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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
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Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Piste&Pedane / Suggestione e potenza della sintesi

Martedì 12 Novembre 2019


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Dieci righe tutto compreso per un fine settimana pur degno di qualche considerazione (compreso un campionato tricolore di Maratona, …). Pare che per i tempi che corriamo (Web e dintorni) possa bastare. Quanto al resto, se son rose, si scoprirà a primavera.
 

Daniele Perboni


Domenica 10 novembre. Pomeriggio. Conclusi i lavori di giardinaggio è già buio! Vacca d’un cane, anche oggi devo rinunciare alla sgambata nel vicino Parco del Ticino. Che fare? Continuare la lettura del bellissimo e interessantissimo libro di Enrico Deaglio (La bomba. Sottotitolo: Cinquant’anni di Piazza Fontana, Feltrinelli), lo consiglio ai lettori, o scrutare le pagine oscure di Facebook? Vince la seconda ipotesi. Decisamente voglio farmi del male. Scrollo il video e tac! Ecco apparire una lamentela. La riporto integralmente con imprecisioni e maiuscolo compreso: “NON E’ POSSIBILE CHE DOPO 4 ORE DAL TERMINE DELLE GARE DEL CROSS DELLA CARSOLINA NEL SUL SITO FIDAL NE SU TDS CI SIANO ANCORA LE CLASSIFICHE!!!!”. Seguono altri commenti.



Vado oltre, poi rifletto: “Quattro ore? Ci si lamenta perché quattro ore dopo non ci sono i risultati on-line? Ma di cosa stiamo parlando, accidenti a voi. Di un campionato mondiale, interstellare, galattico? Chi correva in quel cross Yoda, Obi-Wan Kenobi, la Principessa Leila? Il Cavaliere della Valle solitaria, contrapposto a Capitan America? L’esito agonistico andava ad incidere sulla politica economica? Dentro o fuori dall’Euro? La ArcelorMittal avrebbe scelto se restare o andarsene? Ma per piacere!

Ragazzi calma. Un po’ di pazienza. Capisco che ormai viviamo in un mondo dove le notizie corrono veloci e forse più di The Flash, ma pretendere e urlare sul web (sì, perché scrivere in maiuscolo equivale a urlare, sapppiatelo …) per alcune ore di ritardo di un cross che non segna nessun confine mi sembra esagerato. Tanto più che molto prima dell’ora di cena già si sapeva di vincitori e sconfitti. Prendetevi, tutti, un calmante. Ma segnalatelo all’antidoping.

Ricominciamo! – Ci risiamo, è riapparso. Puntuale come la primavera e l’autunno, anche se ormai non ci sono più le mezze stagioni. Lui, invece, non manca mai di farci sapere che esiste, è ancora in pista (strada, scusate l’imprecisione), non si dà per vinto e punta in alto, molto in alto. È la saga di Alex Schwazer che dalle pagine dei giornali, dei siti web e dalle televisioni annuncia di voler gareggiare a Tokyo 2020. E chi se ne frega se la sua squalifica scade molto più in là. Lui ci riprova ugualmente ripartendo da zero. Confessando, anche, che non è in grado di sapere se sarà competitivo per quella data.

Non importa, l’essenziale è apparire, far sapere che sta ancora sognando una maglia azzurra. Di conseguenza vai con titoli, titoloni, mezze pagine, pagine intere, interviste all’interessato e al suo mentore Sandro Donati. La vittima, anzi, le vittime di oscure macchinazioni non si danno per vinte. Prepariamoci a una nuova Dallas de noantri. Sinceramente, non ci mancava. Non ci mancherà.

Potenza della sintesi. – Un riepilogo all’ennesima potenza. Condensare una giornata di atletica su strada e nei prati, con prestazioni se non di ottimo livello ma degne comunque di qualche informazione maggiore non è da tutti. Ci è riuscita la rosea, una volta fonte di notizie, attesa dagli appassionati come si attende il messia. In una decina di righe, forse anche meno, è riuscita a sintetizzare il rientro in maratona (Atene) di Stefano Baldini, il cross della Carsolina, i tricolori di maratona a Ravenna, il successo, con tanto di miglior prestazione personale degli ultimi 5 anni, di Valeria Straneo nella maratonina di Crema.

Dimenticata Federica Del Buono, l’ex enfant prodige dell’atletica italiana, bronzo nei 1500 agli Euroindoor di Praga 2015. Dopo oltre tre anni è ricomparsa con le scarpe ai piedi, vincendo una dieci chilometri su strada. Sarà la volta buona?

 

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