CONI / Presentata la candidatura di Pagnozzi: tutto nella continuita

Sabato 19 gennaio 2013

Allora, in vista delle elezioni al CONI, si comincia a fare sul serio. Facciamo un breve riepilogo. Eletto alla presidenza della federbasket, il 14 gennaio Giovanni Petrucci si è dimesso dalla presidenza del CONI, mantenendo però gli incarichi presso la discussa CONI-Servizi e, come sindaco, nel comune di San Felice Circeo dove ha casa di vacanze. Sulla correttezza della procedura non ci pronunciamo, ma riteniamo siano stati all’uopo consultati esperti e consulenti. Nulla di più scontato. Passata la reggenza dell’Ente al vice-presidente vicario Riccardo Agabio, si apre ora la corsa per la conquista della poltrona più alta del Foro Italico. I contendenti sono in effetti solo due: l’attuale segretario generale del CONI (e AD della CONI-Servizi) Raffaele Pagnozzi da Avellino e l’imprenditore Giovanni Malagò da Roma.

Una corsa a due che sembra annunciare un risultato già scontato. Almeno questa sensazione, già piuttosto diffusa, sembra prendere maggior corpo dopo la presentazione del programma elettorale di Pagnozzi, tenuto all’Hotel Parco dei Principi – in barba alla scaramanzia – proprio nella serata di giovedì 17 gennaio. Il ventennale segretario del CONI (venne eletto a fatica, poco oltre il quorum tra contrasti e mugugni, nel memorabile pomeriggio del 30 giugno 1993, alcune ore dopo che Mario Pescante aveva scalzato Arrigo Gattai dalla presidenza). Passano i decenni, ma i nomi che girano sono sempre gli stessi, ingessati in un bizzarro e ripetitivo scambio di incarichi. Parliamo del 1993 … come dire un secolo fa rispetto all’Italia di oggi: un secolo che sui marmi del Foro Italico pare scivolato via senza elementi di cambiamento.

Ed eccolo il programma per il futuro di Pagnozzi che, in buona sostanza, si può riassumere nella frase: “Innovazione nella continuità”, titolo che apre le 14 pagine del documento. Uno squarcio su un futuro tutto nuovo, vi chiederete? Difficile crederlo dopo averne scorso il contenuto. Punto centrale del progetto: la fusione tra il CONI stesso e il CIP di Luca Pancalli (il quale ultimo, dopo aver presentato nei giorni scorsi un libro con la sua biografia, con Pagnozzi presidente andrà a ricoprire l’incarico di segretario generale del CONI). Raccontano le cronache che nella serata conviviale Pagnozzi abbia chiesto, e ottenuto, le firme di 25 grandi elettori (tra i quali 21 presidenti federali) su un documento di sostegno alla sua scesa in campo: un terzo della forza elettorale. Una procedura che a più d’uno è parsa inusuale e, se permettete, poco elegante. Ma tant’è.

Prossime mosse. A fine mese Pagnozzi lascerà il mega-ufficio al Foro Italico e si trasferirà nel Villino Onesti, tra l’Olimpico e Monte Mario, edificio sempre nella disponibilità del CONI stesso. Non per nulla siamo nella continuità.