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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Saro' greve / L'importanza di avere una vera Scuola

Lunedì 8 Aprile 2019

 

malles 2 

 

L'esempio virtuoso della Scuola di Malles, intitolara all'arciduchessa Claudia von Medici, una eccellenza negli sport invernali, come simbolo di quanto produttivamente si potrebbe operare nella promozione e nella qualificazione se venisse accantonata, una volta per tutte, l'ingannevole filosofia dell'annuncio fine a se stesso.

 

Vanni Lóriga

Valeva la pena fare un salto a Milano per assistere al “Gala dello sci e del ghiaccio” organizzato dalla Gazzetta dello Sport nell’Auditorium della Pirelli. “Luogo” di inimitabile eleganza e spettacolo superbo per personaggi e interpreti, i migliori di due grandi sport. E non è mancato il colpo di scena iniziale: cioè la notizia ormai nota a tutti che il Governo non farà mancare il suo appoggio alla candidatura di Milano-Cortina per i Giochi Invernali del 2026. Non voglio e non debbo entrare nel merito di questa vicenda che ben altri, su questo sito olimpico per eccellenza, potranno commentare con maggiore esperienza nel campo organizzativo. Aggiungo soltanto che sabato mattina, in una conferenza stampa indetta a Palazzo Marino, si è parlato della “ispezione” del CIO agli impianti olimpici, con le conclusioni di Giovanni Malagò (che ha usato almeno trenta vocaboli inglesi per illustrare il progetto italico …) e di Christophe Dubi, Direttore esecutivo del CIO per i Giochi, che si è invece espresso in un perfetto italiano,

Tornando al Gala, nel momento in cui è stata premiata la pattinatrice (pista lunga) Francesca Lollobrigida mi sono posto per l’ennesima volta la domanda: “Perché il pattinaggio a rotelle non fa parte del programma dei Giochi estivi? “. Viene escluso uno sport praticato da milioni di persone mentre ne trovi altri del tutto minoritari.

Ricordo allo scoccare del XXI secolo venne addirittura introdotto nel programma della ginnastica il trampolino elastico. Scoprii che lo aveva caldeggiato la signora Samaranch (consorte di Juan Antonio, presidente del CIO) che ammirava quell’attrezzo. Il particolare curioso è che il predetto Marchese aveva, da giovane, praticato anche il rotellismo (tanto da introdurne la versione hockey nei “suoi” Giochi di Barcellona '92, sia pure come disciplina dimostrativa). Domanda senza risposta allora ed ora. Ma forse basterà avere un po’ di pazienza. Anche perché il pattinaggio a rotelle si può praticare dovunque e sempre, al contrario di quello sul ghiaccio.

Passando alle altre premiazioni, quando è toccato alle biathlete che hanno vinto la Coppa del Mondo (Dorothea Wherer e Lisa Vittozzi) mi è tornato alla mente quanto mi riferì recentemente l’architetto Roberto Buccione che, nella sua qualità di consigliere dell’AMOVA, visitò a Malles la Scuola Superiore degli Sport invernali intitolata a Claudia von Medici. Rimase estasiato per quella magistrale iniziativa, che merita di essere illustrata. E doverosamente lo faccio partendo dalla premessa che Dorothea e Lisa quella Scuola l'hanno frequentato. E come loro circa duecento medaglie sono state presenti, da allievi della Scuola, nelle grandi manifestazioni internazionali, fra cui il grande Christof Innerhofer.

La signora cui è intitolata la Sportberschule (fondata 25 anni fa) apparteneva alla famiglia dei Medici, sorella di Cosimo. In secondo matrimonio con Leopoldo d’Austria divenne Arciduchessa e Contessa del Tirolo. Fu assai stimata anche come mecenate promuovendo, a metà del 1600, arte a cultura. A ricordare la sua grande famiglia nello stemma araldico di Malles figurano le tre palle rosse in campo giallo dei Medici.

La Scuola, fondata nel 1994, sinora è stata frequentata da 12.000 studenti. Preside Werner Oberthaler, vanta fra i suoi insegnanti tecnici Roland Brenner (sci alpino) e Angeber Veit (fondo). È dotata di numerosi impianti sportivi (dalle palestre al poligono di tiro) e ben inserita nei percorsi sciistici di cui è ricca l’Alta Val Venosta. È un centro esemplare che forma Donne ed Uomini, prima che campionesse e campioni.

Arrivati a questo punto non possiamo dimenticare che una Scuola analoga venne fondata nel lontano 1955 a Formia da Bruno Zauli per l’atletica leggera. Fra i primi suoi allievi Livio Berruti, Eddy Ottoz, Sergio Ottolina, Giuseppe Gentile, Giacomo Crosa, … e in seguito fu frequenta da personaggi come Sara Simeoni, Pietro Mennea e Marcello Fiasconaro. Oggi è solo un albergo. Peccato che una meravigliosa storia sia finita così.

 

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