Atletica> RANKING
Il desiderio di poter paragonare le prestazioni degli atleti di una stessa epoca (quando non addirittura tra epoche diverse) è vecchio quanto la stessa atletica. Un tema affascinante, ma destinato a restare insoluto, per la ragione che non esiste soluzione soddisfacente.
Scartata l’idea di rifarsi alle sbilenche tabelle di punteggio, fino agli anni Settanta/Ottanta ci si contentava di compilare graduatorie più o meno approfondite, con l’illusione che quelle statistiche (o meglio: quegli elenchi di risultati) fossero sufficienti a rendere un quadro fedele del valore di ciascun atleta. La diffusione di Internet ha quasi azzerato quelle esercitazioni. Tanto che vi ha fatto ricorso anche la IAAF (la federazione internazionale) che ha inaugurato il proprio Ranking a partire dal 2019. Ma con risultati ancora discutibili.
Più affidabili risulta il Ranking, risultato di elaborazioni e valutazioni diverse. E’ stato il mensile californiano Track&Field News a introdurre per primo – promotori Roberto L. Quercetani [1922-2019] e l'americano Don Potts [1921-2001] – un metodo di comparazione tra atleti di una stessa specialità che, prendendo in esame almeno tre parametri:
1. piazzamenti nelle maggiori competizioni
2. bilancio tra vittorie e sconfitte
3. valutazione complessiva dei risultati tecnici
consentisse di emettere un "credibile" giudizio di merito, una scala di valori tra i singoli, svincolata dai soli criteri numerici. Un tentativo che ha avuto successo e che ha il vantaggio, per lo meno, di riproporsi da quasi 70 anni.
Attingendo a quegli studi, possiamo ora estrarre gli atleti italiani che - tra il 1947 e il 2018 (dal 1956 per le donne) - sono stati presi in considerazione per il Top Ten mondiale dell'anno. Altri dettagli potrebbero aggiungersi in futuro.
● Italiani nel Ranking di T&FN [1947-2018] -
UOMINI / DONNE
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