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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

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Storia / I 70 anni di Isbuscenskij e la morte di Silvano Abba

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Sabato 25 agosto 2012

Ricorreva ieri il settantesimo anniversario della epica Carica di Isbuscenskij, nella steppa del Don, ultima della storia militare, con la quale il Savoia Cavalleria si liberò dall’accerchiamento di soverchianti truppe siberiane. Carica che costò la vita a 32 cavalleggeri italiani e a 250 russi, ma che permise la cattura di oltre 900 prigionieri. Tra i caduti figurava anche il capitano Silvano Abba. I fatti. All’alba del 24 agosto 1942, scoperta la presenza dei reparti sovietici, il colonnello Alessandro Bettoni Cazzago ch’era al comando di Savoia, ordinò la carica del 2° e 3° reggimento, cui Abba partecipò alla testa del 4° squadrone appiedato. "Ferito, riuscì ancora a rialzarsi e con la sua azione a decidere delle sorti della battaglia prima di essere colpito a morte", si legge nella motivazione per la medaglia d’oro al V.M. conferitagli alla memoria. I resti di Abba, rintracciati solo dopo lo smembramento dell’Unione Sovietica, sono rientrati in Italia il 4 novembre 1999 e sono stati traslati nel Sacrario di Redipuglia.

Nel 1936, ai Giochi di Berlino, l’allora tenente Abba – era nato a Rovigno d’Istria il 3 luglio 1915 – aveva vinto la medaglia di bronzo nel pentathlon, praticamente da neofita (all’epoca in Italia non esisteva neppure la federazione) puntando tutto sulle prove di tiro e di equitazione. Militare per profonda convinzione e radicato senso dell’onore, allievo dell’Accademia di Modena, trasferito in Russia col grado di capitano, era passato agli ordini del conte Bettoni Cazzago [Brescia, 1892 – Roma, 1951], grande cavaliere che aveva gareggiato ai Giochi del 1928 e che sarebbe stato presente, da civile, anche a quelli del 1948.

La storia ha un seguito. Rientrato in Italia al termine del conflitto, fedele al suo giuramento, Bettoni si recò in Portogallo per riconsegnare al re in esilio l’invitta insegna del Savoia lasciando subito dopo l’Esercito. Ma non lasciò l'equitazione cui aveva dedicato molte energie. Nel corso della sua lunga carriera equestre ha preso parte a 207 Concorsi e a 38 Coppe delle Nazioni (18 delle quali in sella ad Aladino) riportando 412 vittorie personali e circa 2000 piazzamenti. Deceduto a seguito di un malore che lo colse in albergo, subito dopo la conclusione di un percorso a Piazza di Siena. Durante il funerale, come d’uso, il feretro venne preceduto dal fedele Aladino, bardato con la gualdrappa a lutto.

Насколько понимаю, организаторы "Повседневная жизнь российских космонавтов"что-то задумали.

Наверное, только дышать "Рассказы о всякой живности: Повесть и рассказы"вы научились "Математика. Арифметика. Геометрия. 5 класс. Учебник для общеобразоват. учреждений. ФГОС. (+CD)"самостоятельно.

Отец и сын скачут в "Метод Mckinsey: использование техник ведущих стратегических консультантов..."пустыне, уходя от "Мифы и легенды Японии"погони.

Иногда они синели густо "Как фотографировать людей. За рамками портрета"замешанным индиго, иногда поблескивали крышкой "Русалочка. Почитай и послушай"рояля, скрывая за собой пугавшую "Маскарад"тишину ночи.

Точнее, приглашал, "Куклы, куколки и аксессуары к ним. Подробные пошаговые инструкции"разъяснил господин в "5 тренинговых программ "под ключ": практическое руководство для тренера"твиде.

Единственное решение пока истечет срок контракта Джинни, я выпадаю из ее поля зрения.

 

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