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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

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Piste&Pedane / Il cross e i buoni propositi di Yeman

Giovedì 29 Novembre 2018

 

yeman 2

 

Dalla Rift Valley alla pianura olandese per provare a far ripartire il mezzofondo italiano (pensando alla pista di Doha).

 

di Daniele Perboni

 

È presto per esporre allori, sventolare bandiere e gagliardetti. Nessuno ha ancora vinto qualcosa di importante e di grande, almeno sul finire di questa stagione. Qualcuno, però, aveva accennato a qualcosa di interessante e dunque si è dato da fare per porre basi solide e concrete che possano portarlo a concretizzare quell’impegno. Quel qualcuno è il giovane Yeman Crippa. Reduce dal bronzo continentale sui 10.000, in più di una occasione aveva chiaramente espresso il desiderio di salire ancora una volta sul podio dei Campionati Europei di cross, che quest’anno si tengono a Tilburg, Olanda, duecentomila abitanti, Brabante Settentrionale.

Nelle edizioni passate è stato un protagonista assoluto della rassegna, con due successi fra gli under 20 e due bronzi fra gli under 23. Quest’anno, conscio delle sue possibilità, ha deciso di cimentarsi fra “i grandi”. Così per preparare al meglio l’appuntamento ha passato un periodo di duro allenamento in Kenia, agli oltre 2300 metri di Iten, nella mitica Rift Valley. Oltre venti giorni che definire interessanti è dir poco.

Sentite cosa racconta il ragazzo al rientro dall’Africa: «Un bel posto per allenarsi e un’esperienza di vita stimolante. Ho trovato percorsi duri, ricchi di saliscendi su strade sterrate, per fare tante variazioni di ritmo. Qui si formano dei gruppi di corsa con addirittura 150 persone all’inizio, veramente impressionante, non avevo mai visto una cosa del genere. E poi lungo la strada capita di incontrare bambini che salutano, un sacco di gente che ci osserva in mezzo alle fattorie. In questo modo, anche il tempo sembra trascorrere più velocemente. Probabilmente ho fatto il mio record di chilometraggi. Avevo sempre sentito parlare di come si allenano i keniani a casa loro, adesso l’ho provato di persona. Ho capito che si impegnano davvero, correndo sui percorsi collinari non mollano mai, e i risultati sono evidenti. Quando vengono a gareggiare in Europa sembrano di un altro pianeta, ma il segreto è semplicemente il lavoro».

E per andare sul sicuro non si è fatto mancare nulla, andando a testare il percorso, correndo e vincendo il tradizionale cross Warandeloop. “... Anche se ho patito il freddo. Arrivavo da una temperatura mite e sono stato catapultato a circa tre gradi ...».

Evidentemente Crippa ha preso sul serio la “professione” di atleta e non sta lasciando nulla al caso, niente di intentato per primeggiare e non solo in campo nazionale. Se riuscirà nell’impresa lo sapremo solo la sera del 9 dicembre. Comunque vada, pare abbia intrapreso la giusta strada. In squadra nell’Eurocross anche un altro gradito ritorno, quel Daniele Meucci che, causa una infezione polmonare, ha dovuto rinunciare alla maratona di Berlino. Dopo le fatiche nei prati, lo rivedremo nuovamente sui 42 chilometri il 7 aprile prossimo sulle strade di ... Roma.

In azzurro ben 35 atleti: 20 uomini e 15 donne a coprire tutte le prove: assoluti, under 23, under 20 e staffetta mista, inserita per la prima volta lo scorso anno a Samorin. Per ora è tutto. Passo e chiudo.

 

 

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