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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Fatti&Misfatti / Nuovi amici tra i fantasmi

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Lunedì 5 Agosto 2024

 

paris-folla

“Casomai ci si sente a fine Giochi, quando saremo tornati nel regno dove un consiglio per il fantacalcio vale più di un allenamento serio, di una vita dedicata allo sport non soltanto per vivere sognando, ma per imparare anche perdendo”.

Oscar Eleni

In fila per comperare un’isola nel Devon sicuro di trovare nuovi amici fra i fantasmi che la occupano, senza dover ascoltare altre lezioni sui Giochi Olimpici, sul fondatore – ma davvero non amava le donne e la domanda su cui costruire tutto? –, sui campioni in campo, senza distinzioni, non soltanto di genere.

Scusandoci per la frivolezza del viaggio non lontano da Parigi, avviliti il giusto per queste magnifiche giornate da spettatori in poltrona, sentendoci in debito con il superego dobbiamo ammettere di essere sfiniti da tutte queste invasioni di campo, vomitorio generale peggio di quello delle partite olimpiche nel calcio dove si regolano conti decennali cominciando dai padroni francesi finendo agli argentini.

Inchinandoci ai medagliati di tutto il mondo, abbracciando i campioni usciti dalle poche scuole italiane di vita e di sport, cominciando dalla ginnastica che ancora ci deve far sognare come le ragazze della Maccarani, chiediamo scusa a Jacobs per non aver creduto fino alla fine alla sua redenzione americana, a questo splendido viaggio chiuso coi crampi nella finale dei 100 più veloce della storia, tutti sotto i 10 secondi accidenti, maledicendo i calcoli renali che renderanno inferno la gara di salto non soltanto in alto del nostro Tamberi.

Viva il tennis se ci propone personaggi con anima come Errani e Paolini, se propone con Musetti uno che sa smorzare non spacca soltanto racchette cercando righe di fondo.

Sublime il Paltrinieri che porta a lezione tutto il mondo dei sapientoni, che sa raccontare cosa sia la vera passione, la febbre non soltanto dell’oro, capitano giusto per “Porthos” Martinenghi e “Aramis Ceccon”. Oro nel dorso, che stanno facendo diventare più famoso fuori dalla piscina per aver dormito su un prato lontano dal villaggio dove i letti sono fatti col cartone, con aria irrespirabile e cibo non certo da stelle Michelin, anche se gli atleti non chiedono prelibatezze, ma roba soltanto sana.

Entrando in fibrillazione per le poche squadre italiane a caccia vera di medaglie, adesso arrivano le partite dove se non vinci ti mandano a casa anche se hai giocato bene,

Poca roba per stare insieme, abbracciando tutti quelli che nella spedizione Italia hanno portato a casa premi e poster storici anche soltanto partecipazioni dignitose dove l’anima era tutto.

Qui fra i fantasmi invitano a tagliare, casomai ci si sente a fine Giochi, quando saremo tornati nel regno dove un consiglio per il fantacalcio vale più di un allenamento serio, di una vita dedicata allo sport non soltanto per vivere sognando, ma per stare insieme, imparare anche perdendo.

Sul basket che aspetta un confronto vero fra chi vuole cambiare davvero e chi finge di volerlo fare nessuna nuova anche se Armani e Virtus Bologna sembrano aver costruito squadre che possono temere soltanto la fatica e forse le invenzioni che permettono a Trapani di avere fondi sufficienti per sfidare le regine e in questo sembra che la Regione (autonoma?) sia molto sensibile verso il presidente Antonini che sarà davvero il capociurma di una rivolta speriamo interessante soltanto sul campo e dentro le righe.

Basket dove gli statunitensi stanno preparando la loro festa, al maschile e pure al femminile, anche se questa Germania ci intriga, mentre non siamo stupiti per l’eliminazione della Spagna di Scariolo, come non saremmo stupiti se la Francia dovesse contraddire l’ottimismo super-nazionalistico pur avendo il fenomeno Wembanyama.

Ci sentiamo presto e i fantasmi, questa volta, non ci vorrebbero farci fare pagelle mentre noi – lontanissimi da Casa Italia –, baciamo tutti i campioni del nostro sport che hanno saputo onorarlo, vincendo medaglie, ma anche soltanto per essersi battuti bene.

• 10 di cortesia alle TELEVISIONI che ci danno tutto, proprio tutto, anche commenti da infimo bar delle Antille.

• 9 A Gregorio PALTRINIERI per aver lasciato il basket, ma ci teniamo la sua passione.

• 8 A Gianmarco TAMBERI anche se i calcoli renali vanno contro i suoi calcoli di gloria, pure lui un campione che il basket avrebbe il diritto di riavere indietro.

• 7 Alle regine del tennis che piangono come DJOKOVIC e il cuore lo mettono in campo senza farselo spezzare dalla tonsillite.

• 6 A quelli del TRIATHLON che per due volte hanno sfidato i sorci e i liquami della Senna per portare a termine la loro fatica olimpica.

• 5 Alla tentazione di dover giustificare anche prove mediocri persino nell’atletica con la scusa del risparmio energie per i ripescaggi novità che sta sullo stomaco a tanti puristi amanti della crudeltà che sta in ogni cronometro o metro.

• 4 A TUTTI I SAPIENTI del periodo olimpico, paracadutati da politica, arte e serate danzanti, se manterranno questa grinta anche quando lo sport vero, di base, avrà bisogno di essere aiutato più che fotografato.

• 3 Alla SPAGNA di don Sergio SCARIOLO che ha mandato a casa l’unico italiano che ci rappresentava bene nella mischia del basket olimpico dove come mi segnala il mio Virgilio EC, l’arbitro Mazzoni era stato fatto fuori prima dei Giochi. Petrucci insorgi.

• 2 Al DIRETTORE del villaggio olimpico che non ha fatto davvero molto per far ricordare questi Giochi a chi sul campo doveva dare energie dopo buoni pasti e sane dormite.

• 1 Alle GIOVANILI dello sport italiano che un po’ ci illudono e spesso ci dicono, purtroppo, quello che siamo veramente come talento e come educazione sportiva.

• 0 Al NAZIONALISMO che stravolge tutto, non soltanto le telecronache, un bagno fra gente che si emoziona, piagnucola, con troppi superlativi ceduti a poco prezzo.

 

 

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