Paralimpiadi / Primi bilanci: 11 medaglie per gli azzurri

Martedì 4 settembre 2012

 

Sono entrati nel vivo i Giochi Paralimpici che a Londra stanno vivendo la loro definitiva consacrazione. Mai la rassegna aveva registrato tanta partecipazione e, soprattutto, tanto seguito, sia da parte degli spettatori – che spesso fanno registrare il “tutto esaurito” – che dalle coperture televisive e mediatiche. Una svolta per l’intero movimento della disabilità. Lo dicono i numeri, lo conferma l’interesse che circonda le gare. Sono cresciuti i paesi presenti, ma aumenta anche la componente femminile. Dei 4280 partecipanti, oltre il 35% – esattamente 1513 – sono le donne. Nella squadra italiana le donne rappresentano un terzo, con 31 elementi sui 96 presenti. Ma come sempre, c’è anche un rovescio della medaglia, e non dei più edificanti. Come appaiono le rivelazioni uscite in questi giorni sul boosting che verrebbe utilizzato dal 30% degli atleti disabili, para o tetraplegici, con dettagli agghiaccianti sull’aumento artificioso della pressione sanguigna, ben oltre le solite pratiche doping. Un argomento sconvolgente che getta un’ombra lunga sull’intero settore e sul quale sarà bene fare chiarezza al più presto.

Altri elementi di tensione li ha portati Oscar Pistorius rinnovando la polemica sulle protesi, proprio lui, accusando i suoi rivali – il brasiliano Alan Cardoso Oliveira che lo ha battuto sui 200 in 21”45 (dopo che in batteria il sudafricano aveva portato il mondiale a 21”30) –, ma anche l’americano Blake Leeper, di usare attrezzi troppo alti e vantaggiosi. Tutti e tre amputati da bambini di entrambe le gambe e che con le protesi da giaguaro sono in grado di sviluppare velocità folli. Anche quanto accaduto sulla pista di Londra deve diventare occasione per fare chiarezza rapidamente e dettare regole meno elastiche.

La pattuglia italiana sta facendo la sua parte con dignità, in linea con le previsioni, anche se il medagliere resta lontanissimo dai paesi di vertici, su tutti la Cina che ha già superato il livello delle 100 medaglie. Nove sono invece, ad oggi, le medaglie vinte dagli azzurri. Un terzo delle quali le ha portate a casa la ventenne Cecilia Camellini, una ragazza di Formigine che è la più forte nuotatrice non vedente al mondo, capace di vincere prima i 100 e poi i 50 metri stile libero a ritmo di record mondiale. Due titoli ai quali ha aggiunto un bronzo nei 100 dorso.

La terza medaglia d’oro è andata all’arciere Oscar De Pellegrin che – dopo aver portato il tricolore nella cerimonia d’apertura – ha saputo imporsi nel ricurvo individuale (l’arco olimpico) superando nella tornata di spareggio il malese Hasihin Samawi, di venti anni più giovane. Alla soglia dei cinquant’anni De Pellegrin – alla sua sesta paralimpiade – dopo cinque medaglie di bronzo, nel tiro a segno prima e nell’arco dopo può, così coronare una carriera sportiva straordinaria. Costretto sulla sedia di un gravissimo incidente – un trattore che lo ha trovolto mentre stava arando il podere di famiglia – ha saputo trovare nello sport la sua ragione di vita, impegnandosi anche nel sociale. Un esempio.

Quattro sono state finora le medaglie d’argento. Due sono arrivate dall’atletica: nei 100 metri con l’eterno Alvise De Vidi, “atleta del secolo” fra i disabili, tornato alle gare dopo aver vinto la maratona ai Giochi di Atene 2004, e nei 200 dalla diciassettenne Oxana Corso, una ragazza cerebro lesa nata in Russia e adottata da una famiglia romana, preceduta dalla cinese Liu Ping. Le altre due le hanno vinte la 31.enne Pamela Pezzutto nel tennistavolo e la 26.enne piemontese Elisabetta Mijno nel tiro con l’arco, arco ricurvo. Infine, il bronzo nei 100 farfalla di Federico Morlacchi – la prima medaglia azzurra in ordine cronologico – 19.enne varesino di Luino, colpito da una ipoplasia del femore sinistro che ha impedito lo sviluppo della gamba sinistra. La serata di martedì si chiude con due altri bronzi: lo stesso Morlacchi è terzo nei 400 stile libero e, nell'atletica, Annalisa Minetti (la non dimenticata vincitrice di San Remo) arriva sul podio nei 1500 metri non vedenti, accompagnata dall'ex azzurro Andrea Giocondi. Da domani si ricomincia.

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