CONI / Elezioni in nome della continuita

Martedì 18 settembre 2012

All’indomani dei Giochi di Londra, il CONI ha annunciato la data delle prossime elezioni. Dopo un quindicennio di presidenza da parte di Giovanni Petrucci – attuale sindaco di San Felice Circeo – il nuovo presidente verrà eletto il 19 febbraio. A scanso di equivoci, qualche settimana prima delle elezioni politiche. Ma questo è solo un caso. Una scelta arrivata dopo un balletto di date durato mesi: si ricorderà che lo stesso Petrucci aveva, in un primo tempo, aveva proposto che la data fosse spostata al settembre 2013, dopo l’assegnazione dei Giochi 2020 cui concorreva la nostra Capitale, dal momento che lui era vice-presidente del Comitato Promotore. Poi, dopo il mai troppo lodato “niet” di Mario Monti, si è assistito a un vero balletto sul calendario. Ora la data è inconfutabilmente fissata al 19 febbraio 2013 (anche se ripensamenti non si possono mai escludere). E’ la prima volta che questo accade: in precedenza, almeno dal primo dopoguerra, le elezioni si sono sempre tenute a primavera inoltrata.

Come è noto, i candidati per ora sono due: l’attuale segretario Raffaele Pagnozzi, in carica dal 30 giugno 1993, e il presidente del Circolo Canottieri Aniene (quello di Fede Pellegrini) Giovanni Malagò. Difficile credere che entrambi possano interpretare quel nuovo di cui, proprio dopo Londra, ci sarebbe un disperato bisogno nel nostro sport olimpico. Il primo rappresenta la cosiddetta continuità, nel cui nome si è schierato anche il presidente del Comitato Paralimpico, Luca Pancalli, pronto a scambiare la sua carica con la possibile (e più remunerata) poltrona di segretario generale del “nuovo” CONI offertagli da Pagnozzi. Il secondo è ancora da valutare, anche se neppure nel suo caso di può parlare di novità assoluta, dopo decenni trascorsi sulla scena sportiva d’élite, dentro e fuori dallo stesso governo CONI (si ricorderanno le sue prime dimissioni dalla GE). I prossimi mesi forniranno lumi maggiori.

E intanto, è sempre stato il vertice del Foro Italico a stabilirlo, tutte le elezioni federali dovranno tenersi entro la fine dell’anno. Elezioni che cominciano a svolgersi, non sempre senza tensioni. Argomento, questo, molto interessante e sul quale ritorneremo. Ma intanto qualche nome nuovo è già uscito dalle urne, come quello di Antonella Dallari agli sport equestri (prima donna in Italia alla presidenza di una federazione) o quello di Alfredo Gavazzi al rugby (qui Giancarlo Dondi, dopo 16 anni, non si era presentato). Un buon segnale verso l’auspicato rinnovamento. Non potranno mai essere personaggi “datati” a gestire quel rinnovamento di cui si sente l'obbligo. Ma non sono tutte novità. Sullo sfondo preme “l'usato sicuro”, uomini di lungo corso che offrono più di una certezza – tanto per citare –, quali lo stesso Petrucci (basket), Giancarlo Abete (calcio), Paolo Barelli (nuoto), Francesco Arese (atletica), Carlo Magri (pallavolo). Come dire, lo zoccolo duro della continuità.