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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
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Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
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(le oltre 400 testate dimenticate)





Bordo campo / Ancora una volta ci tocca il "cuccchiaio"

Domenica 19 Marzo 2023

 

scozia-italia-23 

Nel "Sei Nazioni" va in bacheca l’ennesima sconfitta, con una sola vittoria negli ultimi 42 incontri. Da Guinness, mentre il Trofeo 2023 si accasa a Dublino, con i verdi che festeggiano anche il Grande Slam.

Daniele Perboni

E anche questa ce la siamo tolta dai coglioni. Così, tanto per citare un personaggio ormai entrato nel quotidiano e non solo di chi visita frequentemente il web: il “milanese imbruttito”. Potrà piacere o meno ma questa è la triste realtà. Scozia-Italia, trofeo “Massimo Cutitta Cup”, in ricordo di quel pilone che caratterizzò la nazionale azzurra nei primi anni del Sei Nazioni e che poi, finita la carriera agonistica intraprese una brillante esperienza di allenatore, anche in Scozia.

Si parte, per fortuna non come successo negli incontri precedenti. Al sesto minuto un grande drive porta i ragazzi a pochi metri dalla meta. Poi, come al solito tutto finisce a…

E l’ira sale, sale, sale alle stelle. Getti via taccuino, penna, telecomando. Urli senza ritegno come un vecchio ultras calcistico. Il cuore pompa, sale la pressione. Agitazione sulla vecchia poltrona già scassata in occasione di altre partite. Niente. Non si cava un ragno dal buco. 

Finisce come doveva finire, con il cardo che si porta a casa partita (26 a 14, 4 mete contro una), coppa e punti. E noi, ancora una volta, a leccarci le ferite cercando dove si è sbagliato, dove si potrebbe migliorare. Sì va bene il rispetto e la credibilità acquisite sul campo, va bene essere orgogliosi di come hanno reagito i ragazzi, va bene aver portato venti esordienti in 18 mesi di gestione tecnica ma il risultato comunque non cambia. Partiti pesti, tornati mazziati e perdenti.

Che il nostro livello e quello delle nostre competenze, parole di capitan Lamaro, è stato veramente alto ci può rendere felici? Un cicinin, vediamo di non esagerare con la felicità. Però alla fine che cosa portiamo a casa? Un pugno di mosche. Inutile nascondercelo, il cammino è ancora lungo, lunghissimo. Facciamocene una ragione. Questione di carattere, preparazione, determinazione? Non siamo, non sono, ancora pronti mentalmente. Troppi “vuoti di memoria”, differenza abissale, non sempre per fortuna, in quanto ad abilità individuali, tecnica di base e destrezza con il pallone in mano.

È forse un caso che fallita la meta a tempo ormai scaduto i nostri abbiano spento la luce e se ne siano tornati con l’anima negli spogliatoi? Quali motivazioni hanno spinto i lilla del cardo a tentare l’ennesimo assalto per portare a casa una meta che, ai fini del punteggio non muoveva la classifica di un millimetro? Forse che, più semplicemente, hanno intravisto uno spiraglio per allargare il divario e ci si siano gettati a capofitto? Sta di fatto che i ragazzi in azzurro non sarebbero mai arrivati a tanto. Ricordate Capuozzo contro il Galles lo scorso anno? Quali e quante possibilità aveva di andare a segnare? Ci ha provato, tutto qui. Scusate dimenticavamo, quel marziano è di scuola francese …

Intanto mettiamo in bacheca l’ennesima sconfitta, con una sola vittoria negli ultimi 42 incontri. Da Guinness, mentre il Trofeo 2023 si accasa a Dublino, con i verdi che festeggiano anche il Grande Slam, mettendo una seria ipoteca sulla Coppa del Mondo in programma fra settembre e ottobre in Francia. Per le due vittorie preventivate dal presidente federale, rimandiamo tutto all’anno prossimo.

 

 

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