I sentieri di Cimbricus / Giamaica, pare che il segreto sia nella manioca
Giovedì 8 Agosto 2024
L’isola del reggae come la nuova terra promessa. Per chi volesse lanciare programmi di sviluppo nel rugby, nella pallavolo, nella pallacanestro, o in qualsiasi altra attività fisica, c’è un paese a disposizione e tanta voglia di farsi largo.
Giorgio Cimbrico
Con un nome del genere potrebbe essere estone, e così sarebbe agevole accettare il risultato dell’altra sera: in passato un estone con una schiena larga sei palmi, Gerd Kanter, poteva aspettarsi di battere i lituani. Solo che Roje Stona è giamaicano, il primo a vincere la medaglia d’oro olimpica fuori dalla pista (sul campo, on field, dicono gli americani), miniera per le giallone e i gialloni del Caribe in una storia che inizia nel 1948.
Oro nel disco, con una certa precisione – 70 metri esatti –, tre centimetri meglio di Mykolas Alekna che stava per aggiungere il suo titolo ai due, 2000 e 2004, di papà Virgilius. Raggiunta quota tre e considerata l’età di Mykolas, poteva partire l’attacco al record, quattro, della famiglia Zatopek. Stona ha rotto il disco nel paniere. Se ne riparla a Los Angeles. Roje ha 25 anni, è alto un po’ più di Usain Bolt, 1,99, non è tanto più grosso, ha un bel paio d’ali e, può suonar strano ma è così, non ha fatto il record nazionale: che resta il 70.78 di Fedrick Dacres, l’iniziatore di questa fresca tradizione.
E’ allenato da Ryan Crouser – sì, proprio lui, il Barbarossa dell’Oregon – nominato leading coach dei lanciatori giamaicani che di medaglie ad oggi ne hanno raccolte due: l’oro di Stona e il bronzo del mancino Raijndra Campbell nel peso, 22.15. Nella finale avevano anche Smikle e Mullings. Pare che a Stona siano interessate un paio di franchigie della NFL.
Tutto questo porta a una piccola serie di banali considerazioni: i giamaicani sono fortissimi. Date ai giamaicani la possibilità di allenarsi come si deve e sarà difficile reggere la loro forza d’urto. In questo momento non sono ben messi nello sprint femminile: Shericka Jackson era in forma scadente, Elaine Thompson era infortunata e Shelly Ann Fraser, avviata ai 38 anni, si sta pensionando per aprire un’attività nel campo della cura dei capelli. In ogni caso, metà della medaglia d’oro dei 200 è giamaicana: il padre della bella Gabrielle Thomas arriva dall’isola.
Qualcuno sostiene che siano in crisi anche tra gli uomini. Sarà, ma intanto Kishane Thompson, una specie di cavallo selvaggio, ha ceduto a Noah Lyles per solo cinque millesimi e cinque centimetri ed è leader mondiale con 9”77, e Oblique Seville avrà pur fallito la finale ma è sceso a 9”81. Hanno molti ostacolisti (tre nella finale dei 110) e ostacoliste, saltatori in estensione e ora hanno anche i lanciatori. In passato si erano concentrati anche sul bob e dalla vicenda – vera – era uscito un film piuttosto divertente.
Per chi volesse lanciare programmi di sviluppo nel rugby, nella pallavolo, nella pallacanestro (nel cricket non è il caso: è già lo sport nazionale) o in qualsiasi altra attività fisica, c’è un paese a disposizione. Il padre di Usain sosteneva che il merito di tutti questi exploit va a attribuito a una farina tipo manioca. Provarla per credere.
Foto WA.
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