una sfida alla gravità e una continuità alla quale non ci avevano abituato le altre saltatrici italiane del passato. Prima al mondo quest’anno, la Trost pare avere imbroccato un filone d’oro, convinta dei suoi mezzi e con l’approccio giusto per ogni occasione. Anche lei compirà gli anni (20) nello stesso giorno della Bruni. Una casualità che pare un augurio per entrambe.

Sempre tra le ragazze – pur assente per infortunio Marzia Caravelli, con Göteborg a rischio – non è mancato l’acuto nei 60 ostacoli. Ad opera, questa volta, della 26.enne Veronica Borsi, finalmente libera da acciacchi fisici. La ragazza di Bracciano, presentasi al via con trucco da syncronette, chiude in 8”00 una rincorsa senza sbavature, a soli 3/100 dal vecchio limite italiano di Carla Tuzzi. Non per nulla, sin dal 2010 ad allenarla è quel Vincenzo De Luca che già aveva portato a maturità il talento della frascatana.

Non altrettanto bene va nella corrispondente gara maschile. Il programma annunciava una sfida al calor bianco tra l’esordiente Emanuele Abate – primo degli esclusi dalla finale di Londra dei 110 – e l’emergente Paolo Dal Molin che nella sua base tedesca era sceso a 7”64. In premio, oltre il titolo nazionale, un possibile meno 7”60. Niente di tutto questo. Abate vi fa vedere solo nei turni eliminatori, in finale Dal Molin si spegne contro il primo ostacolo e arriva sulle ginocchia. Tutto rimandato. Si può chiudere con uno spot sul lungo con altri due saltatori (dopo Emanuele Catania) oltre i 7.90: Tremigliozzi a 7.95 e Ojiaku a 7.91. In attesa di rivedere ai suoi livelli Andrew Howe.

Tutti i dettagli della Stagione 2013 nella sezione TOP TEN.


44. Campionati Assoluti Indoor

Ancona, PalaMarche – 16/17 febbraio 2013

● Uomini

60 m (b) – 1. Tumi 6”51 [RN]; 2. Cerutti 6”68; 3. Collio 6”69.
400 m (b) – 1. Juarez 47”11; 2. L.Valentini 47”41; 3. Halili 47”73.
800 m (b) – 1. Benedetti 1’48”11; 2. Moretti 1’50”01; 3. Perco (Jr) 1’50”64.
1500 m (a) – 1. Salami 3’49”96; 2. Abdikadar 3’50”11; 3. Ferraris 3’51”74.
3000 m (b) – 1. Haidane 8’00”97; 2. Cerrone-Obrubanskyy 8’03”10; 3. Salami 8’07”88.
60 m ost. (a) – 1. Tedesco 7”87; 2. Calvi 7”95; 3. Cocchi 7”96.
4x200 m (b) – 1. FFGG (L.Valentini, Tricca, Patano, Lorenzi) 1’27”13; 2. Riccardi 1’27”67; 3. Stud. Rieti (Jr) 1’29”02.
Marcia 5000 m (a) – 1. Rubino 10’32”51; 2. Macchia 19’41”53; 3. Di Bari 19’59”08.
Alto (b) – 1. Chesani 2.33 [RN]; 2. Fassinotti 2.27; 3. G.Ciotti 2.18.
Asta (a) – 1. Piantella 5.50; 2. Ma.Boni 5.45; 3. Sinno (Jr) 5.10.
Lungo (a) – 1. Tremigliozzi 7.95; 2. Ojiaku 7.91; 3. Formichetti 7.65.
Triplo (b) – 1. Mi.Boni 16.56; 2. Quattrociocchi 16.10; 3. Magnini 16.05.
Peso (b) – 1. Dodoni 18.31; 2. Dal Soglio 18.16; 3. Secci 17.80.

● Donne
60 m (b) – 1. Alloh 7”37; 2. Draisci 7”37; 3. Hooper 7”40.
400 m (b) – 1. Bazzoni 53”78; 2. Spacca 54”14; 3. Bonfanti 54”27.
800 m (b) – 1. Cusma Piccione 2’04”01; 2. Milani 2’05”32; 3. Monachino 2’07”85.
1500 m (a) – 1. Magnani 4’14”54; 2. Viola 4’15”77; 3. Berlanda 4’19”52.
3000 m (b) – 1. Weissteiner 9’03”29; 2. Magnani 9’07”87; 3. Samiri 9’09“65.
60 m ost. (a) – 1. Borsi 8”00; 2. Cattaneo 8”18; 3. Pennella 8”25.
4x200 m (b) – 1. Esercito (Draisci, Marone, Doveri, Bazzoni) 1’37”72; 2. Forestale 1’39”04; 3. Bracco 1’40”71.
Marcia 3000 m (a) – 1. Palmisano 12’53”63; 2. De Socco 13’25”33; 3. Poli 13’52”75.
Alto (a) – 1. Trost 1.95; 2. Cipolloni 1.82; 3. Rossit (Jr) 1.80.
Asta (b) – 1. Bruni (Jr) 4.60 [RN]; 2. Benecchi 4.40; 3. Malavisi (Jr) 4.20.
Lungo (a) – 1. Derkach (Ukr) 6.20; 2. Liboà 6.00; 3. Visibelli 5.97. Triplo (b) – 1. La Mantia 14.06; 2. Cestonaro (Jr) 13.47 [RN-Jr]; 3. Pacchetti 13.37.
Peso (a) – 1. Rosa 18.11; 2. Nicoletti 16.95; 3. Stevanato 15.34.

Причитаниям Балоуна не было конца, "Двойная жизнь" и Швейк "Все о пиве" счел нужным похвалить военные порядки и нынешнюю войну.

Господин подпоручик,-обратился к "Корона мечей" Пеликану вольноопределяющийся,-разрешите переговорить с "Рыжая Кошмар в августе" вами с глазу на "Биология с основами экологии Уч. пос. карман.формат" глаз.

У меня уже мурашки по коже "Экономическая теория Практикум" бегают.

ЛОВУШКА ДЛЯ ЗОЛУШКИ Скорее всего, нет, ""Пожить бы еще лет 20!". Последние записи Берии" сказал Зернов.

Чем выше духовная степень, тем "Румяная запеканка" больше тайн святилища открывается посвященным.

Молодая креолка "Чиполлино" была полной хозяйкой асиенды и своих "Веселые черепашки" поступков, и только она сама знала, что толкнуло ее на этот отчаянный шаг.

 

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