Piste&Pedane / (1) "Parigi sara' tutto un altro sport"
Venerdì 2 Agosto 2024
Non sempre il 1° agosto è giorno di festa. Dice il saggio: vuoi vedere che la fortuna ha cominciato a guardare da un’altra parte? E nel frattempo due delle sette/otto medaglie pronosticate se ne sono volate via. Così in un baleno.
Daniele Perboni
Qualcun altro, più velenoso (e invidioso) di un mamba, recita a memoria un vecchio ritornello: la sera (Roma) campioni, la mattina (Parigi) … Noi ci fermiamo qui. Già, perché non siamo certo felici per la debacle totale a cui è andata incontro nostra signora marcia, ieri giovedì 1º agosto. Massimo Stano meraviglioso e immenso quarto nella 20 km, con l’Antonella (s)fiorita e ritirata, nella rispettiva prova, attorno al tredicesimo chilometro.
Non pervenuti i restanti componenti della spedizione, affogati nel caldo umido di Parigi: 20º Francesco Fortunato e 41º il giovane Riccardo Orsoni. Errata programmazione? Picco di forma raggiunto a Roma e non più ritrovato? Giornata storta? Sfiga ai massimi livelli? Le cavallette? Per quanto riguarda Stano la dea bendata non si è neppure presentata al via. La caviglia ceduta all’improvviso a pochi chilometri dal traguardo, quando una medaglia era più che accessibile, potrebbe essere la conseguenza diretta di quella maledetta bottiglia d’acqua che, brutta carogna, s’infilò sotto il piede sinistro ad Antalya, fratturandogli qualche ossicino del piede e facendogli perdere quasi due mesi di preparazione.
Il ritiro di Antonella, per ora, appare molto strano, senza una spiegazione apparente. Da analizzare al più presto, in vista della prova a staffetta in programma mercoledì 7 agosto (ore 7,30). Impensabile, per ora, affidare il testimone alle compagne Valentina Trapletti (35ª, pur con la scusante di problemi fisici accusati alcuni giorni prima) o Eleonora Giorgi (23ª), finite con distacchi abissali. L’incognita riguarda anche Massimo Stano. In giornata se ne potrebbe sapere di più, nella speranza che non abbia accusato nulla di grave. Anche in questo caso salire sul podio non sarà così scontato.
Ciò che sosteneva il DT La Torre, all’indomani dei Campionati Europei (“Parigi sarà un altro sport. Dimenticatevi Roma e tutte le medaglie conquistate”), non erano parole gettate al vento o pronunciate per pararsi dai colpi che certamente arriveranno presto. Magari dall’interno della struttura federale.
Ma come dagli torto? Da sempre i Giochi sono sinonimo di elevatissimo livello tecnico e agonistico. Solo i migliori, in quel preciso momento, non prima non dopo, possono prevalere.
Vissuti per tre anni sul ricordo di quel fantastico primo agosto 2021, con la doppia medaglia Tamberi/Jacobs, ci siamo risvegliati un tantino rintronati, con l’inno di Mameli rimasto ben nascosto nella sveglia sul comodino.
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